. Con questo termine, proposto da Sydney Chapman e che nel 1954 entrò ufficialmente nella sigla della IAGA (Associazione Internazionale per il Geomagnetismo e l'Aeronomia), s'intende lo studio delle leggi [...] che si propagano nell'atmosfera a tutti i livelli e la cui origine è spesso ignota o problematica. Le stesse connessioni fra alta e bassa nei prossimi anni. Forse la conoscenza dell'ambiente vitale dell'uomo e del clima potranno trarne sostanziali e ...
Leggi Tutto
VALLI GRANDI VERONESI (A. T., 24-25-26)
Arrigo Lorenzi
VERONESI Nella Pianura Padana, a monte del Polesine, dove il corso pensile dell'Adige volge a SE. e poi decisamente a E., prendendo così una direzione [...] di torbide dai torrenti (Tione e altri) che traggono origine dalle colline moreniche benacensi: perciò deve avere avuto principalmente palustre.
Un nuovo periodo della storia dell'occupazione delle valli da parte dell'uomo s'iniziò con l'introduzione ...
Leggi Tutto
È l'autore d'un libro tra i più celebri dell'antica letteratura cristiana greca, il Pastore (Ποιμήν), generalmente compreso nella collezione dei cosiddetti Padri apostolici (v.).
Contenuto e carattere. [...] di risurrezione non si parla) bensì al fatto che, come la carne dell'uomo Gesù ha saputo non contaminare lo Spirito (e fu premiata) così " all'opera di E. La quale è indubbiamente d'origine romana; e l'autore del Muratoriano doveva essere bene ...
Leggi Tutto
LEUCEMIA (XXI, p. 2; App. II, 11, p. 190)
Edoardo STORTI
Negli ultimi 10 anni la malattia leucemica è stata oggetto, in tutto il mondo, di un intensissimo fervore di ricerche, giustificate sia dall'inesorabilità [...] origine alla malattia conclamata. Si avrebbe in tal modo una trasmissione verticale dell'agente virale, che potrebbe rendere ragione anche dell in serie, e che in alcune cellule leucosiche sia dell'uomo (Ch. Oberling e P. Chevallier; J. W. ...
Leggi Tutto
Nato a Pisa il 20 febbraio 1835, morto a Firenze il 9 novembre 1914. Ha uno dei primi posti tra i rinnovatori degli studî storici nella seconda metà del sec. XIX. In Pisa iniziò gli studî di lettere sotto [...] là sostenute circa la diffusione della canzone epico-lirica in Italia e circa l'origine del canto lirico monostrofico A tutti, nell'armonica unità del dotto e dell'uomo, nella chiara coscienza della tradizione nazionale, fu maestro, oltre che di ...
Leggi Tutto
Guatemala
Elio Manzi e Alfredo Romeo
'
(XVIII, p. 34; App. I, p. 699; II, i, p. 1099; III, i, p. 797; IV, ii, p. 121; V, ii, p. 530)
Geografia umana ed economica
di Elio Manzi
Popolazione
In virtù di [...] esistente fra le condizioni di vita della maggioranza della popolazione, di origine e lingua maya, stimata intorno al . de León Carpio, noto attivista per la difesa dei diritti dell'uomo, che diede vita a un esecutivo di unità nazionale.
Nel ...
Leggi Tutto
Nel decennio successivo al 1948 l'A. C. italiana ha registrato una espansione organizzativa, di cui sono indice le cifre degli iscritti (da 2.275.000 nel 1948 a 3.372.000 nel 1959) e lo sviluppo delle [...] delle anime", anche in una "strenua difesa, in faccia a chicchessia, dei principî fondamentali dell'ordine sociale cristiano, nella salvaguardia dell'uomo dall'Europa, dove la grandissima maggioranza ha avuto origine ed ha la direzione centrale, e ad ...
Leggi Tutto
La parola anafilassi fu adoperata la prima volta dal fisiologo francese Richet per designare una condizione, da lui sperimentalmente provocata negli animali, che appariva opposta a quella della immunità. [...] avvenuta per opera di proteine volatili di origine vegetale animale e batterica. L'anafilassi alimentare .: P. Rondoni, L'anafilassi, in A. Lustig, Malattie infettive dell'uomo e degli animali, Milano 1923; Varî autori, Anafilassi, pubbl ...
Leggi Tutto
Sono indicate con tale nome le piante che a differenza delle piante verdi (autotrofe), si nutrono di materiali organici, derivati più o meno mediatamente da processi nutritivi di piante autotrofe. L'eterotrofismo [...] le altre li sottraggono da materiali morti, pure di origine vegetale o animale. Tuttavia la differenza fra saprofite e tubo intestinale degli equini, e può divenire parassita dell'uomo se introdotto nelle ferite.
Alcune eterotrofe che vivono ...
Leggi Tutto
Sottordine dei Crostacei Decapodi (v.) istituito nel 1806 dal Latreille come sezione contrapposta a quella dei Macruri (v.). I Brachiuri nel loro complesso costituiscono una divisione di uso pratico dei [...] Toscana di un'interessante industria, due specie dello stesso genere del Giappone, pure commestibili, sono ospiti intermedî della cercaria di Paragonimus Westermanni, trematode parassita dei polmoni dell'uomo.
5ª Tribù: Catometopa. - Lo scudo per lo ...
Leggi Tutto
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...