amebe, foraminiferi, radiolari
Giuseppe M. Carpaneto
Microbi provenienti dalla notte profonda dei tempi geologici
Amebe, foraminiferi e radiolari sono organismi microscopici formati da una sola cellula, [...] cui sono composti forma una massa compatta che con il tempo dà origine alle rocce calcaree. Le Dolomiti, la catena himalaiana (Himalaya) e famigerata Entamoeba histolytica è un pericoloso parassita dell'uomo, nel quale causa la cosiddetta amebiasi ...
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Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi.
Ecologia
Protezione della natura
Per protezione [...] (in maniera sostenibile) tutte le potenzialità nei confronti dell’uomo. La difesa del suolo, lo sfruttamento razionale degli ambienti che nascono e divengono traggono origine e, in senso derivato, anche l’insieme delle cose stesse, compresi i fatti ...
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Ramo della fisiologia che studia i fenomeni connessi con l’attività degli elementi del tessuto nervoso, sia in senso ampio (n. generale), sia con riguardo a singoli raggruppamenti animali o a particolari [...] anatomici freschi, in animali vivi, e anche direttamente sull’uomo vivente. Si innesta in questa atmosfera la ben nota a quello introspettivo) e che è all’originedelle varie correnti behavioristiche della psicologia del 20° secolo.
L’opera di ...
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Tessuto animale o vegetale caratterizzato da forma allungata, di natura per lo più filamentosa, dotato di particolari qualità (resistenza, flessibilità, elasticità). Il termine è stato esteso ad analoghi [...] resistono all’azione dei succhi digestivi del tratto gastrointestinale dell’uomo, come le emicellulose, la cellulosa, la lignina, si prestano a essere filati e poi tessuti. In origine come tali si intendevano solo prodotti naturali. Oggi i prodotti ...
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Termine coniato da J.W. Goethe (ted. Morphologie) nel 1785 per indicare l’anatomia comparata; significa, in generale, studio, descrizione delle forme.
Biologia
Studio della forma e della struttura degli [...] esterna, che studia macroscopicamente la forma esteriore della pianta e, quindi, l’origine, la posizione e disposizione dei suoi membri altri. Inoltre, il crescente ruolo dell’uomo come modellatore della superficie del pianeta e generatore di ...
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Biologia
In embriologia, area dell’embrione costituita da più cellule, più o meno ben delimitata dalle aree contigue sulla base delle proprietà che le competono. T. presuntivi Regioni dell’embrione che, [...] nello sviluppo normale, danno origine a particolari organi.
Diritto
Parte della superficie terrestre rispetto alla in termini di valori. La territorializzazione, che la presenza dell’uomo innesca in un qualsiasi ambito spaziale, porta a caricare di ...
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Proteina non enzimatica di origine vegetale, microbica e animale che può legarsi a specifici carboidrati sulla superficie cellulare. Le l. sono usate per la tipizzazione dei gruppi sanguigni dell’uomo; [...] mitogene (fitoemoagglutinina e concanavalina A) si utilizzano anche in studi immunologici come attivatori dei linfociti. In natura le l. sono coinvolte nella simbiosi fra piante e batteri e nella protezione contro le infezioni fungine delle piante. ...
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IMMUNITA'
Gino Doria
. Medicina (XVIII, p. 893; App. II, 11, p. 8; III, 1, p. 844). - Durante gli ultimi vent'anni, l'immunologia ha molto beneficiato dell'esplosivo sviluppo della biologia molecolare, [...] le Ig presenti sono di origine materna e acquisite per via placentare o attraverso il colostro, con prevalenza dell'uno o dell'altro meccanismo a seconda delle specie animali. Nell'uomo, prevale il passaggio placentare delle IgG. In questa specie, le ...
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NATURA, Conservazione della
Giuseppe Montalenti
Fino a pochi decenni orsono predominava nell'opinione corrente la concezione tradizionale dell'uomo che, signore della terra e di tutte le creature, può [...] controllare responsabilmente l'azione dell'uomo. È anche la della difesa delle specie oggetto di caccia. Nel 1948, auspice l'eminente biologo inglese Sir J. Huxley, fu costituita a Fontainebleau la International Union for the Conservation (in origine ...
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VARIABILITÀ GENETICA (XXXIV, p. 997; App. I, p. 1111)
Guido Modiano
Ogni specie è costituita da individui con patrimonio genetico molto simile, ma non identico (salvo che nei gemelli monozigoti). Questa [...] ogni singola proteina, interagendo con altri componenti dell'organismo, dà origine a un certo fenotipo, variano da una che, almeno per gli enzimi studiati sui globuli rossi dell'uomo, i polimorfismi strutturali abbiano un certo valore selettivo.
b ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...