Orientalista e storico delle religioni (Liegi 1832 - Lovanio 1899); prof. all'univ. di Lovanio. Si occupò soprattutto di studî iranici, con una traduzione dell'Avesta (1881) e altre importanti ricerche [...] linguistiche e storico-religiose. Più tardi si rivolse alla storia e alle religioni dell'Asia centrale e orientale. ...
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Orientalista (Liegi 1896 - ivi 1983), prof. nelle univ. di Liegi e di Bruxelles. Ha curato lo studio e la pubblicazione sistematica degli archivî di Mari. Fra le sue opere: Autres textes sumériens et accadiens [...] (1927); Musée du Louvre. Textes cunéiformes (1933-1937); Archives royales de Mari (1950-1967) ...
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Orientalista ed esegeta biblico tedesco (Dörrenzimmern 1752 - Gottinga 1827), prof. a Jena e a Gottinga. Si occupò di Antico e Nuovo Testamento, in particolare dei libri deuterocanonici (Einleitung in [...] die apokryphischen Bücher des Alten Testaments, 1795), e fu tra i primi a dare una spiegazione naturalistica dei miracoli ...
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Orientalista (Fano 1779 - Roma 1867). La sua opera è uno strano miscuglio di rara erudizione e di fantasticheria, dovuto anche all'ambiente della Roma papale nella prima metà del sec. 19º, ove si era formato. [...] I suoi studî di epigrafia araba e aramaica conservano ancora qualche valore ...
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Orientalista (Khrosrova, Persia, 1838 - Nippes, Colonia, 1920); sacerdote della Missione (lazzarista), sacerdote cattolico di rito caldeo e missionario in Persia (1861-80), studioso del cristianesimo orientale, [...] curò l'edizione di fonti importanti (Atti di martiri, omelie di Iacopo di Sarug, il Libro di Eraclide di Nestorio, ecc.) ...
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Orientalista irlandese (Cork 1792 - Killyleagh, Down, 1866); pioniere del deciframento dei caratteri cuneiformi. Scoprì contemporaneamente a H. C. Rawlinson le vocali dei cuneiformi antico-persiani (On [...] the first and second kinds of Persepolitan writing, 1846), e negli anni seguenti dette decisivi contributi all'illustrazione di quelli babilonesi ...
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Orientalista (Copenaghen 1815 - ivi 1878), prof. di filologia indiana nell'univ. di Copenaghen. I suoi più noti lavori sono però di iranistica: a lui si deve l'iniziata edizione dell'Avestā (1852-54) e [...] quella del Bundahishn (1851), oltre a varie memorie sulle iscrizioni antico-persiane ...
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Orientalista tedesco (Norimberga 1856 - Neubiberg, Baviera, 1943); prof. alla univ. di Erlangen. Si occupò principalmente di iranico e di sanscrito (Handbuch der Awestasprache, 1879; Ostiranische Kultur [...] im Altertum, 1882; Pali. Literatur und Sprache, 1916; ecc.). Diresse con A. Kuhn il Grundriss der iranischen Philologie (1896-1904) ...
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Orientalista francese (Parigi 1846 - ivi 1923), dal 1890 prof. al Collège de France, autore di molti lavori su iscrizioni semitiche e su questioni di storia e archeologia dell'Oriente antico. Ha lasciato [...] tra l'altro un noto Recueil d'archéologie orientale (8 voll., 1885-1924). ...
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Orientalista (Cassel 1836 - Vienna 1906), figlio di Johann Wilhelm; si occupò di filologia indoiranica e semitica, poi di Antico Testamento; convertitosi al cattolicesimo (1865), divenne sacerdote (1867) [...] e insegnò lingue e letterature semitiche all'univ. di Innsbruck (1874) e quindi a quella di Vienna (1891) ...
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orientalista2
orientalista2 s. m. e f. [der. di (Alpi) Orientali] (pl. m. -i). – Nell’alpinismo, termine usato spec. in passato per riferirsi allo scalatore che, svolgendo la sua attività prevalentemente nelle Alpi Orientali, in partic. nelle...
orientale
agg. [dal lat. orientalis]. – 1. Di oriente, posto a oriente rispetto ad altri luoghi (contrapp. a occidentale): le coste o. d’Italia; i confini o. dell’Ungheria; le regioni o. della Francia; la Sicilia o.; il Mediterraneo o.; le...