Riformatore religioso (Noyon 1509 - Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e promotore del capitolo, studiò (1523) a Parigi ove si legò d'amicizia con i figli di G. Cop e col cugino P. Robert, [...] , e il libero arbitrio (C. vuol evitare di attribuire a Dio l'origine del male) non è più in grado, da solo, di dirigersi al indipendente da qualunque previsione che Dio possa fare dei meriti dell'uomo. Al quale, in stretta giustizia, non è dovuta se ...
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Filosofo e teologo (sec. 9º) di origine irlandese (donde i soprannomi Scotus e Eriugena che sono sinonimi). Già noto alla corte di Carlo il Calvo, nell'850-51 fu sollecitato a intervenire nella controversia [...] dall'Uno non è origine del molteplice-temporale, ma origine extratemporale delle forme costituenti l'unica dell'uomo peccatore a Lui. Di qui la centralità in S. E. della dottrina del peccato originale e della redenzione: senza il peccato, l'uomo ...
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Qualsiasi malattia caratterizzata da una lesione anatomica, per lo più diffusa, del parenchima encefalico, con caratteristiche evolutive più o meno spiccate, e di natura degenerativa, displasica, tossica, [...] sua probabile origine dallo scrapie, distinta da esso.
Malattia di Creutzfeldt-Jakob
La malattia di Creutzfeldt-Jakob (MCJ) può presentarsi in forma sporadica, familiare o come conseguenza di trasmissione accidentale e appartiene alle EST dell’uomo ...
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Disciplina sviluppatasi di recente attraverso processi di interazione tra varie altre discipline, quali la botanica, la zoologia, l'ecologia, la genetica, l'etologia, la biogeografia, con lo scopo di risolvere [...] (popolazioni insediatesi in un’area a seguito dell’intervento diretto o indiretto dell’uomo).
Nelle operazioni di ripopolamento si ha l , e di verificare o avanzare ipotesi sull’origine autoctona delle popolazioni. Viene così limitato il rischio di ...
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Biologia
Ogni particolarità di forma, colore, struttura, composizione chimica, funzione, comportamento, tipica di un organismo. C. specifici Servono a distinguere una specie dalle altre di un medesimo [...] incunabulo famoso, furono detti sant’Agostino. L’origine del c. tipografico coincide con le origini stesse della stampa perché è stata l’introduzione dei c. le maniere di essere e di agire dell’uomo nella vita (caratterologia generale), e ne ...
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Organo dell’apparato respiratorio, dell’Uomo e dei Vertebrati superiori, costituito da un condotto fibromuscolare e cartilagineo, compreso tra la laringe e l’origine dei bronchi.
In alcuni Artropodi (Insetti, [...] o a tumori che ne distruggano la parete. La tracheostenosi è la patologica diminuzione di calibro della t.; può avere origine congenita o acquisita (traumatica, cicatriziale, infiammatoria, neoplastica).
In chirurgia, tracheoplastica, intervento di ...
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Teologo, filosofo e scienziato (Cues, Treviri, 1400 o 1401 - Todi 1464). N. è la più compiuta personalità filosofica del sec. 15º. Egli aveva assimilato tutto il sapere del suo tempo e nel corso della [...] non c'è proporzione; Dio sfugge pertanto alla conoscenza dell'uomo, cui non resta che riconoscere la propria ignoranza. «congettura» (di origine platonica) per indicare la natura della conoscenza umana che partecipa della verità solo per alterità ...
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Scultore (n. in Puglia, e non, come si è congetturato, a Pulìa presso Lucca, verso il 1210 o, più verisimilmente, nel 1220 - m. tra 1278 e 1287). N. ha lasciato la sua inconfondibile impronta in opere [...] più tardi, Giotto rivestì per la pittura: l'immagine dell'uomo e la realtà del suo ambiente terreno divennero, in una Domenico, N. introduce vetri colorati negli sfondi, un motivo di origine francese; a dividere le scene non sono più dei pilastrini, ...
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Scrittore latino di origine africana (Madaura 125 d. C. circa - Cartagine 180 d. C. circa). Narratore abilissimo, è una delle figure più singolari della letteratura latina; il suo stile, ricco di accorgimenti [...] divino e redenta dall'amore, acquista l'immortale felicità; come nella favola dell'uomo-asino si può vedere un'allegoria, culminante nell'epilogo della redenzione, e consacrazione mistica del protagonista, che avviene durante una processione in ...
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Forma italiana del nome latino (Philippus Aureolus Theophrastus Bombastus Paracelsus) del medico naturalista e filosofo Philipp Theophrast Bombast von Hohenheim (Einsiedeln 1493 - Salisburgo 1541). P. [...] due sfere, quella astrale e quella terrestre. Esse si rispecchiano anche nell'uomo il quale ha in sé stesso un firmamento in tutto e per tutto simile a quello esterno. All'originedell'universo (che scaturisce dall'atto creatore di Dio) sta la massa ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...