CARMIGNANI, Giovanni
Aldo Mazzacane
Nacque il 31 luglio 1768 a San Benedetto a Settimo, nel contado pisano, da Giovanni Antonio, fattore, e Maddalena Barsacchi. La prima formazione fu quella tipica [...] una contesa letteraria con Ridolfo Gianni intorno alle originidelle società civili. Alle tesi contrattualistiche del suo del Pufendorf, contro le ipotesi di uno stato naturale selvaggio dell'uomo, che egli ritrovava in Hobbes e in Rousseau. All' ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Pellegrino Rossi
Stefano Perri
La fama di Pellegrino Rossi è legata soprattutto alla sua attività politica e ai suoi studi giuridici. Tuttavia egli fu anche un economista, considerato dai suoi contemporanei [...] il Paese di origine rimasero forti. Dal punto di vista del pensiero economico, Rossi risentì dell’influenza degli economisti prima necessità, che dipendono immediatamente dalla conservazione dell’uomo, prevalgono sempre sui bisogni di fantasia, sulle ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Salvatore Pugliatti
Vincenzo Scalisi
Salvatore Pugliatti occupa nella civilistica italiana del Novecento un posto di primissimo piano. Il suo pensiero giuridico è di quelli che dividono il tempo tra [...] il persistente attaccamento al paradigma (di origine romanistica) della proprietà solitaria e all’individualità del delle corti nazionali ma anche di quelle europee, in particolare la Corte europea dei diritti dell'uomo e la Corte di giustizia dell ...
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DEL VECCHIO, Giorgio
Vittorio Frosini
Nacque il 26 ag. 1878 a Bologna da Giulio Salvatore, professore di statistica nell'università, e da Ida Cavalieri. Trasferitosi il padre all'università di Genova, [...] primo libro, Le dichiarazioni dei diritti dell'uomo e del cittadino nella rivoluzione francese, origine, il testo del discorso tenuto il 19 nov. 1922 (quasi negli stessi giorni, dunque, dell'avvento del fascismo al potere) per l'inaugurazione dell ...
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BATTAGLIA, Felice
Franco Polato
Nato a Palmi (Reggio di Calabria) il 23 maggio 1902 da Antonio e Luisa Zetera, studiò a Roma dove si laureò in giurisprudenza nel 1925, avendo altresì frequentato corsi [...] essi reggono. Occorre anzitutto cercarne l'unità nella quale ha origine e senso la molteplicità, unità la quale non può che un possesso di fatto e una proprietà originaria dell'interiorità dell'uomo (immanenza del principio), ma piuttosto uno stato ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giorgio La Pira
Ugo De Siervo
Il contributo di Giorgio La Pira ai dibattiti costituenti appare rilevante, in riferimento sia a singole disposizioni sia al disegno complessivo; d’altra parte, La Pira [...] tutela delle diverse posizioni soggettive, con il testo del 1945 di Emmanuel Mounier (in origine è neanche accettabile uno Stato che non prenda atto dell’orientazione religiosa dell’uomo e degli organismi sociali in cui si manifesta questa ...
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PALADIN, Livio
Lorenza Carlassare
PALADIN, Livio. – Nacque a Trieste il 30 novembre 1933, da famiglia di origine istriana, figlio di Giovanni e di Rita Possa.
Il padre, nato a Visignano d’Istria, insegnante, [...] di voto, «il libero concorso dei partiti alla determinazione della politica nazionale», oltre ai limiti impliciti quali i diritti inviolabili dell’uomo (art. 2), l’unità e l’indivisibilità della Repubblica (art. 5). I limiti così individuati non sono ...
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FADDA, Carlo
Pasquale Marottoli
Nacque a Cagliari il 4 nov. 1853. Il padre, Antonio, era avvocato, uno dei più forti civilisti e dei primi professionisti della città. Nella città natale si svolse in [...] Dell'origine dei legati (in Studi giuridici e storici... per l'8º centenario della Università di Bologna, Roma 1888), ove la dogmatica dell cattedra che parlava al mondo. Del professore, dell'avvocato, dell'uomo nei primi anni del secolo si ha la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Al lavoro sino alla fine: Baldo degli Ubaldi muore a Pavia mentre è intento a dirimere una questione di diritto feudale. Era lì dal 1390 per volontà del signore di Milano, Gian Galeazzo Visconti, che lo [...] per il loro carattere di derivare dall’istinto razionale dell’uomo possono nascere giorno per giorno e servire così a della mirabile invenzione: il Tractatus de constituto, il De sindicatu officialium, il De tabellionibus, attribuito in origine ...
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Prigione
Antonella Cambio
Carmelo Cavallo
Prigione (dal francese prison, che è il latino pre(he)nsio, "atto di prendere, cattura") e il suo sinonimo carcere, rispetto a cui è più usato nel linguaggio [...] affermò come modello alternativo a quello filadelfiano, deve la sua origine a circostanze di fatto più che a un'impostazione di Il 20° secolo è caratterizzato dall'ingresso delle scienze dell'uomo nella riflessione sul sistema penitenziario, pur ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...