Botanica
Malattia prodotta da Plasmodiophora brassicae, che si manifesta sulle radici di Brassicacee coltivate (cavolo, rapa) e spontanee con tumori isolati o aggregati, determinati dall’ipertrofia delle [...] complesso.
Si chiama e., o e. strozzata, la ginocchiatura del culmo osservabile nelle Poacee.
Medicina
Fuoriuscita di un organo dalla cavità naturale in cui è contenuto, attraverso un canale o orifizio preformato o neoformato. Le e. si distinguono ...
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testicolo Ghiandola sessuale maschile dei Metazoi.
Anatomia comparata
Nei Vertebrati il t. è un organo compatto, di varia forma, costituito da numerosi tubuli seminiferi (Amnioti) o da ampolle (Elasmobranchi [...] fra i Mammiferi, in cui i t. non si spostano mai dalla loro sede di origine nella cavità del corpo.
Anatomia umana
Organo pari e simmetrico, il t. è normalmente contenuto, fin dalla nascita, nello scroto, sospeso al funicolo spermatico; di solito il ...
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Primo elemento di parole composte, nelle quali indica il naso (o genericamente l’organo olfattorio) o relazione col naso (gr. ῥίς ῥινός).
In anatomia comparata rinoteca, parte superiore della ranfoteca [...] che riveste la parte mascellare superiore del becco e in cui si aprono le narici.
In anatomia umana rinofaringe, segmento superiore del canale faringeo (epifaringe) che è in rapporto con l’apertura posteriore ...
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Medicina
In fisiologia, si dice periodo refrattario di un tessuto o di un organo (muscolo, miocardio, nervo) l’intervallo di tempo tra due stimoli necessario perché il secondo stimolo evochi una risposta.
Tecnica
Materiali [...] combini tutta la silice come forsterite e gli ossidi di ferro e di alluminio come spinelli, ➔ spinello), e di un legante organico; la miscela dei componenti è compressa in stampi metallici e i manufatti sono cotti a circa 1600 °C; si preparano anche ...
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Anatomia
Depressione, più o meno rotondeggiante od ovale, della superficie corporea o di un organo interno, oppure spazio concavo costituito da due o più organi vicini, o, infine, spazio occupato da un [...] organo. Sulla superficie esterna del corpo esistono diverse fosse, più o meno accentuate a seconda della costituzione individuale, della quantità del tessuto adiposo sottocutaneo, dello sviluppo muscolare ecc. Tra le più cospicue sono la fossa ...
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In anatomia, si dice di formazione (muscolo, legamento) che contribuisce alla fissità di un organo.
Apparecchio per sostenere lo scroto e i testicoli, usato in alcune forme di affezioni locali e nell’esercizio [...] di vari sport ...
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In fisiologia, varietà di recettore sensibile agli stimoli che insorgono nell’interno di un organo; i p. sono situati nei muscoli, nei tendini, nelle articolazioni e nella porzione vestibolare del labirinto [...] della posizione e dell’atteggiamento del corpo e delle sue parti e intervengono nella regolazione e nella distribuzione del tono muscolare. Rientrano fra i p. i fusi neuromuscolari, gli organi muscolo-tendinei di Golgi e i corpuscoli di Pacini. ...
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In anatomia comparata e in botanica, definisce la parte di un arto o di un organo più vicina alla sua inserzione sul tronco o su altro organo (contrapposto a distale).
In fisiologia, descrive il fenomeno [...] o la manifestazione vitale rilevata quando l’organismo è al riparo da sollecitazioni esterne e l’impegno funzionale (ossia il dispendio energetico) è al minimo.
Anestesia b., la somministrazione parenterale di un narcotico (per lo più morfina ...
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In anatomia, nome generico di organi aventi stretti rapporti anatomici e funzionali con l’organo principale di un determinato sistema. In assoluto come a. si indicano gli a. dell’utero, quali le ovaie, [...] le trombe uterine e i relativi legamenti. L’asportazione chirurgica degli a. uterini di uno o entrambi i lati ( annessiectomia) viene praticata per flogosi croniche, tumori, gravidanza tubarica ecc.
L’ ...
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(o ghiandola mammaria) Ghiandola cutanea, propria dei Mammiferi. Presenti (due nella specie umana) in ambedue i sessi, le m. sono compiutamente sviluppate solo nel sesso femminile, in cui hanno la funzione [...] .). I tumori della m. possono svilupparsi tanto dai tessuti che circondano la ghiandola, tanto dalle strutture proprie dell’organo. I primi non presentano particolarità degne di nota e, fatta eccezione per i lipomi, sono relativamente rari. Diverse ...
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organo-
òrgano- [tratto da organico]. – In chimica, prefisso usato per indicare che l’elemento o il radicale al quale esso è anteposto è presente in un composto organico; così o.-alluminio, o.-stagno, o.-fosforo, o.-tiocianato, ecc.
organo
òrgano s. m. [lat. ŏrgănum, dal gr. ὄργανον (affine a ἔργον «opera»)]. – In senso ampio ed etimologico, strumento, da cui discendono tutti gli altri sign. particolari. 1. In biologia, unità anatomica, fisiologica e funzionale costituita...