CAVEDONI, Venanzio Celestino
Fausto Parente
Nacque a Levizzano (frazione di Castelvetro di Modena) il 17 maggio 1795 da Giorgio Giuseppe Alaria e da Cristina Franchini. Il padre, di condizione agiata, [...] del dibattito tra sostenitori della tradizione e del libero pensiero: la cronologia biblica e il problema stesso dell'antichità delmondo. Si occupò infatti del era poi destinata a prevalere, della loro origine campana.
Nel 1838, intanto, a Modena, ...
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BATTESIMO
S. Maddalo
Il termine b. (dal gr. βαπτίζω, frequentativo di βάπτω 'immergo') si riferisce al sacramento istituito direttamente da Cristo, i cui segni esteriori furono evidenziati nel momento [...] le divinità fluviali delmondo classico, che tiene tra le mani la canna palustre e un otre, talvolta a forma di cornucopia, da cui traggono alimento le acque stesse del fiume. Si tratta di una personificazione d'origine antica che caratterizza il ...
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CAVOUR, Gustavo Benso marchese di
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 27 giugno 1806 da Michele e Adele de Sellon. Si formò sotto la guida della nonna Filippina de Sales, della madre e dei precettori [...] e nelle sue dottrine la sicurezza di una visione delmondo che lo riequilibrasse di fronte alle rapide trasformazioni e francese del Nuovo saggio sull'origine delle idee (come risulta da una lettera inedita al C. dell'abate H. de Valroger, del 26 ...
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CERUTTI, Giuseppe Antonio
Marie-Ange Maire-Vigueur
Nacque a Torino il 13 giugno 1738. Dopo aver compiuto brillanti studi presso i gesuiti di Torino, nel 1752 egli entrò nel noviziato della Compagnia [...] testimonia questa evoluzione verso una nuova concezione delmondo e della professione di scrittore.
In mezzo all'Accademia di Montauban, il 25 ag. 1760); Discours sur l'origine et les effets de ce désir si général et si ancien de transmettre ...
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DOLFIN, Pietro
Raffaella Zaccaria
Nacque a Venezia il 24 o 25 nov. 1444 da Vittore di Francesco e da Lucia Soranzo, entrambi appartenenti a nobili famiglie veneziane.
In particolare, la famiglia patema [...] dei Cinquecento, scritta da una copista di origine senese; nella prima parte è raccolta la corrispondenza del D. dall'11 marzo 1462 al 20 nov Bonsi, Bernardo Rucellai; fra i rappresentanti delmondo ecclesiastico: Gentile Becchi, vescovo di Arezzo, ...
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Benedetto XIII, antipapa
Manuel Vaquero Piñeiro
Appartenente ad una delle più illustri famiglie feudali della Corona d'Aragona, Pedro Martínez de Luna nacque a Illueca (Saragozza). La sua data di nascita [...] della Corona d'Aragona di un re d'origine castigliana segnava la strada che più tardi avrebbero papi di Avignone e il grande scisma, in Storia delMondo Medievale, VI, Declino dell'impero e del papato e sviluppo degli stati nazionali, Milano 1980, ...
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Estasi
Marco Margnelli e Enrico Comba
L'estasi (dal greco ἔκστασις, "stato di stupore della mente", da ἐξίστημι, "uscire di sé") è una forma particolare di esperienza psicologica, il cui nucleo centrale [...] sono posti il problema di indagare sui fondamenti biologici da cui avrebbero origine tutti questi stati di coscienza. Autori come P. Janet (1926-28 stupefacenti: non solo nel misticismo classico delmondo cristiano e induista, ma anche in moltissime ...
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Maschera
Enrico Comba
Il termine maschera (da una voce preindoeuropea, masca, "fuliggine, fantasma nero") indica un oggetto che ricopre totalmente o parzialmente la figura umana per nascondere colui [...] secondo una precisa logica strutturale. Questi racconti, come numerosi analoghi provenienti da altre parti delmondo, mettono spesso in relazione l'origine delle maschere con le vicende che hanno come protagonisti un fratello e una sorella incestuosi ...
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Alcuino di York (o di Tours)
G. d'Onofrio
Maestro della scuola episcopale di York, teologo e protagonista del primo rinnovamento culturale carolingio. Nato in Northumbria dopo il 730, compì i primi studi [...] del sovrano nel suo impegno per la riorganizzazione politica, ecclesiastica e culturale delmondo franco tutto è giocato alla luce di una frase proverbiale fondamentale, di origine classica: ne quid nimis, 'mai troppo', principio che si applica ...
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Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] come quelle esaminate hanno reale coscienza della loro origine: in molti casi l’espressione sopravvive desemantizzata, dialetti, Milano, Garzanti.
Beccaria, Gian Luigi (2000), I nomi delmondo. Santi, demoni, folletti e le parole perdute, nuova ed. ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...