CAPROTTI, Giuseppe
Maria Carazzi
Nacque a Pobiga, un gruppo di cascine nella frazione di Colò (comune di Besana Brianza), in provincia di Milano, il 29 marzo 1862 da Antonio e da Mafia Caspani, due [...] per la Libia il C., che si trovava in patria, tentò di tornare nello Yemen, ma dovette fermarsi sulla costa orientale del Mar Rosso a causa delle operazioni militari italiane, miranti a bloccare le coste arabe per impedire l'approvvigionamento turco ...
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A seconda del punto di vista dal quale la consideriamo, la filologia è e insieme non è una disciplina speciale. È una disciplina speciale in quanto lavora intorno a problemi considerati in sé circoscritti [...] posto in quest'epoca di divulgazione, che va dal 1465 alla metà del sec. XVI. Giannozzo Manetti arriva ad essere anche orientalista e a farsi benemerito degli studî biblici.
Dopo tentativi meritorî del Petrarca, di C. Salutati, di L. Bruni e di altri ...
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È, dopo Archimede, il più originale e profondo di tutti i matematici greci. Nacque verso il 262 a. C. a Perge, in Panfilia, a una quarantina di chilometri dall'attuale Adalia. Visse in Egitto, sotto Tolomeo [...] ) videro tutta l'importanza di questa proposizione.
Gli altri tre libri furono scoperti, in una versione araba, dall'orientalista Golio, professore a Leida, e poco dopo da Borelli nel 1658, nella Biblioteca Laurenziana. Golio morî prima di poterli ...
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ALBONESI, Teseo Ambrogio degli
Giorgio Levi della Vida
Antesignano dello studio delle lingue orientali nella prima metà del sec. XVI, nato a Pavia, o nei dintorm, nel 1469, morto ivi quasi certamente [...] del Vaticano 1937, pp. 509-513); G.Levi Della Vida, Ricerche sulla formazione del più antico fondo dei manoscritti orientali della Biblioteca Vaticana, Città del Vaticano 1939, passim; A. Penna, A. T. "introduttore del siriasmo in Occidente", in Ordo ...
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FERMI, Stefano
Piero Treves
Nacque a Piacenza l'8 maggio 1879, da Emesto e Giulia Baldini, di impiegatizia e modesta famiglia caorsana. Vinto un posto gratuito di liceista presso i Signori della missione [...] nei quali il F. lumeggia le relazioni del Giordani con i Napoleonidi nel comune esilio fiorentino, la sua amicizia con l'orientalista piemontese B. Drovetti, il culto che tramite A. Gussalli ebbero per il Giordani gli Amici pedanti, mentre infirma la ...
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JUNCK (Junk, Yunck), Enrico
Francesca Gallo
Nacque il 31 dic. 1849 a Torino, da Giovanni Battista, litografo, e Vittoria Mondino, sarta.
Il padre, di origine francese, aveva impiantato nella capitale [...] al 1871, frequentando i corsi di J.-L. Gérôme, all'École des beaux-arts, grazie ai quali si avvicinò all'orientalismo. All'ambiente dell'Accademia torinese rimase tuttavia legato a lungo: in particolare fu molto vicino ad A. Fontanesi, approdato all ...
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BIASI, Giuseppe
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Nacque a Sassari il 23 ott. 1885 da Giovanni e da Carolina Cipriani. La famiglia paterna, di origine veronese, vantava tradizioni letterarie, artistiche, scientifiche. Durante gli [...] di vita: G. B., in La Cultura moderna,Natura e Arte, XLVII (1938), pp. 241-249; R. Calzini,Proiezioni di un pittore orientalista, in L'Illustraz. ital., 10luglio 1938, p. 44; E. Tavolara,G. B. pittore di Sardegna,ibid., 18maggio 1947, p. 408; Autori ...
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Il nome di Cirenaica, derivato dall'antica città di Cirene (v.), che ne rappresentò nel periodo della colonizzazione greca il centro principale, si applica a quella regione dell'Africa settentrionale, [...] nella Sirtica), el-Auaghìr (al-‛Awāqīr), el-Orfa (el-'Orfah), el-Abìd (el-‛Abīd); 2. el-Harabi (el-Ḥarābi), che è l'orientale e comprende le cinque tribù el-Abeidàt (el-‛Abeidāt), el-Hasa (el-Ḥāsah), ed-Dorsa (ed-Dorsah), el-Bràasa (el-Brā‛ṣah ...
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FORTIS, Alberto
Luca Ciancio
Nato a Padova il 9 o il 10 nov. 1741, da Giovanni Antonio Fortis Feracini e da Francesca Maria Bragnis, sua seconda moglie, fu battezzato con il nome di Giovanni Battista, [...] 'Ordine agostiniano che nell'ottobre 1766 lo chiamarono a Roma per fargli compiere studi teologici superiori sotto la guida di A.A. Giorgi, orientalista e avversario dei gesuiti. Tuttavia, allo studio dei padri della Chiesa il F. preferì le lingue ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pierluigi Licciardello
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lessing, uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo tedesco, è simbolo [...] di rendere amabili davanti a Dio ed agli uomini chi lo portasse con tale fiducia. Nessun miracolo adunque se questo uomo, questo orientale, non si toglieva mai l’anello dal dito, e se studiò il modo perché esso rimanesse sempre nella sua casa. E ...
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orientalista2
orientalista2 s. m. e f. [der. di (Alpi) Orientali] (pl. m. -i). – Nell’alpinismo, termine usato spec. in passato per riferirsi allo scalatore che, svolgendo la sua attività prevalentemente nelle Alpi Orientali, in partic. nelle...
orientale
agg. [dal lat. orientalis]. – 1. Di oriente, posto a oriente rispetto ad altri luoghi (contrapp. a occidentale): le coste o. d’Italia; i confini o. dell’Ungheria; le regioni o. della Francia; la Sicilia o.; il Mediterraneo o.; le...