GHERARDI, Giovanni (Giovanni da Prato, Giovanni di Gherardo, Giovanni di Gherardo Gherardi, Johannes Gerardi, Johannes de Prato)
Francesco Bausi
Nacque a Prato, da Gherardo di ser Bartolo e da Giuliana, [...] , politiche, scientifiche e morali (l'originedella città di Prato, la trasformazione degli uomini in animali, la migliore forma di governo, la generazione e la nascita dell'uomo, il fine e la felicità dell'uomo, se alcuni animali abbiano maggior ...
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BERNINI (Bernino), Gian Lorenzo
Howard Hibbard
Figlio dello scultore fiorentino Pietro e di Angelica Galante, napoletana, nacque a Napoli il 7 dic. 1598.
Il padre si trasferì a Roma nel 1605 o 1606, [...] faceva di tutto per essere considerato fiorentino grazie alle origini paterne ("Cav.re Gio. Lorenzo Bernini Napoletano o leggi dell'architettura un inquietante contrasto con la condizione transitoria dell'uomo, quasi esempio dell'antitesi ...
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PERUZZI, Baldassarre
Alessandro Angelini
Mauro Mussolin
PERUZZI, Baldassarre. – Figlio di Giovanni di Silvestro, tessitore oriundo di Volterra, fu battezzato a Siena il 7 marzo 1481.
Nella biografia [...] delle truppe imperiali, le quali, per l’aspetto «grave, nobile e grazioso», lo scambiarono per «qualche gran prelato travestito, o altro uomo la pentagonale villa Farnese a Caprarola, all’originedell’edificio poi realizzato da Jacopo Vignola, già ...
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PLATONE
M. Grasso
Filosofo greco (428/427-348/347 a.C.), il cui influsso fu fondamentale nel corso del Medioevo.Se appare arduo tentare di unificare gli sviluppi della filosofia medievale sotto titoli [...] 814-840) e di Giovanni Scoto Eriugena, furono all'originedella diffusione del platonismo nel periodo centrale del Medioevo e II, New York 1965 (trad. it. Concetti rinascimentali dell'uomo e altri saggi, Firenze 1978); W. Tatarkiewicz, History ...
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POITIERS
M.T. Camus
(Civitas Pictava, Pictavis, Peytieus, Poyters, Poictiers nei docc. medievali)
Città della Francia occidentale, capoluogo del dip. della Vienne, nell'antica provincia del Poitou, [...] un uomo e di una donna coronati, recanti un modellino della vetrata, suggerisce di riconoscere i donatori in Eleonora d'Aquitania ed Enrico II Plantageneto. Lo stile della vetrata è ancora vicino a quello delle pitture romaniche del Poitou.Le origini ...
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Alchimia
Mario Bussagli
R. Halleux
A. Bausani
Dall'arabo al-kīmiyā', disciplina che, sulla base del ragionamento analogico, ricava dall'esperienza della pratica metallurgica, fittile o tintoria i [...] , si volgeva al risanamento o al miglioramento del corpo dell'uomo. Al medico al-Rāzī sono tra l'altro attribuiti i primi tentativi di reazioni con composti organici di origine naturale, secondo la più antica tradizione che chiama indifferentemente ...
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BIBLIOTECA
P. Orsatti
Trattare della b. medievale è compito non facile, sia per la mancanza di adeguata documentazione superstite architettonica e iconografica, sia per il succedersi di modelli bibliotecari [...] più in alcun modo con lo scriptorium, è ridotta all'origine a nicchia più o meno ampia, incavata nella parete, religiosa non prescindono, inoltre, le b. private cardinalizie o dell'uomo dotto, maestro o dottore in teologia, diritto, medicina, ...
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Scienza greco-romana. Ingegneria
Serafina Cuomo
Pietro Dominici
Ingegneria
A rigore, un'ingegneria greco-romana antica non esiste. Esistevano ed erano oggetto di definizione e di trattazione specifica [...] di miglioramento delle condizioni di vita del genere umano, o quanto meno come alleata dell'uomo nella sua Accanto ad esse è da ricordare il particolare insieme di unità, di origine greca, formatosi in Egitto e nel Vicino Oriente, chiamate 'misure ...
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Agiografia
A. Vauchez
N.P. ¿Ševcenko
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Vauchez
Si designa con questo termine l'insieme dei testi composti in onore dei santi e per celebrarne la memoria. Tradizionalmente si [...] di alta estrazione, così che anche quando non si sapeva niente dell'origine di un santo, l'a. non mancava di nobilitarlo o addirittura il santo come appartenente a una delle tre età dell'uomo: l'imberbe, l'uomo maturo con la barba ancora bruna, ...
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PROSPETTIVA
G. Federici Vescovini
Il termine p. ebbe nella tradizione medievale un significato particolare. Tale termine non riguardava le tecniche particolari di rappresentazione pittorica sul piano [...] metà del sec. 14°, per opera del matematico e fisico italiano di origine ma parigino di formazione, Domenico da Chivasso (m. tra il 1357 e forze occulte, che regolano necessariamente ogni azione dell'uomo, ma, secondo quanto insegna la perspectiva, ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...