CAMINER, Elisabetta
Cesare De Michelis
Nacque a Venezia il 29 luglio 1751 da Domenico, storico e giornalista assai attivo ma di modeste ambizioni, e da Anna Meldini. Dopo aver ricevuto un'educazione [...] mentre più ampia e articolata diventava l'influenza delmondo culturale europeo e più organico e continuo l'intervento , con fantasia romanzesca, si volle a ogni costo trovare l'origine dei suoi mali in una vita sregolata e viziosa favoleggiando di ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Francesco Redi
Marta Stefani
Il nome di Francesco Redi è legato, a seconda della prospettiva dalla quale s’intende osservare il suo contributo, a tre aspetti ricorrenti. Se ci poniamo dal punto di vista [...] spostò l’attenzione dal mondo degli insetti o dei piccoli invertebrati a quello di esseri dalle dimensioni più infinitesime, come protozoi o batteri (M. Stefani, Corruzione e generazione. John Turberville Needham e l’originedel vivente, 2002) la ...
Leggi Tutto
PETRUCCELLI della GATTINA, Ferdinando. – Nacque a Moliterno, in Lucania, il 28 agosto 1815 da Luigi e da Maria Antonia Piccininni.
La famiglia d’origine apparteneva alla borghesia locale di cultura liberale [...] dei più strani [romanzi] che abbia mai letti» (1928, p. 367).
Nel 1848 Petruccelli divenne il principale redattore delMondo vecchio e mondo nuovo, testata che aveva iniziato le sue pubblicazioni il 27 febbraio di quell’anno; più volte chiusa dalla ...
Leggi Tutto
MARAINI, Fosco
Domenico De Martino
Nacque a Firenze, il 15 nov. 1912, da Antonio, affermato scultore, e da Yoi Pawlowska Crosse, inglese di origine polacca, vissuta da bambina in Ungheria, scrittrice [...] e "riletture", ibid. 1998).
Gli interessi culturali del M. convivevano e s'intrecciavano con il desiderio di avventura e con l'attrazione per il mondo naturale che furono all'origine, in particolare, della passione per la montagna, sviluppata ...
Leggi Tutto
BALDINI, Antonio
Arnaldo Bocelli
Nacque a Roma il 10 ott. 1889 dal conte Gabriele, di antica famiglia romagnola, archivista al ministero dei Lavori Pubblici, e da Sofia Alkaique, toscana ma di origine [...] che è antica sapienza e filosofia popolare; e, insieme, anche dal vagheggiamento del bel favoleggiare, delmondo (o dei modi) dell'Orlando furioso e del Bertoldo. Un gusto eminentemente figurativo qui si mescola ad un raffinato gusto letterario ...
Leggi Tutto
CAMPAILLA, Tommaso
Paolo Cristofolini
Nacque a Modica il 7 apr. 1668 da Antonio e Adriana Giardina, nobili. A sedici anni fu inviato a Catania per studiarvi giurisprudenza, ma ritornò ben presto nella [...] che della fisica, e la trattazione delmondo degli affetti è ricca di osservazioni. Fra Del discorso disordinato dell'uomo, e affronta la questione, critica all'interno dell'impianto cartesiano, delle idee di cose materiali, della loro origine ...
Leggi Tutto
ANGIOLETTI, Giovanni Battista
Lucia Strappini
Nacque a Milano il 27 nov. 1896 da Emilio e da Giannina Camola, da una famiglia della media borghesia cittadina; dopo "un'infanzia spaventosamente malinconica", [...] disgregatori" di cui nel libro si tenta di individuare l'origine e la natura.
Nel 1932 l'A. considerò concluso il tentato di aderire a un'immagine nuova, moderna delmondo, richiamando e riproponendo una tradizione privilegiata di letteratura ...
Leggi Tutto
CIAMPI, Sebastiano
Domenico Caccamo
Nacque a Pistoia il 30 ott. 1769 da famiglia povera; compì gratuitamente i primi studi nel seminario della sua città e a ventisei anni fu ordinato sacerdote, senza [...] A. Vimina); gli mancava, però, qualsiasi informazione sullo studio delmondo russo in Francia e in Germania, in tempi recenti.
in una orazione pubblica come la decadenza nazionale traesst origini, dalle civili discordie, e non dalle invasioni dei ...
Leggi Tutto
DI BLASI (Blasi), Francesco Paolo
Cinzia Cassani
Nacque a Palermo nel 1755, secondogenito di Vincenzo ed Emanuela D'Angelo.
La famiglia, patrizia, era al centro della vita culturale palermitana. Vincenzo, [...] e reazioni - che, a partire dagli anni Settanta, ebbero origine, nell'isola, da una prima percezione dei limiti di quel , i costumi, le relazioni con le altre societa delmondo, figurarsi di essere al mondo nuovo e dettar da capo il codice di quella ...
Leggi Tutto
CENA, Giovanni
Piero Craveri
Nacque a Montanaro (Torino) il 12 gennaio del 1870, in una famiglia povera, da Gioanni, tessitore, e Maddalena Biletta, giornaliera agricola; numerosi i fratelli. La miseria [...] per leggere "con voce grave e monotona" i propri versi. Portava con sé una coscienza della sua origine, del valore emblematico che aveva il mondo della sua infanzia e adolescenza, così forte, così carica di "ammonimenti", che gli rese difficile e ...
Leggi Tutto
mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...