Uomo politico iugoslavo (Velika Gorica, Zagabria, 1912 - Zagabria 1983). Avvocato, comunista (1933), fu tra i primi organizzatori di bande partigiane in Croazia (1941) entrando in contatto con Tito, cui [...] poi fu sempre fedelissimo. Assai legato alla regione d'origine, ne represse tuttavia duramente, assieme a Tito, le tendenze nazionalistiche (1971). Ebbe parte notevole nelle riforme liberalizzatrici dell'economia iugoslava (1964) e ricoprì cariche ...
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Uomo politico russo (Meščovsk, oblast´ di Kaluga, 1846 - Pietroburgo 1904). Di origine balto-tedesca, entrato nella burocrazia russa si distinse nelle indagini per l'assassinio di Alessandro II. Capo della [...] Province baltiche e in Polonia. Ministro di stato in Finlandia (1899), poi ministro dell'Interno (1902), si tenne chiuso e ostile alle aspirazioni di rinnovamento della società russa. Fu ucciso in un attentato organizzato da socialisti rivoluzionarî. ...
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Uomo politico ungherese (Szentmihály 1837 - Merano 1906); membro del parlamento fin dall'età di 24 anni, fu presidente dell'Associazione degli industriali (1881). Nell'intento di chiarire il problema dell'origine [...] e della migrazione dei Magiari, effettuò (1892-98) viaggi esplorativi nel Caucaso e nell'Asia centrale, pubblicando Voyage au Caucase et en Asie Centrale (1897). Fondò un museo d'arte, etnografia e archeologia, poi passato alla città di Budapest. ...
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Uomo di stato austriaco (Vienna 1786 - ivi 1866); di famiglia baronale d'origine renana, passò al servizio dell'Austria nel 1806. Dapprima fu addetto all'amministrazione civile, quindi fu chiamato da Metternich [...] al ministero degli Esteri come consigliere aulico (1821) e nel 1823 fu nominato ministro plenipotenziario austriaco presso la Confederazione Germanica a Francoforte; ivi rimase fino al 1848. Entrò a far parte della Camera dei signori nel 1861. ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] importanti modificazioni strutturali nella specie umana, con la comparsa dell’uomo di Neandertal: in I., tra i ritrovamenti più Gonzaga con il giovane figlio di Carlo di Nevers, originedella seconda guerra per la successione del Monferrato (1627-31 ...
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Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] de Saint-Exupéry sono i cantori della grandezza dell’uomo, esistenzialisti ante litteram. Il romanzo della critica sociale e del costume e con i poeti M. de Chazal, cantore delleorigini mitiche dell’isola, e É. Maunick, che rivendica, coniugandoli ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] delleorigini e della struttura delle cose. Nota comune ai diversi filosofi è la ricerca del principio della realtà, di un qualcosa che stia a fondamento della di compromettere l’autonomia della ragione e la libertà dell’uomo.
L’idealismo tedesco
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Botanica
In patologia vegetale, massa di tessuto priva di organizzazione, dovuta a proliferazione cellulare eccitata da qualche stimolo; vi rientrano anche le galle prodotte da insetti in vari organi delle [...] almeno nel 15-20% dei casi di patologia neoplastica globale dell’uomo sono coinvolti virus. L’azione oncogena sembra essere una prerogativa sinergico di oncogeni (per es., myc e ras); l’origine monoclonale dei t.; l’eredità di un singolo gene, che ...
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famiglia
Antropologia
Istituzione fondamentale in ogni società umana, attraverso la quale la società stessa si riproduce e perpetua, sia sul piano biologico, sia su quello culturale. Le funzioni proprie [...] si afferma che la Repubblica riconosce i diritti inviolabili dell’uomo sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si dei giovani che tardano a lasciare la f. di origine, sia per la carenza di opportunità pratiche (lavoro, abitazione ...
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Stati Uniti d’America Stato federale dell’America Settentrionale, il cui territorio è suddiviso tra 50 Stati membri e il Distretto di Colombia, nel quale sorge la capitale Washington. La continuità territoriale [...] sia i cattolici sia gli ebrei, ma la popolazione di origine europea si presentava nel complesso omogenea. Dal 1880 alla of conscience discussed between truth and peace (1644), il diritto dell’uomo alla libertà di coscienza e, più tardi, la necessità ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...