Uomo politico e scrittore (Firenze 1406 - ivi 1475); dopo essere stato educato da famosi umanisti, benché figlio d'uno speziale, entrò (1432) nella vita pubblica e fu vicario in terre del dominio fiorentino, [...] e più volte ambasciatore. Autore di varî scritti, fra cui la cronaca De temporibus, dalle originidelmondo al 1499, la Historia florentina, in cui narra la guerra pisana del 1406, il dialogo Della vita civile (postumo, 1529), intorno alle qualità ...
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Scrittore (sec. 3º; il prenome, Sesto, è incerto) probabilmente d'origine palestinese, comunque ebreo; fu architetto di Alessandro Severo, per cui allestì la biblioteca annessa alle terme di questo imperatore, [...] millenarismo e della correlativa avversione all'Impero (G. A. pone la nascita di Gesù alla metà del sesto millennio delmondo, concedendo così all'Impero circa altri 3 secoli di vita), rendono il contrasto meno stridente e fanno apparire G. A. come ...
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Poeta lettone (Laši, Curlandia, 1714 - Sunākste, Curlandia, 1796), iniziatore del movimento illuministico in Lettonia. Figlio di un pastore, di origine olandese, studiò teologia nelle univ. di Jena e di [...] con principî di cosmografia in lettone (Augsta Gudrības Grāmata no Pasaules un Debas "Il libro della grande sapienza delmondo e della natura", 1774); molti furono i suoi scritti pedagogici (sillabarî) e notevoli quelli linguistici, come la Neue ...
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Scrittore tedesco (Brandeburgo 1777 - Berlino 1843) di lontana origine francese. Introdotto da A. W. Schlegel nella vita letteraria (Dramatische Spiele, 1804), rimase legato in tutta la sua produzione [...] Der Zauberring, 1812), della patria tedesca vista con spirito nazionalistico-militaresco, di una natura vaporosa e sentimentale, delmondo fiabesco delle credenze e superstizioni popolari. A questa fedeltà a una moda si devono ricondurre sia il ...
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(o primordiale) Espressione con la quale si designano tutte le figure mitologiche e teologiche che nelle diverse religioni presentano la divinità nella condizione di f., narrandone le vicende connesse [...] simbolico che porta direttamente nella sfera dell’origine, nel senso che il mito di fanciullezza è l’espressione diretta della nascita di un cosmo o di un ordine dei quali la divinità è l’immagine. Al di fuori delmondo greco, miti di f. divini sono ...
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Nome d'arte dello scrittore romeno, di origine contadina, Ion Ivăciuc (Fălticeni 1875 - ivi 1928). Buon narratore, anche se prolisso, si ispirò alla vita della campagna e dei quartieri popolari della città [...] "schizzi", racconti, che vanno da Facerea lumii ("La creazione delmondo", 1908) a Nuvele şi poveştiri ("Novelle e racconti", 1924 Racconti scelti", 1910), Poveştea trăsnetului ("Il racconto del fulmine", 1911), Poveşti de Crăciun ("Racconti natalizî ...
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Poeta (sec. 13º), la cui identità e perfino l'origine lodigiana (più probabile la patria cremonese) sono tuttora incerte, autore di un poemetto didascalico di 702 versi, in lasse monorime miste di alessandrini [...] de Uguçon de Lao dho, e riconducibile a un ambito di cultura franco-italiana. Il Libro, che tratta della creazione delmondo, delle pene dell'inferno e di altre materie morali (in termini che hanno indotto taluni a ipotizzare simpatie patarine dell ...
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Figura mitica delle più antiche tradizioni cosmogoniche cinesi, risalente a un’età anteriore sia alla sistemazione confuciana della religione tradizionale sia al costituirsi del Taoismo (ma valorizzata [...] da quest’ultimo). P. è concepito quale uomo cosmico dal cui corpo al momento della morte traggono origine i singoli aspetti e fenomeni delmondo attuale. La portata cosmogonica di P. è riflessa dal suo nome, rappresentato dai due ideogrammi che ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] per lo storico contemporaneista di 'interpretare' la qualità degli eventi solo risalendo all'indietro, alla ricerca delle origini dei fenomeni caratteristici delmondo in cui vive. È stato di recente soprattutto F. Furet a offrire gli argomenti più ...
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Letteratura e cinema
Irene Bignardi
Fin dalle origini dell'industria cinematografica i registi e gli sceneggiatori si sono ispirati alle fonti letterarie, anche perché la nuova arte nasceva mentre le [...] il ricorso ai nostri capolavori letterari ha spesso dato origine a grandi film che hanno ottenuto anche successo di vita lavorando come sceneggiatore e lasciò uno spietato ritratto delmondo di Hollywood nel suo ultimo romanzo incompiuto, The ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...