BELLI, Giuseppe Gioachino
Giovanni Orioli
Nacque a Roma il 7 sett. 1791. Il padre, Gaudenzio, di professione computista, apparteneva a famiglia benestante; la madre, Luigia Mazio, a famiglia agiata [...] si cimenta con il Saggio sull'origine delle conoscenze umane del Condillac, cercando di penetrarne e chiarirne, che gli potessero assicurare un impiego. Che le acque delmondo accademico romano non fossero proprio stagnanti come da più parti ...
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BARILE, Paolo
Stefano Merlini
La vita privata. La scuola, l’università, la guerra e la Resistenza
Nacque a Bologna il 10 settembre 1917 da Cesare, ufficiale medico dell’esercito, e da Livia Corazza, [...] dove risiedevano i suoi parenti, un'agiata famiglia di origine pugliese orientata verso le libere professioni e il servizio da una sua relazione al convegno degli 'Amici delMondo' del 1957, risultò poi essenziale nella formazione di quella ...
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CHIARI (Annicchiarico), Walter Michele Armando
Nacque l'8 marzo 1924 a Verona, terzogenito (prima di lui Osvaldo e Ada, e poi il minore Benito), da genitori pugliesi emigrati al Nord da Andria. Il padre [...] già incrociati negli studi di Radio Tevere) il geniale autore di origine milanese e romano d’adozione – con il quale lavorò poi un film per raggiungere la donna amata dall'altra parte delmondo. Generoso (morì povero), volle che fosse scritto sulla ...
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DE DOMINICI, Bernardo
Ferdinando Bologna
Figlio del pittore, musico e collezionista Raimondo e di Camilla Tartaglione, nacque a Napoli il 13 dic. 1683; fu nipote "ex frate" di suor Maria, scultrice, [...] Battista Vicó, costei era personalità in vista delmondo letterario napoletano, presso il quale era apprezzata s. n. 50, 209 s. e passim; Id., La pittura italiana delle origini, Roma-Dresda 1962, p. 6; G. Previtali, La fortuna dei primitivi. Dal ...
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BOSCOVICH (Bošković), Ruggero Giuseppe (Ruder Josip)
Paolo Casini
Nacque a Ragusa (Dubrovnik) il 18 maggio 1711 dall'agiato mercante serbo Nikola e da Pavica Betere (Bettera), di origine bergamasca. [...] invece da due postulati metafisici di evidente origine leibniziana: l'immaterialità e inestensione dei anche perché nei dieci libri del poema, dopo l'esposizione della meccanica razionale (lib. I-III, Romae 1755), del "sistema delmondo" (lib. IV-VI ...
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PASCOLI, Giovanni
Giuseppe Nava
PASCOLI, Giovanni. – Quarto di ben dieci figli, nacque il 31 dicembre 1855 a San Mauro di Romagna (Forlì), da Ruggero e Caterina Alloccatelli Vincenzi.
Il padre, di famiglia [...] a Saffo a Platone, che Pascoli compie per riscoprire le origini della nostra civiltà, e insieme per creare una serie di la chiusa problematica del pirandelliano, e coevo, Il fu Mattia Pascal (1904). La visione pascoliana delmondo antico presuppone ...
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ALBERICO di Roma
Girolamo Arnaldi
Nato da Alberico di Spoleto e da Marozia, figlia di Teofilatto "senator Romanorum" e della senatrice Teodora, A. è generalmente menzionato come Alberico II, ma tale [...] pensare che la congiura abbia avuto origine proprio dalle intenzioni matrimoniali del "princeps", che, rispetto al , di distinguere concettualmente il volto del papa, signore di Roma, da quello del papa, guida delmondo cristiano, e si considera che i ...
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PIRANDELLO, Luigi
Simona Costa
PIRANDELLO, Luigi. – Secondogenito di Stefano, commerciante di zolfo, e Caterina Ricci Gramitto, nacque a Girgenti (Agrigento dal 1927) il 28 giugno 1867, in una cascina [...] 19 aprile 1915: nata da una novella del 1895, Il nido, era stata in origine titolata Il nibbio, metafora della sottrazione sulla scena con un montacarichi. Caddero così le pareti del «mondo di carta» dell’ex professore Pirandello: nel dicembre 1923 ...
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MODENA, Leon (Yehudah Aryeh mi-Modena)
Pier Cesare Yoli Zorattini
Arnaldo Morelli
– Nacque a Venezia il 23 apr. 1571 da Yiṣḥaq ben Mordekay da Modena e da Diana Raḥel, rifugiatisi a Venezia a causa [...] Via della Fede (Roma 1683, pp. 104 s.) parla con stima del M., suo antico maestro, particolare inconsueto in questo genere di trattatistica.
L’apertura nei confronti delmondo cristiano, per il quale aveva pubblicato l’Historia de’ riti hebraici, non ...
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GUIDUBALDO I da Montefeltro, duca di Urbino
Gino Benzoni
Unico figlio maschio di Federico da Montefeltro, conte e signore, - dal 1474 duca - di Urbino e della sua seconda moglie Battista Sforza - che [...] verde età" uno dei più "belli e disposti corpi delmondo", soffocata la capacità di chi, di per sé, Id., Bibliografia urbinate, Firenze 1959, ad ind.; L. Bonazzi, Storia di Perugia dalle origini al 1860, II, Città di Castello 1960, pp. 24 s., 34, 39, ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...