POMPONAZZI, Pietro
Vittoria Perrone Compagni
POMPONAZZI, Pietro (Petrus Pomponatius Mantuanus, de Pomponatiis). – Nacque a Mantova il 16 settembre 1462 in una famiglia agiata, da tempo legata ai Gonzaga, [...] tesi contrarie alla posizione della Chiesa (l’eternità delmondo, la mortalità dell’anima, l’unità dell’intelletto era stata composta la Quaestio an actio realis: all’originedel De incantationibus vi sarebbe stata la sollecitazione dell’amico, che ...
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DELLA VOLPE, Galvano
Nicolao Merker
Nacque a Imola il 24 sett. 1895, secondogenito del conte Lorenzo e di Emilia Scali. Ufficiale di cavalleria negli anni della prima guerra mondiale, si laureò in filosofia [...] "differenze empiriche" del "mondo della natura" e di quello "storico-sociale o morale" (ibid., pp. 18 s.), l'impossibilità di risolvere "il problema metafisico del moltiplicarsi dell'uno" (ibid., p. 22).
D'altronde già nel 1929, con Le origini e la ...
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FARDELLA, Michelangelo
Franco Aureluio Meschini
Nacque a Trapani nel 1650, da Iacopo e Brigida (Brigitta) Magliocco, entrambi nobili.
Conclusi a tredici anni gli studia humanitatis, intraprese quelli [...] ai pregiudizi dell'infanzia e afferma che le idee traggono origine dall'anima come da causa vera e fisica (contro è evidente), sia per ciò che concerne il mondo fisico (pienezza delmondo, divisibilità all'infinito della materia, identità tra corpo ...
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CIRILLO, Giuseppe Pasquale
Raffaele Ajello
Nacque nel 1709 a Grumo Nevano, un borgo a metà strada fra Napoli ed Aversa. Conterraneo di Nicola Capasso, trovò in quel dotto letterato non soltanto colui [...] delmondo antico). Già un anno dopo, divenuto segretario e magna pars deldel Doria, è presente il Cartesio della Méditation troisième, in cui è la logica che prova l'esistenza di Dio, e la speculazione si soddisfa e placa nel postulare l'origine ...
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CREMONINI, Cesare
Charles B. Schmitt
Figlio del pittore Matteo e di Mattea Pilanzi, nacque a Cento (Ferrara) e vi fu battezzato il 22 dic. 1550. Come suo padre, erano stati pittori il nonno paterno, [...] includevano alcune ben note posizioni aristoteliche come l'eternità delmondo e il concetto di un dio non provvidenziale. Il Patavini, Padova 1757, III, pp. 275 s., 280; G. F. Erri, Dell'origine di Cento, Bologna 1769, 1, pp. 283-86; II, p. 38; G. ...
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CARLINI, Armando
Claudio Del Bello
Nacque a Napoli il 9 agosto del 1878 da Clemente e da Teresa Guglielmini, ma rimase completamente estraneo all'ambiente culturale napoletano dal momento che la sua [...] staccato l'atto gentiliano, dalla dialettica che lo istrada a rendersi ragione delmondo, prima che di se stesso: di averlo costretto a ripiegarsi su se della loro speculazione", cioè la origine teologica del concetto di personalità, "vogliono poi ...
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BATTAGLIA, Felice
Franco Polato
Nato a Palmi (Reggio di Calabria) il 23 maggio 1902 da Antonio e Luisa Zetera, studiò a Roma dove si laureò in giurisprudenza nel 1925, avendo altresì frequentato corsi [...] nella capacità della ragione a reggere ed orientare le sorti delmondo umano, e con esso si misura. Ne viene così un essi reggono. Occorre anzitutto cercarne l'unità nella quale ha origine e senso la molteplicità, unità la quale non può che ...
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CALDERONI, Mario
Fulvio Papi
Nato il 30 giugno 1879 a Ferrara da Carlo, studiò diritto a Firenze e a Pisa, dove si laureò. Nel 1909 conseguì la docenza in filosofia morale, che esercitò per due anni [...] ha accompagnato gli ultimi sviluppi del positivismo. Vi è nel C. la convinzione, d'origine conitiana, che la vicenda .
Un elemento del tutto originale del C. è invece il suo tentativo di ricostituire il funzionamento delmondo morale oggettivo usando ...
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ANGIULLI, Andrea
Eugenio Garin
Nacque a Castellana, in provincia di Bari, il 12 febbr. 1837, di famiglia agiata. Studiò a Molfetta e a Bari; intorno al 1857, e forse prima, andò a Napoli, ove seguì [...] futuri. Secondo l'A. il gran fatto nuovo delmondo moderno è la rivoluzione scientifica con tutte le sue A. A., in La Critica, VII (1909), pp. 97-120 (e ne Le origini della filosofia contemporanea in Italia, II, Messina 1921, pp. 123-53); G. B. ...
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BONATELLI, Francesco
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Nato a Iseo (Brescia) il 25 apr. 1830 da Filippo, commissario distrettuale, e da Elisabetta Bocchi, rimase in tenera età orfano di padre. Dal 1842 iniziò gli studi ginnasiali [...] (Intorno all'originedel linguaggio a proposito delle due opere seguenti: E. Renan,De l'origine dulanguage,Paris 1859 dualismo è indubbiamente di origine platonica, anche se il B. tende ad avvicinare i due termini Dio e Mondo, Creatore e Creatura. ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...