Nella storia delle religioni, manifestazione da parte della divinità di sé stessa, della propria esistenza e natura, dei propri poteri (in tal caso r. può equivalere a epifania, ierofania, teofania), oppure [...] della ‘scienza’ teologica.
L’affermazione dell’origine soprannaturale della r. conduce i primi protestanti esasperazione alcune tesi calvinistiche, afferma la netta dualità di Dio e delmondo e concepisce la r. positiva come «il canale vuoto nel ...
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Invocazione rivolta a Dio, alla divinità, con la parola o col pensiero, per chiedere aiuto, protezione, salute, favori.
Tipologie
La p. è un fenomeno religioso di larghissima diffusione: benché finora [...] poetico mirante all’esaltazione della divinità e, almeno in origine, inseparabile dalla musica o dalla danza. Quanto ai tutti gli uomini e per la salvezza delmondo. Libro delle p. comuni. Titolo del libro liturgico ufficiale della chiesa anglicana ...
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Complesso dei miti di un popolo, cioè delle narrazioni fantastiche tradizionali di gesta compiute da figure divine o antenati (esseri mitici), diffuse, almeno in origine, oralmente.
La spiegazione classica
Il [...] , si occupano solo di argomenti di essenziale importanza per l’esistenza della comunità; raccontando le originidelmondo, del popolo, delle singole istituzioni, la m. non intende offrirne una spiegazione causale, bensì legittimarle e sanzionarle ...
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Antropologia
Il lasso di tempo tra la nascita dei genitori e quella dei figli, oppure gli individui che appartengono allo stesso segmento sociale. Fra i principi che regolano le terminologie di parentela, [...] mondo, del peccato e dell’essere storicamente. Contro la g. e la consumazione dell’atto sessuale si pronunciano alcune sette dell’antico Cristianesimo (Encratiti) che difendono un’ascesi totale, anche sessuale. La g. come male e peccato di origine ...
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necessità Carattere, qualità, condizione di ciò che non può non essere o essere diversamente da come è.
Filosofia
Nel mondo greco, il termine corrispondente a n., ἀνάγκη, è adoperato inizialmente per [...] vera e necessaria dell’ente alla realtà ‘secondo opinione’ delmondo empirico deriva l’idea che la n. sia un attributo ciò che è dimostrato dall’apodissi: nel che è la prima origine della coincidenza fra i termini di ‘necessario’ e ‘apodittico’.
Nel ...
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Filosofo (Rovereto 1797 - Stresa 1855). Patriota e liberale, fu inviato (1848) dal governo piemontese presso papa Pio IX. La sua ricerca filosofica prende le mosse da un'impostazione gnoseologica kantiana [...] una modificazione, testimonianza della realtà delmondo esterno al soggetto. Nel 1850 R. iniziò una ristampa delle sue opere, e pubblicò come primi tre volumi: Introduzione alla filosofia (1850); Nuovo saggio sull'origine delle idee (1851-52); Logica ...
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tradizione Trasmissione nel tempo, da una generazione a quelle successive, di memorie, notizie, testimonianze; anche le memorie così conservate.
Antropologia
La nozione di t. è molto usata in etnologia [...] Il concetto di t. trova la sua origine e la sua giustificazione nel cristianesimo primitivo, nel mandato agli apostoli di predicare quanto Cristo aveva insegnato a tutti i popoli fino alla fine delmondo: di qui l’importanza dell’insegnamento orale ...
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sincretismo Incontro fra culture diverse che genera mescolanze, interazioni e fusioni fra elementi culturali eterogenei. L’ambito in cui maggiormente è applicato tale concetto è quello religioso e la storia [...] popoli più isolati esistono scambi e compenetrazioni di visioni delmondo e idee religiose: in molte religioni africane, per imposto, conserva solo ai margini del suo sistema elementi di origine indigena.
Nel caso del buddhismo, concentrato più su una ...
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Sostantivo greco (λόγος «parola, discorso, ragione»), variamente usato nel linguaggio filosofico e teologico.
Per il più antico pensiero greco, incline a non distinguere l’aspetto verbale dall’aspetto [...] l’abisso infinito che separa Dio e il mondo, è l’immagine di Dio, l’archetipo delmondo sensibile, la forza vitale che regge gli del l. come verità, luce e vita. Di origine ellenistica, ma carico di elementi orientali, è invece il concetto del ...
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Tendenza di una dottrina (religiosa, politica ecc.) a proporsi come valida per tutti gli uomini. antropologia Nei loro studi sulle differenze culturali tra gli esseri umani, gli antropologi si sono posti [...] loro storia, quali il buddhismo, le religioni misteriche delmondo antico, alcune formazioni settarie dello gnosticismo, vari indirizzi fuori delle terre di origine, sono di fatto rimaste circoscritte nell’ambito etnico-nazionale d’origine. I casi più ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...