Orientalista (Londra 1824 - Watford 1905). Da un soggiorno in India gli nacque l'interesse per la lingua e letteratura pahlavica o mediopersiana, di cui pubblicò e tradusse importanti testi religiosi. [...] Cinque volumi di tali sue versioni (Mainyō-i khard, Arta Virāf Nāmak, ecc.) furono inclusi nei Sacred books of the East di Max Müller ...
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Orientalista danese (Arnis 1756 - Giekau, Schleswig-Holstein, 1834); prof. di teologia a Copenaghen, soprintendente generale (vescovo luterano) dello Schleswig di cui riorganizzò le scuole (1814). Scrisse [...] il Museum Cuficum Borgianum (2 voll., 1787, 1792), si occupò di testi arabi (Annales Muslemici, di Abulfeda, 1789-91) e pubblicò versioni siriache del Nuovo Testamento (1789) ...
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Orientalista (S. Mauro di Romagna 1711 - Roma 1797); eremitano di s. Agostino. Professore alla Sapienza in Roma, direttore della Biblioteca Angelica, e procuratore generale del proprio ordine (1764-85), [...] scrisse, tra l'altro, un Alphabetum thibetanum (1762) e una grammatica copta, e pubblicò un Fragmentum Evangelii s. Ioannis graeco-copto-thebaicum (1789) ...
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Orientalista (n. Loano 1821 - m. 1903); carmelitano, fu assistente per i manoscritti orientali alle biblioteche di Firenze e di Torino. Fece per primo conoscere in Italia (1874) il dīwān del poeta mistico [...] arabo Ibn al-Fāriḍ, di cui non riconobbe però il carattere allegorico, e che paragonò al Canzoniere di Petrarca ...
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Orientalista (Wüppels 1796 - Halle 1840), prof. nell'univ. di Königsberg (1828). Studiò soprattutto il sanscrito, ma anche l'arabo e il persiano. Ha lasciato un'ampia opera d'insieme sull'India antica [...] (Das alte Indien, mit besonderer Rücksicht auf Aegypten, 2 voll., 1830) e alcune edizioni e traduzioni di classici indiani ...
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Orientalista inglese (Manchester 1852 - ivi 1925), di padre italiano; vescovo cattolico (1903) di Salford. Prof. (1900-1903) di filologia iranica a Lovanio, poi di lingue iraniche, all'univ. di Manchester, [...] è autore di numerosi lavori sulle religioni orientali, soprattutto sul mazdeismo (La philosophie religieuse du Mazdéisme sous les Sassanides, 1884). ...
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Orientalista italiano (Roma 1850 - ivi 1912). Entrò nella Compagnia di Gesù nel 1869, insegnò teologia nell'univ. di S. Giuseppe a Beirut (1879-89) e lingue orientali nell'univ. Gregoriana di Roma e poi [...] (1909) nel Pontificio istituto biblico. Pubblicò alcuni testi siriaci, una grammatica siriaca e una ebraica (1907) ...
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Orientalista (Venezia 1728 - ivi 1799), gesuita; fu a Costantinopoli (1781-86) al seguito del bailo veneto Agostino Garzoni; frutto di questo soggiorno fu la Letteratura turchesca (3 voll., 1787), prima [...] trattazione in lingua europea della storia letteraria dei Turchi, pur avendo carattere di compilazione erudita più che di studio originale ...
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Orientalista (Nassereith, Tirolo, 1813 - Heidelberg 1893). Visse a lungo in India (1843-57), dove ricoprì uffici didattici e direttivi; fu poi (1858-81) prof. a Berna. Opere principali: il catalogo dei [...] manoscritti musulmani di Lucknow (1854); Das Leben und die Lehre Mohammeds (1861-65); Die alte Geographie Arabiens (1875) ...
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Orientalista (Lubraniec, Włocławek, 1864 - Varsavia 1921). Svolse feconda attività scientifica nel campo della letteratura ebraica e giudeo-araba dell'epoca dei Gě'ōnīm, e della storia e letteratura dei [...] Caraiti. Tra le sue opere: Babylonische Geonim im nachgaonischen Zeitalter (1894) e Mose ben Samuel Hakkohen ibn Chiquitilla (1895) ...
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orientalista2
orientalista2 s. m. e f. [der. di (Alpi) Orientali] (pl. m. -i). – Nell’alpinismo, termine usato spec. in passato per riferirsi allo scalatore che, svolgendo la sua attività prevalentemente nelle Alpi Orientali, in partic. nelle...
orientale
agg. [dal lat. orientalis]. – 1. Di oriente, posto a oriente rispetto ad altri luoghi (contrapp. a occidentale): le coste o. d’Italia; i confini o. dell’Ungheria; le regioni o. della Francia; la Sicilia o.; il Mediterraneo o.; le...