Poeta e drammaturgo danese (Copenaghen 1779 - ivi 1850). Fu il massimo esponente del romanticismo scandinavo, rinnovatore della letteratura danese e il suo poemetto Guldhornene («I corni d'oro», 1802, [...] nel 1829.
Vita e opere
Di famiglia di origine tedesca, sensibile, impetuoso, entusiasta nella vita come nella poesia, O. è rimasto, nel sentimento del popolo, come la «romantica immagine del poeta». Dopo il successo della raccolta Poetiske Skriften ...
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Scrittore di lingua tedesca (Pidvolochysk, Galizia, oggi Ucraina, 1900 - Riehen, Basilea, 1996). La sua narrativa è improntata alla Neue Sachlichkeit, il "neorealismo" tedesco degli anni tra il 1920 e [...] e si affermò subito nel mondo letterario, descrive il grigio mondo sovraffollato del proletariato urbano, cui un 1977). Dal 1980 divenne cittadino onorario di Norimberga, città d'origine della sua famiglia.
Opere
Da ricordare fra i numerosi romanzi, ...
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Scrittrice norvegese (Kalundborg, Danimarca, 1882 - Lillehammer 1949). Fu a Roma nel 1909, si convertì al cattolicesimo (1925) e fu insignita del Premio Nobel nel 1928. Decisa avversaria del nazismo fin [...] origine (1933) riparò in Svezia e poi negli Stati Uniti (1940) per far ritorno in patria solo a guerra finita. Esordì con alcuni romanzi di vita borghese, soprattutto sulla posizione della donna nell'angusto mondo al di là del gusto archeologico e ...
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(fr. ant. roonde table) Nella poesia cavalleresca medievale, e più particolarmente francese, il complesso dei cavalieri che circondavano re Artù, leggendario sovrano dei Bretoni. Quando il re li radunava [...] la maggior parte ispirate dall’amore, evocavano l’immagine di un mondo fantastico.
L’espressione appare per la prima volta nel poema francese versi e in prosa del 13° secolo. La leggenda di Tristano e Isotta, anch’essa di origine bretone, finisce per ...
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Scrittore ebreo di origine lituana (Smorgon, Vilnius, 1880 - Gerusalemme 1944). Nel 1921 si trasferì in Palestina, dove insegnò in un liceo di Gerusalemme. Fortemente influenzato dal realismo francese, [...] K. descrive il mondo ebraico dell'Europa orientale. Tra le sue opere: Šelomo Molkho (1927), romanzo storico che narra le vicende di uno pseudo-messia e cabalista vissuto all'inizio del 16º sec.; Ba-miš 'ol ha-ṣar ("Nel sentiero stretto", 1937), ...
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Poeta norvegese (Skjåk, Oppland, 1886 - Lillehammer 1968); di origine contadina, legato alle tradizioni culturali e religiose della sua terra (il Gudbrandsdal), scrisse in un non facile landsmål. Le poesie [...] del ciclo epico-lirico Gudbrand Langleite (1913, 1920, 1927), come le altre di Livsens tre ("L'albero della vita", 1946), non meno che i suoi drammi (per es., Christophoros, 1948), appaiono chiuse in un mondo di simboli e di visioni religiose nate da ...
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Letteraria, critica e storiografia
Nino Borsellino
Sulla svolta del secondo millennio si è fatta insistente la denuncia di una crisi della critica a dispetto di quei sentimenti d'attesa, propri delle [...] attribuzione anche alla critica di uno 'spazio letterario' (il mondo della 'scrittura', evocato da M. Blanchot come una dimensione . Derrida, che postula all'origine un'indeterminatezza del significante, non solo del significato, e consente perciò un ...
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YIDDISH
Marino Freschi
. Con la progressiva diaspora dalla Palestina le comunità ebraiche si trasferirono in diversi paesi, esprimendo forme linguistiche e culturali originali, sorte da una complessa [...] di origine sefardita, ma ormai trapiantata in Polonia. Ebbe la possibilità di compiere studi approfonditi sotto la guida del primo suocero atrocità efferate, maestose e solenni denunce, palpitanti per un mondo che non è più, ma che pur era riuscito ...
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FRAMMENTISMO
Arnaldo Bocelli
Col termine "frammentismo" si suole designare quella teoria dell'arte, quella poetica, quel gusto che furono proprî, in Italia, della generazione di scrittori posteriore [...] il Leopardi che caldeggia la prosa come "più confacente del verso alla poesia moderna" "Ma in sostanza, e il pittore i colori"), se è d'origine sensuale e, per i vagheggiati imprestiti fra vedere, di riconoscersi nel mondo circostante, nelle cose, ...
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Letteratura, teoria della
Italo Pantani
L'espressione, elaborata nel terzo decennio del 20° sec. all'interno della corrente dei formalisti russi (B. Tomaševskij, Teorija literatury, 1925; trad. it. [...] una matrice generativa: basti pensare ai mitemi (unità minime del mito) di C. Lévi-Strauss (n. 1908), o vari paradigmi interpretativi, all'origine di precisi orizzonti di 1930-2004), particolarmente fortunato nel mondo delle università americane. Suo ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...