Storico belga (Verviers 1862 - Uccle, Bruxelles, 1935). Medievista, insegnò all'univ. di Gand. L'attività scientifica di P. si è svolta in campi diversi, tra cui uno dei principali è stato lo studio delle [...] specialmente ai problemi riguardanti la fine delmondo antico e gli inizi del Medioevo. Egli ha dato rilievo con
Opere
Al centro delle sue ricerche fu il tema dell'origine e dello sviluppo delle formazioni urbane (Les anciennes démocraties des ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] ogni uomo, e che era presso Dio, e che era Dio, e creò il mondo e divenne carne e abitò fra di noi e a quanti credettero nel suo nome obsolete concezioni mitiche e materialistiche sull'originedel cristianesimo. Accanto a questa comprensione " ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] , che ci è nota non dagli scritti di P. ma dalla testimonianza di Aristotele. Il Timeo è un lungo "mito" o racconto sull'origine e la formazione delmondo. Esso si ricollega nel suo inizio alla Repubblica, di cui riassume la prima parte. Il racconto ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] , prima di P. S. Laplace, un'ipotesi analoga sull'originedel sistema solare (v. oltre). Dello stesso anno è anche lo travagliatissimo lavorio di riflessione. Scompare il concetto di unità delmondo su cui K. si era soffermato nella Dissertatio e ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] Numerosi segni convenzionali sono usati per indicare entità e fenomeni delmondo celeste (tab. 1).
Biologia
Con ♀ e ♂ dei periodi storici e degli autori che le hanno tramandate. Le origini, le vicende, il contenuto e la forma delle varie confessioni ...
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Dottore della Chiesa, filosofo e teologo, vescovo d'Ippona e santo (Tagaste in Numidia, od. Sūq-Ahras in Algeria, 13 nov. 354 - Ippona, od. Bona, 28 ag. 430); fu uno dei quattro grandi Dottori della Chiesa [...] all'intero genere umano, divenuto così massa damnata; peccato di origine, che A. dimostra, fra l'altro, in base all' dei pagani additanti nel cristianesimo la causa di tutti i mali delmondo, indussero A. a meditare sulla storia, e a scrivere ...
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Matematico e filosofo (La Haye-en-Touraine 31 marzo 1596 - Stoccolma 11 febbraio 1650). Nel collegio dei gesuiti di La Flèche, seguì per nove anni (1605-1614) il consueto curriculum delle classi di grammatica, [...] integrare la sua cultura libresca con la lettura del "gran libro delmondo". Nei primi giorni del novembre 1619, forse a Ulma, meditò in a D. conseguenze necessarie del moto di corpuscoli materiali, impresso in origine da Dio ma attualmente autonomo ...
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Tatjana Rojc
Pahor, Boris. – Scrittore sloveno, naturalizzato italiano (Trieste 1913 - ivi 2022). La vita dello scrittore è strettamente legata agli eventi storici della sua terra d’origine e all’esperienza [...] della comunità slovena della Venezia Giulia, segnata dagli eventi storici che hanno cambiato i destini dell'Europa e delmondo a partire dalla Prima guerra mondiale di cui P. ricorda, piccolissimo, i bombardamenti, descrivendone l'esperienza nella ...
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Filosofo (Leonberg, Württemberg, 1775 - Ragaz, Svizzera, 1854); studiò nel seminario teologico protestante di Tubinga, dove strinse amicizia con Hegel e Hölderlin e dove conseguì il titolo di magister [...] e approfondì le linee già abbozzate nelle ricerche sulle "età delmondo", conducendo un'ampia polemica contro l'intera filosofia moderna (a persistere dello schema storiografico "dinastico", del resto di origine hegeliana, secondo cui il pensiero ...
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Fisico (Ulma 1879 - Princeton 1955). Trascorsi i primi anni della sua vita a Monaco, dopo un breve soggiorno a Milano Einstein si trasferì con la famiglia in Svizzera. A Zurigo completò gli studî secondarî [...] lavoro di E. trasse origine il lungo e spesso vivace dibattito attorno al cosiddetto problema del dualismo onda-corpuscolo che postulati einsteiniani sono, quindi, incompatibili con l'immagine delmondo della fisica classica. E. giunge a definire ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...