SESSO (XXXI, p. 481; App. II, 11, p. 813)
Giuseppe Montalenti
Le più notevoli scoperte dell'ultimo decennio, relative ai problemi del s., sono quelle della cosiddetta "cromatina sessuale" e delle anomalie [...] (1956), che in cellule coltivate in vitro, la formula cromosomica dell'uomo non è, com'era generalmente ammesso, 2n = 48, bensì oppure in una mitosi. In quest'ultimo caso possono originarsi individui costituiti da un mosaico di cellule con corredo ...
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IMMUNITÀ
Dante DE BLASI
. Medicina (XVIII, p. 893). - Nell'ultimo quindicennio la conoscenza dei fenomeni biologici di carattere immunitario, nel senso più ampio della parola, ha cospicuamente progredito [...] di studio: quello strettamente patologico delle malattie infettive, parassitarie e tossiche dell'uomo ed in generale degli esseri i quali sono per la loro posizione esposti ab origine a ripetuti attacchi microbici ed allergenici e quindi sono ricchi ...
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INGEGNERIA GENETICA
Vittorio Sgaramella
L'i.g. può essere definita una scienza (G. Radnitzky, 1982) diretta allo studio e alle applicazioni di modificazioni controllate apportabili al patrimonio genetico [...] stata spesso sinonimo di oscure minacce all'integrità della dotazione genica dell'uomo e di temerarie infrazioni di barriere riproduttive che , e originidella replicazione del DNA. Ne risultano veri e propri cromosomi artificiali. Ai fini dell'i.g ...
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Prione
Maurizio Pocchiari
Il termine prione identifica un agente infettivo con dimensioni più piccole dei virus e resistente alle procedure impiegate per rimuovere o inattivare virus, batteri, funghi [...] sono responsabili delle encefalopatie spongiformi trasmissibili (EST), malattie neurodegenerative dell'uomo a esito fatale quello italiano, si sono infettati nel proprio Paese d'origine. Questo dato è importante per una corretta valutazione del ...
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LOTTA BIOLOGICA
Sergio Bettini
. Varie sono le definizioni che gli autori danno del termine "l. biologica". I più usano il termine secondo un concetto classico ma restrittivo, come per es. B. P. Beirne [...] (1967) che definisce la l. b. "impiego da parte dell'uomo di organismi viventi al fine di limitare, o evitare i danni provocati i repellenti, gli attrattivi, gli ormoni, ecc., di origine animale e quelli sintetizzati sul loro modello.
La tendenza ...
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. La c. è una branca della genetica, che mette in relazione i dati citologici, ricavati dall'osservazione diretta dei cromosomi, con i dati genetici, ottenuti dallo studio della manifestazione e trasmissione [...] delle colture in vitro, mediante le quali possono essere ottenute mitosi in abbondanza. Le cellule di varia origine e quindi della pericolosità per l'uomo di contaminanti ambientali e di farmaci. È infine da sottolineare l'utilità dell'analisi del ...
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Molecola
Amilcare Carpi De Resmini
(XXIII, p. 548; App. II, ii, p. 338)
Molecole messaggere gassose
Nell'organismo vivente, ordini e informazioni percorrono una rete nella quale le fibre nervose e gli [...] composti solforati sono presenti nelle vie aeree dell'uomo, dove eserciterebbero azione broncodilatatrice) o capaci di azoto il fattore precedentemente noto come rilasciante di origine endoteliale (EDRF, Endothelial Derived Relaxing Factor), ...
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IDROBIOLOGIA (XVIII, p. 727)
Livia Tonolli
È questo un termine molto generale con il quale si definisce lo studio della vita degli organismi acquatici, siano essi marini, estuariali, di acque continentali [...] fisici (calore). L'inquinamento di origine biologica si traduce in una contaminazione dell'acqua da parte di batteri e considerati come la sede preferenziale di scarico di ogni prodotto dell'uomo, e innesca una sempre più vivace e pesante produzione ...
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Il termine complessità è oggi frequentemente usato, in campo scientifico, in contesti diversi. In quello dell'informatica, dell'analisi numerica e dell'ottimizzazione, corrisponde alla caratteristica quantitativa [...] di modelli predittivi) in varie scienze della natura, dell'uomo e della società. Prescindendo da ovvie considerazioni sul carattere della particella (onda-corpuscolo), o quelle che concernono l'originedell'universo, della materia, del tempo, dello ...
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L'espansione degl'interessi della f. agli aspetti sia conoscitivi sia applicativi dell'azione dei farmaci ha comportato lo sviluppo di distinti settori di studio con metodologie e tecniche d'indagine loro [...] l'alcool, la caffeina entrati a far parte dell'habitus dietetico dell'uomo e i numerosi medicamenti. Non solo è stato apteni e quindi indurre allergie. Il difetto enzimatico di origine genetica può divenire critico e manifestarsi con quadri morbosi ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...