Pigmento nero o bruno elaborato in molti animali da particolari cellule (melanofori o melanociti).
Caratteri generali
Le m. sono insolubili in acqua e negli acidi. Si formano per ossidazione enzimatica [...] . Nell’uomo la m. è contenuta sotto forma di granuli nelle cellule dello strato basale dell’epidermide, in altre cellule dell’epidermide e metastatizza precocemente per via linfatica. Ha origine neuroectodermica. Le attuali classificazioni dei ...
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(o Piroplasmidi) Ordine di Sporozoi Emosporidi (o Protozoi Labirintulei, in altre classificazioni), parassiti del sangue, in genere di Mammiferi domestici, equini, bovini e ovini, ma anche selvatici, [...] rossi, dando così origine ad anemia e spesso a emoglobinuria e itterizia. In particolare, il termine è riservato alle infezioni causate da P. della famiglia delle Babesie ed è sinonimo di babesiosi, malattia che nell’uomo rappresenta una tipica ...
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Biologo molecolare e uomo politico di origine ucraina (Kiev 1916 - Rehovot, Israele, 2009). Laureatosi nel 1941 all'univ. di Gerusalemme, dal 1951 al 1973 fu prof. e direttore del dipartimento di biofisica [...] è stato direttore del dipartimento per la ricerca scientifica presso il ministero della Difesa di Israele (1966-68). Presidente dello Stato di Israele (1973-78), all'atto dell'elezione sostituì il suo cognome originario con quello ebraico Katzir che ...
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In biologia, derivazione di un dato gruppo di organismi per evoluzione da una sola forma primitiva; si può riferire sia a gruppi limitati (per es., la specie umana) sia a gruppi molto vasti e a tutti i [...] si intende l’unità originaria del genere umano, in quanto esso trae origine da un unico primo uomo, Adamo, com’è affermato esplicitamente in più passi della Sacra Scrittura. Su questa base, la Chiesa cattolica respinge ogni ipotesi poligenetica ...
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Solo Fiume dell’isola di Giava (530 km), che ha origine presso le pendici meridionali del Monte Lawu e, dopo aver circondato l’imponente apparato vulcanico e bagnato Surakarta, si dirige verso NE, sfociando [...] all’isola di Madura. Il suo corso inferiore è anche noto con il nome di Bengawan. Uomo di S. (Homo erectus soloensis) Tipo umano fossile, ritrovato in vari siti della valle del fiume S. datati a 200.000-750.000 anni fa. Deriva probabilmente da ...
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Fecondazione assistita
Carlo Flamigni
La storia
L'era dei grandi progressi nel campo della biologia della riproduzione si è aperta negli anni Sessanta del 20° sec., con la messa a punto di metodi utili [...] quindi più giovane del primo: il blastomero più vecchio dà origine alla massa cellulare interna e perciò all'embrione e poi Che esista anche nell'uomo la possibilità di una riproduzione che si verifichi per lo sviluppo della cellula uovo non fecondata ...
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NEUROENDOCRINOLOGIA
Eugenio E. Müller
Col termine n. si definiva tradizionalmente lo studio delle relazioni esistenti fra il sistema nervoso e il sistema endocrino. Questi due sistemi, agendo di concerto, [...] GHRH 1-37 OH, e sono state identificate anche nell'ipotalamo umano. Nell'uomo le due forme a più elevato peso molecolare sono equiattive, la più piccola GH, indicando che la causa dell'iposomatismo è di origine ipotalamica.
Somatostatina. La presenza ...
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SENESCENZA E SENILITÀ
Massimo Aloisi
Claudio Massenti
(XXXI, p. 378; App. II, II, p. 807)
Il fenomeno della senescenza riguarda chiaramente soltanto gli organismi viventi. Ogni altra accezione del [...] viventi, dai batteri fino all'uomo, anche se non per tutte programma relativo al tessuto di origine), ma comunque si può concludere ε3 (ε4/ε3) o di ε2 (ε4/ε2) in caso di presenza esclusiva delle copie e2, ε3 (ε2/ε3; ε2/ε2; ε3/ε3) l'esordio si ...
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Staminali, cellule
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Generalità, funzioni, definizione e proprietà
Le c. s. sono cellule altamente immature, capaci di autorinnovarsi e differenziarsi dando origine a uno o più tipi di cellule strutturalmente [...] (deterministico), consiste nella capacità delle c. s. di dividersi asimmetricamente, così da dare origine, dopo ogni divisione, a sono comunemente usati per arricchire le HSC nel topo; nell'uomo vengono comunemente usati CD34, Thy-1, CD38 e c-kit ...
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Transgenico
Elisabetta Mattei
Si definiscono organismi transgenici quegli organismi in cui un gene estraneo è presente in tutte le cellule, inclusa la linea germinale, e può quindi essere trasmesso [...] che avvengono spontaneamente oppure tramite incroci effettuati dall'uomo. Il termine transgenico fu usato per la prima dello sviluppo embrionale, le cellule vegetali sono totipotenti, cosicché risulta possibile rigenerare l'intera pianta di origine ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...