LISI, Nicola
Monica Marchi
Nacque a Scarperia, nel Mugello, l'11 apr. 1893 da Giuseppe, piccolo possidente, e da Anna Savi. Nella sua città il L. portò a termine il corso di studi primari e poi si trasferì [...] specchio di quel divino da cui l'uomo ha tratto la sua origine.
Allo stesso modo, nel Diario, i piccoli eventi di ogni giorno un qualsiasi rischio di provincialismo, divengono il paradigma delmondo autentico. Nel corso della conversazione il L. ...
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INGENHEIM, Luciano von (pseudonimo: Luciano Zuccoli)
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Calprino, nel Canton Ticino, il 5 dic. 1868, in una famiglia aristocratica di origine tedesca (questi i soli dati [...] rapporto. Il genuino interesse dell'I. nei confronti delmondo infantile è ulteriormente testimoniato dall'esordio nella vera e gli elementi tematici del genere si spostano dai bassifondi all'alta società; l'intreccio, alle origini ricco di colpi di ...
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LAPI, Basilio
Federica Favino
Molto scarse le notizie sul L., di cui è noto il luogo di nascita, Firenze, ma non l'anno, da porre verosimilmente non oltre i primi anni Ottanta del XV secolo. Già nel [...] et sua accessorii", il L. affronta la questione dell'origine dei metalli. Egli mette in evidenza, neoplatonicamente, la quale si esaminava il ruolo del sacrificio di Cristo nel rimettere i peccati delmondo.
Nell'Epistola responsiva ad Epistolium ...
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LUCIOLI OTTIERI DELLA CIAJA, Ottiero (Ottiero Ottieri)
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Roma il 29 marzo 1924, figlio unico di Alberto e Ida Paci, da una famiglia di nobile origine che dopo la fine della [...] fabbrica.
Il pensiero ossessivo, la disamina della nevrosi, il legame con l'analisi psicoanalitica, l'angoscia delmondo esterno, sempre più avvertito come una minaccia, ritornano con tutta evidenza nella prima prova poetica, Il pensiero perverso ...
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GENNARI, Giuseppe
Paolo Preto
Nato a Padova il 10 nov. 1721 da Giovanni Antonio, orafo di buone fortune, e da Lucietta Airoldi, ricevette un'ottima educazione letteraria da Alberto Calza, seguace dell'indirizzo [...] l'amicizia e la collaborazione dei più noti esponenti delmondo culturale patavino e veneziano, e in particolare di fiumi in Padova e ne' suoi contorni…, da cui trasse origine un nuovo filone di studi idrografici; qualche contemporaneo sperava che il ...
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CARUSO, Francesco
Agostino Lauro
Nacque a Bisaccia (Avellino) in data imprecisabile, ma indicata, per approssimazione, al 1505 (Orlando Cafazzo) oppure al 1526 (Lo Parco). Dalla città natale trasse [...] giorni delmondo creato del sinodo, in P. Fagnani, Comment. in secundam partem primi libri Decretalium, Romae 1661, p. 492. Altre notizie in: F. A. Benoffi, Compendio di storia minoritica, Pesaro 1829, pp. 260 ss., 271; L. Di Padova, Mem. sull'origine ...
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GOVEAN, Felice
Fulvio Conti
Nacque a Racconigi nel 1819 da Domenico e Vittoria Lubatto, probabilmente da un ramo della nobile famiglia Goveano, di origine portoghese, che, trasferitosi in quella località [...] di successo al movimento nazionale unificando le diverse anime delmondo liberale dal punto di vista politico e ideologico. Ma del quinto Congresso dell'Istituto naz. per la storia del giornalismo, …1966, Torino 1966, pp. 2, 4 ss.; E.R. Papa, Origini ...
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GUGLIELMO da Sarzano
Monica Cerroni
Nacque intorno agli ultimi decenni del Duecento a Genova, nel sestiere di Sarzano, da cui ereditò l'appellativo, se si deve accordare valore restrittivo alle indicazioni [...] 'imperatore Ludovico il Bavaro circa l'origine dell'autorità imperiale e la sacralità del suo mandato terreno.
In effetti, G. discute l'affermazione risolutiva, secondo la quale al principio delmondo "aut nulla fuit electio Regis de jure, aut fuit ...
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CHIAVES, Carlo
Nicola Merola
Nacque il 28 nov. 1882 a Torino, secondo dei quattro figli (gli altri erano Claudia, Edoardo e Malvina) di Desiderato e Dina Calandra.
Il padre si era affermato come uomo [...] visione della vita, all'insegna dello scetticismo più generico e mondano.
Che non ci fosse dietro una vera e propria ricerca culturale ; ma aveva probabilmente torto quando rintracciava "l'originedel movimento ironico nell''anacronismo' - o, se ...
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CATENACCI, Catenaccio
Nicolò Mineo
Nacque quasi certamente ad Anagni verso la metà del sec. XIII.
Di un Catenaccio di Anagni dà notizia il Registrum vetus instrumentorum dell'Archivio comunale di Todi; [...] pratico tra la legge di Dio e quella delmondo, mentre, a garanzia della perpetuità della X note di storia e bibliografia, Catania 1896, pp. 5-13; F. D'Ovidio, Sull'origine dei versi ital.,in Giorn. stor. della lett. ital., XXXII(1898) p. 38; E. ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...