Politici ed economisti del primo Settecento – Introduzione
Giuseppe Ricuperati
Per comprendere appieno il significato e la portata delle proposte che emergono da questa antologia è necessario richiamare [...] cordiale e realistica visione delmondo per tempi meno angusti. L’altra era quella del Radicati e del Giannone, che comportava è il riferimento a quella letteratura – spesso di origine aristocratica – dell’opposizione al mercantilismo di Luigi XIV ...
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Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] rivincita, e adagia talora il racconto nello schema popolare, tradizionale dall'oriente al mondo medievale (si pensi p. es. a Salomone e Marcolfo), del savio d'umile origine e d'istintiva astuzia e intelligenza che discute alla pari col sovrano, ai ...
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Illuministi Italiani: Introduzione
Franco Venturi
L'Italia più arcaica, il Settecento delle antiche repubbliche, dei vecchi ducati, dello Stato pontificio e delle isole mediterranee: questa è la realtà [...] e pratico, con gli occhi aperti su tutte le brutture delmondo che era chiamato ad amministrare, pronto a proporre piani di Stefano», Trapani 1957; ANTONIO PETINO, Saggi sulle originidel pensiero meridionalistico. Da Serra a Galanti. Balsamo. ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] i suoi principali interessi nella Storia della astronomia dalla sua origine fino all'anno 1811.
La Storia ribadiva la fede , con l'egoismo, la noia, il vuoto e la nullità delmondo. Su questa tematica e le sue articolazioni nello Zibaldone ruotano le ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] definito «Logos divino» (59), garante del provvidenziale ordine delmondo, nel quale l’unico Dio compone e afferma – in analogia con la sua storia delle religioni –, l’origine univoca della filosofia, quindi il suo decadere, dividendosi in pluralità ...
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Prosatori Minori del Trecento, Scrittori di religione – Introduzione
Don Giuseppe De Luca
I. La letteratura in volgare italiano del secolo decimoquarto è letteratura di estate colma, non solamente nelle [...] gli uomini di tempo, se non s'amendano. Hanno veduto il corso delmondo, che tutte le cose passano, e tutte l'etadi passano e e il luogo, spesso addirittura gli uomini da cui ebbe origine. Il manoscritto è qualcosa di venerando, e non una bizzarria ...
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Niccolò Machiavelli: Opere - Introduzione
Mario Bonfantini
Il fatto che le prime notizie sicure sul Machiavelli si riferiscono proprio al tempo in cui egli venne ad entrare negli uffici pubblici, sembra [...] e sulla quale andò formando, con la sua visione delmondo, il suo personalissimo stile: tutte pagine che precedono intellettiva e passionale ad un tempo».
Di qui l'origine di quelle imperiose e seducenti affermazioni, magari sconcertanti non solo ...
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ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più [...] , la Psychostasia a giudicare dalle figurazioni è di origine assai più antica. Generalmente è Hermes che regge la stesso modo che le statue votive imperiali.
9. - Nel resto delmondo greco una serie di immagini arcaiche è ricordata, come è naturale, ...
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GUARINI, Guarino (Guarino Veronese, Varino)
Gino Pistilli
Nacque a Verona, in contrada S. Eufemia, nella prima metà del 1374, dal fabbro Bartolomeo e da Libera, figlia del notaio Zanini.
La famiglia [...] del suo metodo educativo. Per il G. punto fondamentale del suo programma pedagogico era l'aumento della conoscenza delmondo , I (1937-38), pp. 75-82; A. Galletti, L'eloquenza (dalle origini al XVI sec.), Milano 1938, pp. 558, 562 s.; R. Weiss, Some ...
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Niccolò Tommaseo: Opere – Introduzione
Aldo Borlenghi
Uomo inamabile, polemico, pieno di contraddizioni, incapace di raccogliere in unità la propria vita spirituale, ma in apparenza, e a torto, più [...] letterario, d’un costume, che nulla più conservano delmondo intellettuale e culturale del Tommaseo. Anzi s’è finito, a forza di che sono escluse tutte le opere di più chiara origine occasionale. E sono pure quest’ultime che rappresentano ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...