CIPRIANI, Leonetto
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Ortinola, frazione di Centuri, in Corsica, il 16 maggio 1812 da Matteo e da Caterina Caraccioli. Il padre, acceso bonapartista, alla caduta dell'Impero [...] , ma in compagnia di una giovanissima donna, forse di origine genovese, che era appartenuta allo harem del bey. La uomo di governo. Nondimeno, nell'affrontare la spinosa questione della reggenza del principe di Carignano che travagliò i governi dell ...
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BENE, Carmelo
Piergiorgio Giacchè
Nacque il 1° settembre 1937, secondogenito di Umberto e di Amalia Secolo, in località Campi Salentina (Lecce), dove i genitori avevano in gestione un tabacchificio di [...] attivismo vale anche per lui quella definizione di 'uomo-teatro' che Jean-Louis Barrault propose per Antonin Artaud origine alla sua fama di imprevedibile e irriducibile provocatore e – molto prima della fortuna del suo cinema e della frequenza delle ...
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POLI, Paolo
Paolo Puppa
Nacque il 23 maggio 1929 a Firenze, nel quartiere di Rifredi, figlio terzogenito di Basilio, brigadiere dei carabinieri, e di Maria Filomena Gattucci, dal 1932 maestra elementare, [...] della farsa dissacrante e della parodia. Teatro come mestiere artigianale, in più – di cui rivendicò con fierezza l’origine resse da solo, con la propria figura multipla – autentico uomo-orchestra, al massimo supportato da sagome mobili di legno e ...
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RICCI, Scipione de'
Mario Rosa
RICCI, Scipione de’. – Nacque a Firenze il 9 gennaio 1741 da Pier Francesco, di nobile famiglia, auditore presidente dell’Ordine di S. Stefano, e da Luisa Ricasoli.
Dopo [...] , finiva con il ribadire la concezione tradizionale dell’origine divina dell’autorità, con palese presa di distanza rispetto alla anni Venti dell’Ottocento, non nel quadro della storiografia italiana, ma a opera di uno studioso e uomo politico belga ...
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MATTEOTTI, Giacomo
Mauro Canali
MATTEOTTI, Giacomo. – Nacque a Fratta Polesine, presso Rovigo, il 22 maggio 1885, da Girolamo e da Elisabetta Garzarolo.
Il padre, originario di Comasine in Val di Pejo, [...] ministro della Repubblica, e Isabella (1922-1994). Le origini trentine del padre e alcuni legami familiari della moglie uscita dei deputati, si abbandonarono a una sorta di caccia all’uomo per le vie adiacenti il Parlamento. Fedele al suo programma ...
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MANTOVA BENAVIDES, Marco. - Nacque a Padova il 25 nov. 1489 (e non 1491, come si è ritenuto in base a quanto scrisse G. Panciroli) da Giovan Pietro, medico, e da Lucrezia. La famiglia, nobilitata agli [...] ordine alfabetico e distribuite in cinque libri.
Uomo di vasta cultura, il MANTOVA BENAVIDES, -510; M. Caravale, Alle origini del diritto europeo. Ius commune, droit commun, common law nella dottrina giuridica della prima Età moderna, Bologna 2005, ...
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SANNAZARO, Iacopo
Carlo Vecce
– Nacque a Napoli il 28 luglio 1457 da Nicola (Cola) e da Masella di Santomango (di nobile famiglia salernitana). La data di nascita tradizionale del 1458 (tramandata dai [...] origine lombarda (da Sannazzaro de’ Burgondi, nella Lomellina pavese), si era stabilita a Napoli nel 1381 con Rosso Sannazaro (morto nel 1404), uomo affidò al fratello i suoi libri e i manoscritti delle sue opere (tra le quali l’Arcadia ancora ...
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ARGAN, Giulio Carlo
Claudio Gamba
Nacque a Torino il 17 maggio 1909 da Valerio, economo del Manicomio provinciale di via Giulio, e Libera Paola Roncaroli, maestra elementare. Aveva una sorella maggiore, [...] ’arte e politica dei beni culturali, a cura di G. Chiarante, in Annali dell’Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli, 2002, n. 12; Rileggere A.: l’uomo, lo storico dell’arte, il didatta, il politico, Atti del convegno… 2002, a cura di M. Lorandi - O ...
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BENEDETTI MICHELANGELI, Arturo
Piero Rattalino
Pianista fra i più celebri, ammirati e mitizzati del Novecento, nacque a Brescia il 5 gennaio 1920, primogenito di Giuseppe e di Angela (detta Lina) Paparoni.
Fu [...] non sviluppò nel fanciullo il senso della socializzazione: fu per tutta la vita uomo di poche e tenaci amicizie con In alcune interviste egli dichiarò allora che la famiglia era di origine tedesca, Benedikter, e che una nonna lo aveva portato in ...
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CASTELLI, Michelangelo
Giuseppe Talamo
Nato a Racconigi (Cuneo) il 4 dic. 1808 da Giovanni Battista e da Vittoria Bertini – la famiglia aveva simpatizzato, qualche lustro prima, per i giacobini – compì [...] politica di “quella parte semicolta della borghesia che dimentica la propria origine, crede solo al popolo tra il Gallina, esponente della più tradizionale diplomazia piemontese e assai legato all’Azeglio, e il C. “uomo del Pansciotel” (come scriveva ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...