Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] Antonio Magini gli fu preferito sulla cattedra di matematica dell'università di Bologna. Due anni dopo, nel 1589, gli consistente in una sua ipotesi sull'originedelle maree, che in seguito divenne argomento della quarta giornata del Dialogo sopra i ...
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La sostanza di cui sono fatti gli oggetti sensibili, concepita come esistente in sé, provvista di peso e di inerzia, estesa nello spazio e capace di assumere una forma.
La m. si presenta sotto specie [...] alla possibilità di rinnovamento della produzione si hanno m. rinnovabili (prevalentemente di origine vegetale e animale) e tutte le cose e che contiene in sé tutte le forme dell’universo. A conclusione di questo processo, G. Bruno concepisce la m ...
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Radiazione elettromagnetica, con lunghezza d’onda compresa all’incirca fra 1 mm e 0,7 μm (7000 Å), cioè di frequenza all’incirca fra 3∙1011 e 4∙1014 Hz; si estende dall’estremo superiore dello spettro [...] . Inoltre, a causa dell’espansione dell’Universo, la radiazione proveniente dalle sorgenti più lontane subisce un effetto Doppler (redshift), per cui se è emessa nel visibile o nell’ultravioletto (radiazione di origine stellare) viene osservata nell ...
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L’insieme degli effetti calorifico e luminoso della combustione, che si manifestano nella fiamma. Il termine ha un uso figurato in fisica e in matematica.
Antropologia
Il possesso del f. è una delle più [...] Crotone, propose un ardito sistema cosmico, ponendo al centro dell’universo non la Terra ma il f. centrale, la divinità sia nella mitologia sia nel culto. Tra gli innumerevoli miti dell’origine del f., spicca quello del furto, il cui esempio ...
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In astronomia, oggetto extragalattico di aspetto stellare, estremamente lontano e luminoso. Il nome q. fu inizialmente attribuito a sorgenti radio intense che avevano nel visibile un aspetto stellare. [...] universalmente accettata) che il redshift dei q. sia di origine cosmologica, cioè sia prodotto, per effetto Doppler, dal moto di espansione dell’Universo. Le velocità che si deducono dalla teoria dell’effetto Doppler sono enormi, fino a oltre 0,9 c ...
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Filosofia
Il concetto filosofico di c. è essenzialmente caratterizzato dalla nota dell’assoluta novità che quanto si presenta come ‘creato’ manifesta rispetto alla situazione in cui esso ancora non sussisteva. [...] (1216), dove si dichiara che «uno solo è il principio dell’universo, creatore di tutte le cose visibili e invisibili, spirituali e è la concezione filosofica o religiosa che attribuisce l’origine del mondo a un libero atto creativo compiuto da Dio ...
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FISICA NUCLEARE
Renato Angelo Ricci
Introduzione. - La f.n. è nata con la scoperta del nucleo atomico (v. App. IV, ii, p. 624) nel 1911 da parte di E. Rutherford, ossia del luogo, minuscolo alla stessa [...] detto tuttavia che il nucleo atomico è all'originedella scoperta di due nuovi tipi di interazione fondamentali formare il primo mattone della materia vera e propria. I nuclei atomici costituiscono il 99,9% della materia dell'Universo. A tutt'oggi ...
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RELATIVITÀ, Teoria della (XXIX, p. 15; App. II, 11, p. 681; III, 11, p. 597)
Carlo Cattaneo
La fisica classica era dominata dalla nozione di tempo assoluto, al quale tutti i fenomeni s'intendevano subordinati. [...] omogeneità e isotropia, strutturale ed evolutiva, dell'Universo (principio cosmologico); b) interazione tra galassie sopra nominati. La maggior parte di questi "universi" hanno origine da una "esplosione" verificatasi in corrispondenza di un evento ...
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REAZIONI NUCLEARI CON IONI PESANTI
Renato Angelo Ricci
Introduzione. - Tra le reazioni nucleari indotte da particelle cariche hanno acquisito negli ultimi due decenni importanza sempre più rilevante [...] e la cosmologia, contribuendo alle risposte da dare alle teorie sull'origine e l'evoluzione dell'Universo primario, come l'ipotesi del big bang, che prevede appunto la creazione della materia sotto forma di miscela (plasma) di quark e gluoni (i ...
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METEOROLOGIA (XXIII, p. 73; App. II, 11, p. 301; III, 11, p. 92; per taluni aspetti della m., v. anche aeronomia; climatologia, in questa App.)
Vittorio Cantù
Nello scorso quindicennio il progresso della [...] sospettati (secondo i primi risultati dell'ETGA pare a ragione) di dare origine ai cicloni tropicali e che dalle ; gli studiosi raggruppati intorno all'Istituto di fisica terrestre dell'università di Genova e al suo animatore M. Bossolasco, che ...
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universo2
univèrso2 s. m. [dal lat. universum, neutro sostantivato dell’agg. universus: v. universo1]. – 1. L’ambiente in cui hanno sede tutti i corpi materiali esistenti e tutti i fenomeni naturali; anche, l’insieme dei corpi stessi: gli...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...