FEDERICO II di Svevia, imperatore, re di Sicilia e di Gerusalemme, re dei Romani
Norbert Kamp
Nacque il 26dic. 1194, due giorni dopo che il padre, l'imperatore Enrico VI di Svevia, era stato incoronato [...] La scelta del nome, come è testimoniata nel 1195, si orientò in realtà verso quelli dei nonni, Federico e Ruggero, e alla che F. durante la sua vita si considerò un cristiano conforme ai precetti della Chiesa. Anche se nella sua concezione ...
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Onorio III
Sandro Carocci
Marco Vendittelli
L'origine familiare di O. costituisce un tema complesso, da affrontare in dettaglio. Se infatti appare certa la nascita romana, testimoniata dai legami di [...] durante il pontificato di Innocenzo III. Di questo orientamento politico è testimone la stessa elezione a senatore quale, genuflesso ed in scala ridottissima, offre l'opera al Cristo giudice, assiso in trono.
Quanto al governo dello Stato della ...
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Clemente I, santo
Francesco Scorza Barcellona
Nella lista dei vescovi di Roma fornita da Ireneo di Lione, C. (o Clemente Romano) è considerato il terzo successore degli apostoli dopo Lino e Anacleto. [...] -Lino-C., come le citate Constitutiones apostolorum in Oriente, il Catalogo Liberiano, le liste episcopali romane di verità, si mette al seguito di Barnaba quando questi gli parla di Cristo come del vero profeta. A Cesarea C. incontra Pietro e ne ...
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BENEDETTO XVI
Francesco Ursini
Joseph Aloysius Ratzinger è nato il 16 aprile 1927 a Marktl am Inn, in Baviera, da una famiglia di origini contadine e artigiane e di modeste condizioni economiche, ultimogenito [...] alla dottrina del primato, Roma non dovrebbe pretendere dall’Oriente più di quanto è stato formulato e praticato nel primo alla luce di quella «carità nella verità, di cui Gesù Cristo s’è fatto testimone con la sua vita terrena e, soprattutto ...
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Innocenzo IV
Agostino Paravicini Bagliani
Sinibaldo Fieschi nacque a Lavagna (Genova) non oltre il 1190. La famiglia paterna era una delle più potenti della costa orientale della Liguria. I Lavagna [...] di qualsiasi altra cosa che non sia Cristo [...] allora questi si separa da Cristo e dal suo corpo, che è la I. e i Tartari, v. M. Pelliot, Les Mongols et la Papauté, "Revue de l'Orient Chrétien", 23, 1922-23, pp. 3-30; 24, 1924, pp. 225-335; 28, 1931 ...
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Nato a Trebisonda il 2 genn. 1403, probabilmente ricevette il nome di battesimo di Basilio. Di famiglia artigiana, venne affidato dai genitori al metropolita della sua città, Dositeo, e da questo venne [...] tra Giacomo della Marca e Giacomo da Brescia sul sangue di Cristo. L'anno seguente B. ebbe dal papa il permesso (bolla cardinale B. e gli inizi della Biblioteca Marciana, in Venezia e l'Oriente fra tardo Medio Evo e Rinascimento, a cura di A. Pertusi, ...
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GUIDO di Pietro, detto il Beato Angelico
Magnolia Scudieri
Nacque nei pressi di Vicchio di Mugello, probabilmente poco prima del 1400. Divenne poi fra Giovanni nel convento dei domenicani riformati [...] grande impressione nei Fiorentini. Anche G. subì il fascino dell'Oriente, di cui, nella pala di S. Marco, lasciò tra la vecchia legge dei patriarchi e la nuova legge introdotta da Cristo, secondo quanto affermato da s. Tommaso d'Aquino.
L'attività e ...
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INNOCENZO VIII, papa
Marco Pellegrini
Giovan Battista Cibo nacque a Genova nel 1432 da Aronne (Arano) e da Teodorina De Mari.
Dopo avere seguito il padre, giusdicente, in varie città d'Italia, il Cibo [...] assai favorevole alla controffensiva cristiana verso l'Oriente ex bizantino, facilitata dalla concomitante liberazione di in cui Bajazet II avesse dato l'assalto a qualche Stato cristiano, si sarebbe servito di Djem per suscitare la rivolta contro di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Aldo Capitini
Carlo Altini
Filosofo e pensatore religioso, Aldo Capitini è stato attivo nella vita pubblica italiana (dagli anni Trenta fino agli anni Sessanta), mantenendo una dialettica aperta tra [...] Gentile) e lo storicismo (Croce), oltre che con numerosi autori diversamente orientati, da Kant a Mazzini, da Hegel a Gandhi, da Marx oligarchia con una nuova: nell’omnicrazia l’uomo post cristiano e post umanistico vuole vivere unito con tutti nella ...
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ALBERICO di Roma
Girolamo Arnaldi
Nato da Alberico di Spoleto e da Marozia, figlia di Teofilatto "senator Romanorum" e della senatrice Teodora, A. è generalmente menzionato come Alberico II, ma tale [...] sia stato l'effettivo valore di queste controassicurazioni, cercate ad oriente e nel mezzogiorno (il Kòlmel tende forse a sopravvalutarne la signore di Roma, da quello del papa, guida del mondo cristiano, e si considera che i tempi facevano sì che il ...
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oriente
oriènte s. m. [dal lat. oriens -entis, part. pres. di oriri «nascere, sorgere» (sottint. sol «sole»)]. – 1. Uno dei quattro punti cardinali, quello dove il sole sorge (sinon. quindi di levante e di est): il cammino apparente del sole...
inaccogliente
agg. Che non accoglie, non ospitale. ◆ La Francia attraverso la Coppa del Mondo ha scoperto di essere una nazione molto accogliente; infatti per quell’occasione ha accolto ospiti da tutto il mondo, capovolgendo l’immagine che...