PALADIN, Livio
Lorenza Carlassare
PALADIN, Livio. – Nacque a Trieste il 30 novembre 1933, da famiglia di origine istriana, figlio di Giovanni e di Rita Possa.
Il padre, nato a Visignano d’Istria, insegnante, [...] di voto, «il libero concorso dei partiti alla determinazione della politica nazionale», oltre ai limiti impliciti quali i diritti inviolabili dell’uomo (art. 2), l’unità e l’indivisibilità della Repubblica (art. 5). I limiti così individuati non sono ...
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DI LIEGRO, Luigi
Maurilio Guasco
Nacque a Gaeta (Latina) il 16 ottobre 1928, da Cosimo e Anna Catanzano, in una famiglia numerosa e povera; fu battezzato il giorno successivo nella chiesa parrocchiale [...] documentazione, in particolare l’Archivio del Vicariato di Roma e quello dell’Azione cattolica. La sua vita ha dato anche origine a una fiction, trasmessa su Canale 5 e su Rete 4 (L’uomodella carità. Don Luigi Di Liegro, 2007) e a vari programmi ...
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GHISI, Giorgio
Francesco Mozzetti
Nacque nel 1520 a Mantova, da Ludovico, mercante originario di Parma (D'Arco, 1857, p. 268).
Benché non esista alcuna notizia sulla formazione del G., è certo che avvenne [...] in maniera paradigmatica il percorso del G. e le componenti della sua arte incisoria: l'influenza di Raffaello nella figura dell'uomo (uno dei filosofi della Scuola di Atene); l'origine classica, forse mediata da un disegno di scuola raffaellesca ...
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CALOPRESE (Caroprese, Caropreso, Calopreso), Gregorio
Amedeo Quondam
Nato a Scalea (Cosenza) nel 1654, mostrò ben presto eccezionali doti d'ingegno, che convinsero i suoi genitori ad inviarlo a Napoli [...] dal C. presso l'Accademia di Medinacoeli sull'Origine degli imperi, che contengono una serrata discussione dei principi risoluto puntare, come autorità per un discorso sulla "natura dell'uomo" politico, su Pitagora, Socrate e Platone, che hanno ...
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FADDA, Carlo
Pasquale Marottoli
Nacque a Cagliari il 4 nov. 1853. Il padre, Antonio, era avvocato, uno dei più forti civilisti e dei primi professionisti della città. Nella città natale si svolse in [...] Dell'origine dei legati (in Studi giuridici e storici... per l'8º centenario della Università di Bologna, Roma 1888), ove la dogmatica dell cattedra che parlava al mondo. Del professore, dell'avvocato, dell'uomo nei primi anni del secolo si ha la ...
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TESTI, Fulvio
Marco Leone
TESTI, Fulvio. – Nacque a Ferrara, dove fu battezzato il 23 agosto 1593, da Giulio, speziale originario del contado ferrarese, e da Margherita Calmoni.
Ebbe come fratelli Costantino, [...] ambientazione tiburtina, anche la celebrazione dell’origine romana della famiglia estense.
Nella ricerca cura di R. Ferro, Sarnico 2018, pp. 221-246. Sul profilo dell’uomo di corte e del diplomatico, meno illuminato di quello del letterato, dopo ...
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CORTI, Maria
Cristina Montagnani
Nacque a Milano il 7 settembre 1915, da Emilio e da Celestina Goldoni. L'infanzia fu segnata dalla perdita della madre, morta il 10 settembre 1925; il padre, che lavorava [...] (Milano 1966) che, apparso presso Mondadori, trasse invece origine dalla sua esperienza scolastica: il liceo Bonvesin da la Riva fine di Ulisse rappresenta il «perdersi» dell’uomo che è vittima della seduzione della filosofia, di chi è convinto che la ...
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BENVOGLIENTI, Uberto
Armando Petrucci
Nacque a Siena il 3 ott. 1668 da Marcantonio, di mediana nobiltà cittadina, e da Adelasia Pannocchieschi d'Elci. Le vicende della sua vita privata e pubblica furono [...] come quella dell'uomo meglio informato su tutti gli argomenti dell'antica storia delleorigini etrusche ed italiche, che egli, attraverso la storia dell'alfabeto e della lingua, collegava, in una prospettiva unitaria, a quello dell'originedella ...
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DESIDERI, Ippolito
Giuseppe Toscano
Nacque a Pistoia il 20 dic. 1684 da Iacopo e da Maria Maddalena Cappellini, in una famiglia patrizia del luogo. Il 9 maggio 1700 entrò nella Compagnia di Gesù a Roma [...] Per tal fine da varie perite persone andavo indagando meglio l'origini, i riti ed opinioni di questa setta" (Lettera al delle vite".
Il Fine ultimo, giuntoci purtroppo mutilo, sviluppa tre grandi temi. Il primo è che lo scopo finale dell'uomo, ...
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– Nacque a Torino il 31 marzo 1899 da Carlo, ingegnere, ufficiale del genio, pioniere dell’aviazione in Italia, e da Celeste Malvano, entrambi di origine ebraica.
Lo zio di Celeste, Giacomo Malvano, fu [...] origine italiana. Sin dal Settecento, infatti, agricoltori lombardi e veneti si erano stabiliti nella regione ciscaucasica. L’emigrazione italiana era ripresa tra la fine dell e della nazione, ora (a destra) da quello dell’élite virtuosa e dell’uomo ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...