DIAVOLO
J. Baschet
Si considerano d. le creature angeliche decadute, chiamate anche demòni - termine di origine diversa ma di uguale significato nel Medioevo -, o ancora creature come Leviatano, Belzebù, [...] grave sconfitta, delineando i limiti del suo potere sull'uomo e sul mondo.La presenza del d. nell'iconografia caratteri animaleschi e mostruosi.La narrazione della caduta degli angeli ribelli, che è all'originedella nascita del d., trova un ...
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CATERINA da Siena, Santa
L. Bianchi
Nata a Siena il 25 marzo 1347, ventiquattresima figlia di Iacopo di Benincasa e di Lapa di Puccio di Piagente, C. entrò a far parte dell'Ordine della penitenza di [...] 'Andrea (documentato tra il 1353 e il 1413), uomo di governo, diplomatico e pittore, al quale sono Barb. lat. 4063, c. 6r).Le illustrazioni più tarde della silloge caffariniana delle Lettere (in origine venti; Siena, Bibl. Com. degli Intronati, T II ...
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DRAGO
S. Manacorda
Il d. è uno degli animali fantastici la cui frequente natura composita, funzionale a intenti di rappresentazione simbolica, rivela contemporaneamente una forte attitudine ornamentale. [...] tradizione classica, da cui deriva il cetus dell'episodio biblico di Gio. 2, in origine simile al d. (come nel sarcofago Il simbolismo degli animali nell'arte figurativa paleocristiana, in L'uomo di fronte al mondo animale nell'Alto Medioevo, "XXXI ...
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Almoravidi
G. Ventrone Vassallo
Intorno alla metà del sec. 11°, un capo dei Ṣanhāja, nomadi berberi del Sahara, detti anche Mulaththamūn dal lithām, il velo che copriva i loro volti, dopo aver approfondito [...] indottrinare i suoi correligionari e ricorse alla predicazione di un uomo colto e devoto, tale 'Abd Allāh b. Yāsīn di S che costituisce una delle più felici soluzioni architettoniche messe in opera in questo periodo. In origine, sia la Grande moschea ...
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VOLTERRA
V. Ascani
(etrusco Velathri; lat. Volaterrae)
Cittadina della Toscana centro-occidentale, in prov. di Pisa, posta tra le valli della Cècina e dell'Era, sulla sommità piana di un poggio in posizione [...] monastico proviene anche una lunetta con leoni sbrananti un uomo (Volterra, Pinacoteca e Mus. Civ.). Sussistono itinerario percepito come unitario dalla storiografia settecentesca all'originedella creazione di quella importante e precoce raccolta, ...
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BOITO, Camillo
Giuseppe Miano
Nacque a Roma il 30 ott. 1836, primogenito di Silvestro e di Giuseppina Radolinska. A quattordici anni incominciò a seguire i corsi dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, [...] ., pur marginale e occasionale nel quadro complessivo della sua attività di uomo di cultura, rivela un autentico temperamento di scrittore gusto per il fantastico e il macabro di origine hoffmanniana, introdotto nella narrativa italiana ad opera ...
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DELLA PORTA, Giovanni Battista
Carrol Brentano
Figlio di Alessio, del quale non si conosce la professione, e di una Battistina, nacque a Porlezza (Como) nel 1542. Nipote del noto scultore Tommaso Della [...] della morte il D. viveva in via del Corso. L'inventario delle sue proprietà dimostra chiaramente che era un uomo ... nell'anno 1594,Roma 1704, p. 13; F. Zuccaro, Origine e progresso dell'Accademia ... [1604], a cura di D. Heikamp, Firenze 1961, pp ...
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Acri
D. Jacoby
Z. Jacoby
(od. San Giovanni d'Acri; ebraico 'Akkō; arabo 'Akkā)
Città sulla costa di Israele, a N della baia di Haifa, fondata al principio del secondo millennio a.C. a km. 1 ca. a E [...] a suo tempo in opera nel portale della Vergine a Notre-Dame di Parigi, mentre la testa di un uomo maturo (Tel Aviv, Coll. Mosberg Prima di pronunciarsi sulla loro origine, è necessario prendere in esame il testo delle copie che si presumono eseguite ...
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GHERARDINI, Alessandro
Stefano Coltellacci
Nacque a Firenze il 16 nov. 1655 da Domenico, stipettaio, e da Lisabetta Socci. Il mestiere lo apprese in giovane età da Alessandro Rosi, un tardo epigono [...] barocca di struggente bellezza, in origine collocata nell'oratorio di S "l'anno 1726 nel mese di Marzo giorno della Domenica delle Palme" (ibid., c. 182v).
L'Autoritratto sdrucita" (c. 183r). Eppure quest'uomo collerico, incostante e privo di modestia ...
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FETTI, Domenico
Gabriello Milantoni
Non sono noti con precisione né il luogo né la data della sua nascita. Tuttavia, confrontando il certificato di morte, redatto in Venezia il 16 apr. 1623, dove l'età [...] 89; Stoccolma, Nationalmuseum), sia il sottile, misurato Ritratto d'uomo con bricco d'oro e libro (forse identificabile con il origine costituito da quindici opere (tre smarrite; due, S. Maria Egiziaca e S. Girolamo, giovanili), tredici delle ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...