DE GRAZIA, Vincenzo
Roberto Grita
Nacque a Mesoraca (prov. di Catanzaro) il 19 febbr. 1785, da Marco e Laura Brondolillo. A cinque anni fu mandato a Napoli a studiare nel collegio reale di S. Carlo [...] , il quale però era rimasto impigliato nella difficoltà delmondo oggettivo. E, ritenendo di superare l'ostacolo, , Amore, dolore e fede, Bologna 1908, p. 66; G. Saitta, Le originidel neotomismo nel sec. XIX, Bari 1912, pp. 238, 245;L. Aliquò Lenzi, ...
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FRISI, Paolo (al secolo Giuseppe)
Ugo Baldini
Secondogenito degli otto figli di Giovanni Mattia e di Francesca Magnetti, nacque a Melegnano, presso Milano, il 13 apr. 1728.
Il nonno paterno Antonio, [...] livornese dell'illuminismo toscano: probabilmente il F. fu l'origine dei contatti Aubert-Verri, che nel 1763 portarono alla Parigi a A. Barbiano di Belgioioso che "i maggiori pazzi delmondo si trovano dove sono gli uomini di maggior spirito", e ...
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DELLA SCALA (Scaligero), Giulio Cesare
Giorgio Patrizi
Sul luogo di nascita del D. e sul suo stesso nome è stato vivo, a lungo, un dibattito critico teso a far luce sulla reale identità di un letterato [...] di Myriam Billanovich) ricostruiscono ben diversamente le originidel Della Scala. Sarebbe figlio di Benedetto Bordon, canoni della cultura classica non riuscirà mai a farsi realmente interprete delmondo moderno. Il D. lesse il dialogo nel 1529 e, ...
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FROMOND, Giovanni Claudio (al secolo Guglielmo Giuseppe)
Renato Pasta
Di famiglia originaria di Dôle, nella Franca Contea, nacque a Cremona il 4 febbr. 1703, terzogenito di Gian Simone e di Lucia Binda.
La [...] Tanucci sull'originedel codice fiorentino-pisano delle Pandette. Nessun dubbio, in questo frangente, sulla sostanziale fedeltà del F. al , in cui propriamente consiste il sapere, dal mondo dei fenomeni naturali costituito da sostanze semplici e da ...
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MANZOLI (Manzolli), Pier Angelo (Marcello Palingenio Stellato)
Margherita Palumbo
Si ignorano il luogo e la data di nascita, avvenuta presumibilmente tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo; più [...] borgo nei pressi di Bondeno (Ferrara). Una tale origine - non attestata però in alcuno dei repertori dedicati agli , in una visione delmondo terreno come regno del male, tanto da arrivare alla giustificazione del suicidio quale risposta alla ...
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FORTUNATO da Brescia (al secolo Girolamo Ferrari)
Ugo Baldini
Nacque a Brescia il 1° dic. 1701, da Giovanni Ferrari e da Angela Maioni, in una famiglia originaria di Mantova e di stato "onesto". I suoi [...] scientifica e della struttura delmondo fisico: ciò mostra come F. non avesse potuto sormontare del tutto i limiti della sua ed. ampliata, Madrid 1755).
Le lettere al Bottari chiariscono l'origine dell'opera: già nel 1746 F. accenna a un corso ...
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GRAZIADIO da Ascoli
Sonia Gentili
Visse nella prima metà del sec. XIV; il suo luogo di provenienza è concordemente individuato in Ascoli Piceno, con l'unica eccezione del Pignon, che lo dice "lombardus". [...] per errore di copia), oppure, all'opposto, che all'originedel 1341 vi sia un errore meccanico, visto che Ambrogio Baltimore 1953, p. 517; P.M. Duhem, Le système du monde: histoire des doctrines cosmologiques de Platon à Copernic, VII-X, Paris 1956 ...
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COLONNA, Francesco Maria Pompeo
Gustavo Costa
Nacque a Roma, il 10 sett. 1646, dal patrizio romano Pompeo Colonna, del ramo di Zagarolo, noto impropriamente come principe di Gallicano, conte di Samo, [...] filosofiche delmondo antico è una prova della coscienza storicistica, che egli aveva mutuato da Boulainviller. Sotto tale aspetto, il pensiero del C. s'inquadra in quel movimento d'idee, in cui Friedrich Meinecke ha ravvisato le origini dello ...
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DONI, Agostino
Antonio Rotondò
Nacque a Cosenza intorno alla metà del sec. XVI: "Consentimis, medicus et philosophus" si dice egli stesso nel frontespizio dell'unica sua opera nota.
Le informazioni [...] emergere vita e senso. Elusa la questione dell'origine naturalistica del senso e delle facoltà con esso connesse, la di ragione concetti come resurrezione dei corpi, principio e fine delmondo, immortalità dell'anima e simili. Prima della stampa, il ...
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ASTORINI, Elia
Mario Rosa
Nacque il 3 genn. 1651; è incerto se a Cirò, feudo degli Spinelli principi di Tarsia che lo protessero nelle ultime fortunose vicende della sua vita (Zavarroni), o ad Umbriatico [...] "In Napoli vi sono di gran rumori: mi scrivono che sia stata origine la dottrina di Tomaso Comelio e che già la modernità va sossopra. , mettendo a frutto la sua diretta esperienza delmondo protestante, un Prodromus apologeticus de Potestate sanctae ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...