FLORIO, Daniele
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Udine il 10 marzo 1710, quartogenito del conte Sebastiano e di Lavinia Antonini dei conti di Saciletto.
Entrambe le famiglie erano state comprese nella [...] fu all'origine di un carteggio.Al rientro a Udine, la morte del patriarca Dionigi Dolfin ed il solenne ingresso del suo successore e metro dedicate agli affetti familiari, al piccolo mondo agreste del Friuli, all'amor di patria, al progresso civile ...
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GUASCO, Ottaviano (Giovanni Battista Ottaviano, Octave)
Cesare Preti
Nacque a Bricherasio, presso Torino, il 22 febbr. 1712 da Francesco Bartolomeo, giureconsulto e intendente a Susa, Pinerolo e Asti, [...] del Guasco.
Frattanto la pubblicazione delle lettere di Montesquieu aveva suscitato grande rumore nel campo letterario e nel bel mondo , Pompei, Egitto: una "questione delle origini" nell'archeologia italiana del XVIII secolo, in Clio, XXVIII (1992 ...
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PERFETTI, Bernardino
Françoise Waquet
PERFETTI, Bernardino. – Nacque a Siena il 7 settembre 1681, da Pier Angelo e da Orsola Amerighi.
Famiglia di mercanti all’origine, i Perfetti avevano acquisito [...] principe Ferdinando, che lo protesse, e ancora cardinali, dame, signori, letterati.
Il carattere aristocratico, mondano e dotto del suo pubblico si evidenzia nei luoghi dove egli si esibì: palazzi di principi, saloni della nobiltà, accademie, collegi ...
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FORTEGUERRI, Niccolò
Matteo Sanfilippo
Nacque a Pistoia il 6 nov. 1674 da Iacopo e Marta Fabroni. La famiglia paterna era di antica nobiltà toscana e aveva dato numerose personalità illustri alla Chiesa [...] a Siena una dissertazione sull'origine delle cose, Conclusiones ex e sulla situazione della fede cattolica nel mondo. La stesura delle Memorie intorno alle Rientrò quindi a Roma, ma nel settembre del 1734 si ammalò nuovamente e fu sostituito da ...
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FLORIO, Francesco
Paolo Viti
Le notizie sulla vita del F. sono piuttosto scarse, soprattutto per quanto riguarda gli anni della giovinezza. Si sa che nacque a Firenze - anche se il cognome non rientra [...] alla novellistica in volgare, era fortemente minoritario e ridotto, e che, al suo inizio, aveva avuto origine nelle traduzioni in latino di alcune novelle del Decameron compiute a partire dal Petrarca, da A. Loschi e da L. Bruni, per proseguire poi ...
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PANNOCCHIESCHI d'ELCI, Angelo Maria
Giovanna Rao
PANNOCCHIESCHI d’ELCI, Angelo Maria. – Angelo Maria Giuseppe Ambrogio, conte d’Elci, nacque a Firenze il 7 dicembre 1754, dal marchese Ludovico, patrizio [...] a troppi anni dalla sua origine, ma il progetto andò in o per dottrina, o speculazioni o consuetudini di mondo, il Genio s’acquista mai» (Foscolo, 1956 di Pindaro (ibid., 52, cc. 113r-150r) e del De sublimitate di Longino (ibid., 52, cc. 311r-324r ...
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LEVI, Primo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Ferrara il 25 giugno 1853 da Bonajuto, commerciante di vestiti, e da Rosa Castelfranchi. L'origine israelitica, da lui subordinata all'integrazione nell'identità [...] e alla sua affermazione nel mondo.
Per quanto misurata ne della pazzia. Der Ring des Nibelungen, raccolta di vari articoli del L., edita a Roma nel 1883 da Perelli, al pari il senso di appartenenza al Paese d'origine.
Nel frattempo, il L. era comunque ...
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PALLADINO, Giacomo
Francesco Mastroberti
PALLADINO, Giacomo. – Nacque a Teramo nel 1349. L’anno di nascita si ricava dalla sua opera più famosa, il Liber Belial o Consolatio peccatorum, dove si legge [...] del XV secolo ma non fu mai pubblicato. L’opera si inserisce nel filone relativo ai rapporti tra Impero e Papato: Palladino, utilizzando la forma dialogica, teorizza l’esistenza nel mondo librairie où l'on voit son origine et son progrès jusqu'en 1689 ...
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GREGORIO di Montesacro
Paolo Chiesa
Di lui sappiamo quasi esclusivamente ciò che egli stesso ci dice nell'epistola di dedica della sua opera più importante, il Peri ton anthropon theopysis, destinata [...] al cardinale Tommaso di Capua. Era pugliese di origine; il suo vero nome - che compare in uno del paradiso terrestre, della caduta dell'uomo, del nuovo mondo inaugurato dalla Passione del Cristo, dei martiri e dei santi. L'architettura generale del ...
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MACRÍ, Oreste
Anna Dolfi
Nacque a Maglie, nel Salento, il 10 febbr. 1913 da Gustavo (geometra, "laboriosissimo" agrimensore e appassionato lettore di romanzi, dal quale il figlio dichiarò di avere appreso [...] dei testi, articolati in parametri ritmico-semantici di origine autoctona o derivata (di qui la comparatistica e la prassi teorizzabile del "trapianto"), e a quello che potremmo chiamare il complesso mondo della forma (da studiare con l'ausilio della ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...