Orientalista (S. Mauro di Romagna 1711 - Roma 1797); eremitano di s. Agostino. Professore alla Sapienza in Roma, direttore della Biblioteca Angelica, e procuratore generale del proprio ordine (1764-85), [...] scrisse, tra l'altro, un Alphabetum thibetanum (1762) e una grammatica copta, e pubblicò un Fragmentum Evangelii s. Ioannis graeco-copto-thebaicum (1789) ...
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Orientalista (Wüppels 1796 - Halle 1840), prof. nell'univ. di Königsberg (1828). Studiò soprattutto il sanscrito, ma anche l'arabo e il persiano. Ha lasciato un'ampia opera d'insieme sull'India antica [...] (Das alte Indien, mit besonderer Rücksicht auf Aegypten, 2 voll., 1830) e alcune edizioni e traduzioni di classici indiani ...
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Orientalista italiano (Roma 1850 - ivi 1912). Entrò nella Compagnia di Gesù nel 1869, insegnò teologia nell'univ. di S. Giuseppe a Beirut (1879-89) e lingue orientali nell'univ. Gregoriana di Roma e poi [...] (1909) nel Pontificio istituto biblico. Pubblicò alcuni testi siriaci, una grammatica siriaca e una ebraica (1907) ...
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Orientalista (Nassereith, Tirolo, 1813 - Heidelberg 1893). Visse a lungo in India (1843-57), dove ricoprì uffici didattici e direttivi; fu poi (1858-81) prof. a Berna. Opere principali: il catalogo dei [...] manoscritti musulmani di Lucknow (1854); Das Leben und die Lehre Mohammeds (1861-65); Die alte Geographie Arabiens (1875) ...
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Orientalista (Kitzingen 1820 - Monaco di Baviera 1905), prof. di iranico nell'univ. di Erlangen (1849-90). Curò l'edizione e traduzione parziale dell'Avesta (1853-68), integrata dal fondamentale trattato [...] Eranische Alterthumskunde (1871-78), che abbraccia tutti gli aspetti delle antichità sacre, pubbliche e private dell'antico Iran ...
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Orientalista irlandese (Cork 1792 - Killyleagh, Down, 1866); pioniere del deciframento dei caratteri cuneiformi. Scoprì contemporaneamente a H. C. Rawlinson le vocali dei cuneiformi antico-persiani (On [...] the first and second kinds of Persepolitan writing, 1846), e negli anni seguenti dette decisivi contributi all'illustrazione di quelli babilonesi ...
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Orientalista (Copenaghen 1815 - ivi 1878), prof. di filologia indiana nell'univ. di Copenaghen. I suoi più noti lavori sono però di iranistica: a lui si deve l'iniziata edizione dell'Avestā (1852-54) e [...] quella del Bundahishn (1851), oltre a varie memorie sulle iscrizioni antico-persiane ...
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Orientalista tedesco (Norimberga 1856 - Neubiberg, Baviera, 1943); prof. alla univ. di Erlangen. Si occupò principalmente di iranico e di sanscrito (Handbuch der Awestasprache, 1879; Ostiranische Kultur [...] im Altertum, 1882; Pali. Literatur und Sprache, 1916; ecc.). Diresse con A. Kuhn il Grundriss der iranischen Philologie (1896-1904) ...
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Orientalista (Cassel 1836 - Vienna 1906), figlio di Johann Wilhelm; si occupò di filologia indoiranica e semitica, poi di Antico Testamento; convertitosi al cattolicesimo (1865), divenne sacerdote (1867) [...] e insegnò lingue e letterature semitiche all'univ. di Innsbruck (1874) e quindi a quella di Vienna (1891) ...
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Orientalista lombardo (sec. 17º); avviato allo studio delle lingue orientali dal card. F. Borromeo, pubblicò un dizionario (1613) e una grammatica (1624) della lingua armena; restò interrotta la pubblicazione [...] di Institutiones grammaticae linguae abissinae. Fu tra i dottori della Biblioteca Ambrosiana ...
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orientalista2
orientalista2 s. m. e f. [der. di (Alpi) Orientali] (pl. m. -i). – Nell’alpinismo, termine usato spec. in passato per riferirsi allo scalatore che, svolgendo la sua attività prevalentemente nelle Alpi Orientali, in partic. nelle...
orientale
agg. [dal lat. orientalis]. – 1. Di oriente, posto a oriente rispetto ad altri luoghi (contrapp. a occidentale): le coste o. d’Italia; i confini o. dell’Ungheria; le regioni o. della Francia; la Sicilia o.; il Mediterraneo o.; le...