CIASCA, Raffaele
Alberto Monticone
Nacque a Rionero in Vulture (Potenza) il 24 maggio 1888 da Antonio e da Maria Donata Vucci, in una famiglia borghese. Compiuti gli studi liceali nel seminario di Melfi, [...] Italia ed Europa". La Scuola accrebbe i contatti col mondo universitario attraverso una scelta di insigni docenti, e degli scritti di R. C. (1910-1965), edita in L'originedel programma per "l'opinione nazionale italiana", 2 ediz., volume di onoranze ...
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migrazioni
Gli spostamenti, definitivi o temporanei, di gruppi di esseri viventi (uomini o animali) da un territorio a un altro, da una ad altra sede, determinati da ragioni varie, ma essenzialmente [...] formazione di un soggetto che emigra è a totale carico del Paese di origine, la perdita subita dal Paese di nascita va dunque in terre straniere e che ha rappresentanze in buona parte delmondo occidentale e di quello in via di sviluppo.
Si veda ...
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cultura
Stefano De Luca
Formazione individuale e costumi collettivi
Il termine cultura ha due significati fondamentali. Il primo, di origine antica, indica un processo di formazione individuale, fondato [...] aborigeni', la 'cultura giovanile' e così via
L'originedel termine
Cultura, in latino, significa "coltivazione della terra" dell'Europa agli abitanti del resto delmondo. "Anche gli abitanti della California e della Terra del fuoco ‒ egli scriveva ...
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BENEDETTINI
Giorgio Picasso
Durante la prima metà del Duecento, se da una parte si attenuarono le peculiarità che specialmente nel secolo precedente avevano visto due forme di monachesimo, 'vecchio' [...] in conseguenza dell'isolamento di molti cenobi di origine altomedievale, si potevano denunciare situazioni di decadenza spirituale si deve però ammettere che la sua condotta, nei riguardi delmondo monastico, si sia ispirata, fin dall'inizio, a una ...
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Cina, storia della
Silvia Moretti
Un paese enorme, un'antichissima civiltà
La civiltà cinese è una delle più antiche delmondo: già tra il 3° e il 2° millennio a.C. governavano sulla Cina le prime dinastie [...] unificatore fu la lingua, il cinese mandarino, la cui origine si perde nella notte dei tempi: secondo alcuni studiosi era capitalistico che la vede competere con i più ricchi paesi delmondo, Stati Uniti compresi
Le tre dinastie
La storia più antica ...
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Lorenzo Vidino
Marco Arnaboldi
Combattenti d’esportazione
Il fenomeno dei foreign fighters, tutt’altro che recente, ha subito una brusca accelerata con l’acuirsi del conflitto siro-iracheno. E l’Occidente, [...] il ricorso a pratiche violente nel suo Stato di origine. L’attacco può avvenire in maniera autonoma (emblematico l tentacolare rete del califfato, capace di raggiungere migliaia di potenziali nuovi foreign fighters in ogni angolo delmondo.
Per ...
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Giancarlo Bosetti
Essere o non essere Charlie
L’attacco terroristico del 7 gennaio 2015 al giornale satirico ha prodotto un eccezionale momento di solidarietà globale contro la violenza ma anche riaperto [...] director della rivista parigina Stylist. Un segno che ha fatto il giro delmondo in poche ore. «Ci hanno colpito perché siamo un paese di il nome da Charlie Brown, dal momento che in origine pubblicava anche le strisce dei Peanuts.
- Nel 2006 diverse ...
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Cavalleria
Jean Flori
La cavalleria nacque intorno all'anno Mille in seguito alle trasformazioni sociali e politiche dell'epoca feudale, all'accresciuto ruolo dei castelli e dei guerrieri che li abitavano, [...] mercenari. I cavalieri, in massima parte di origine non nobile, provenivano dal mondo contadino. Potevano sperare di ottenere dal signore cerimonia di vestizione.
L'etica guerresca è all'originedel senso dell'onore che caratterizzava la cavalleria. ...
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Emilio Gentile
Il tramonto della modernità
Una carneficina senza precedenti (tra i 9 e i 13 milioni di morti): questo fu il primo conflitto mondiale, esploso nell’agosto del 1914. Dopo, l’Europa perse [...] meglio, che aveva condotto la civiltà europea alla conquista delmondo, con l’orgoglio di essere la civiltà universale destinata e diede origine a un regime totalitario a partito unico, antagonista della democrazia parlamentare e del regime ...
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barbariche, invasioni
Chiara Frugoni
La fine delmondo antico
Alla fine del 4° secolo d.C. l'Occidente era povero, in piena decadenza; l'Oriente invece era ricco, con grandi e belle città. Di fronte [...] dove furono fermati da Stilicone, un generale romano di origine vandala. Nonostante il suo grande valore, Stilicone fu di interi popoli, venuti a occupare un mondo in disfacimento, del quale accelerarono la trasformazione. La fine dell'Impero ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...