Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] es.: w=white (occhio bianco della drosofila); Th o M (talassemia o microcitemia, nell’uomo).
Chimica
I s. hanno avuto a qualcosa che non deve esprimersi direttamente. Di qui l’originedella sovrapposizione di senso tra s. e allegoria: mentre questa ...
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mortalità In demografia, il rapporto tra il numero di morti in un anno di osservazione e la popolazione da cui tali morti derivano.
Generalità
L’analisi degli aspetti quantitativi che si riferiscono alla [...] e così di seguito. In conseguenza delle modificazioni che l’uomo ha introdotto nel proprio ambiente e nonostante origine, anch’essa divisa per le stesse età o classi di età. Si tratta della più importante e più usata specificazione nello studio della ...
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geomàtica Tecnologia di rilevamento e trattamento informatico dei dati relativi alla Terra e all’ambiente.
Abstract di approfondimento da Geomatica per la gestione del territorio di Maurizio Fea e Mario [...] in varia misura dall’uomo, direttamente o indirettamente.
Le attività di osservazione della Terra in ambito scientifico e in particolare nell’astronomia la comune origine, a partire dal XVII sec., delle discipline del rilevamento, elevate poi a ...
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imprinting genètico (o genomico) Forma di eredità epigenetica nella quale, durante la formazione dei gameti, viene modificato il livello di espressione di un gene o di un cromosoma.
Caratteri generali
Le [...] e se ne può inserire un altro di origine materna. Si formano così embrioni con genomi solo genetiche
Le ricerche nell’uomo dimostrano che l’espressione fenotipica in doppia copia, ma ciascun membro della coppia deve derivare da un genitore diverso ...
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omosessualità Tendenza a rivolgere l’interesse libidico verso persone del proprio sesso, che può essere presente in forme e gradi diversi, ora latente e inconsapevole, ora manifesta e più o meno inibita [...] – intrinseco alla persona sessuata, uomo e donna – e considera quest’ultimo piuttosto come il frutto dell’educazione o di fattori socioculturali.
Per l’essenzialismo, l’orientamento sessuale avrebbe origine, deterministicamente, da fattori biologici ...
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VICO, Giambattista
Fausto Nicolini
Filosofo, storico, giureconsulto e critico letterario.
1. Primi anni (1668-1686). - Terzultimo degli otto figliuoli di Antonio, figlio d'un contadino maddalonese e [...] criterio diverso dopo che, per volontà del padre, che lo desiderava uomo di legge, passò a quelli giuridici. Un paio di mesi ( due libri: l'uno polemico, ove ricercava le originidella civiltà "per via d'inverisimiglianze, sconcezze e impossibilità ...
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VILLARI, Pasquale
Francesco Ercole
Storico e uomo politico italiano, nato a Napoli il 3 ottobre 1826, morto a Firenze il 17 dicembre 1917. Dal 1859 al 1865 insegnante di storia nell'univeesità di Pisa; [...] scritto su L'origine e il progresso della filosofia della storia, costrinse la naturale vivacità dell'ingegno e del ). Ma gli veniva anche, pur senza essere vero e proprio uomo politico e senza mai aver avuto responsabilità di capo di governo o ...
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METEOROLOGIA
Luigi De Marchi
. Propriamente discorso sulle meteore, le cose quae in sublimi apparent, cioè di tutti i fenomeni che si svolgono al di sopra della superficie terrestre. Il nome si deve [...] successivi.
Sulla formazione della grandine, v. sopra. Quanto all'originedelle manifestazioni elettriche non abbiamo uomo dei campi e dei mari sappia spesso trarre dalla sua osservazione e dalla tradizione locale previsioni abbastanza sicure delle ...
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(App. IV, i, p. 7o8).
Esauritosi il programma di ricerca neopositivistico, la riflessione filosofica sulla conoscenza scientifica e sulla sua metodologia appare suddivisa, nel ventennio compreso tra i [...] - quali l'astronomia tolemaica o la teoria meccanicistica dell'universo di origine cartesiana - basati su un "nucleo" (hard core cui, a partire dalle stimolazioni delle terminazioni nervose di un soggetto fisico qual è l'uomo, si possono elaborare, da ...
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(IX, p. 666; App. II, i, p. 550; V, i, p. 546)
La fine del 20° sec. registra un netto progresso nella conoscenza dei meccanismi molecolari alla base delle più diverse funzioni delle cellule. La ricerca [...] che proprio in questa regione prendono origine quasi tutti i microtubuli della cellula. Per convenzione si definisce estremità dei tessuti nei soggetti adulti. A sviluppo ultimato, nell'uomo, la capacità di replicazione è ristretta ad alcuni tessuti ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...