L'evoluzione delle scienze biomediche nel Settecento
Nella storia delle scienze, come in altre sfere dell'interpretazione storica delle conoscenze, vi sono pregiudizi radicati; uno di essi, di matrice [...] debitrice dellavoroorganizzative, sugli organi di assimilazione nutritiva e di locomozione. Via via che il Systema naturae si diffonde, soprattutto in Francia, a partire dal 1744 grazie a Bernard de Jussieu (1699-1777), il mondo scientifico ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] di tali concezioni, la comunità scientifica non assunse un atteggiamento unanime: propose il suo modello di organizzazionedel linguaggio (fig. 2): nell e una maniera di risposta simile.
Nel lavoro che ancor oggi rappresenta il punto di riferimento ...
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Acidi nucleici
Erwin Chargaff
di Erwin Chargaff
Acidi nucleici
sommario: 1. Introduzione. a) Il problema della cellula vivente. b) Le sostanze presenti in una cellula sono uguali a quelle che ne vengono [...] graduale del clima scientifico; ma anche questo è un processo comune nella storia delle scienze. Anzitutto, era necessario che chimici e biologi fossero pronti ad accettare l'esistenza in natura di molecole gigantesche: ciò fu il risultato dellavoro ...
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Modelli matematici in immunologia
Ulrich Behn
(Institut für Theoretische Physik, Universitat Leipzig Lipsia, Germania)
Franco Celada
(Cattedra di Immunologia, Università di Genova Genova, Italia)
Philip [...] fa parte della fase di espansione del processo scientifico, poiché l'introduzione di un recente organizzazione cellulare e l'ultimo ramo evolutivo del regno e collaboratori (1985). Il titolo stesso dellavoro è emblematico: Verso un 'analisi logica ...
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Biotecnologie, ecologia ed etica
Dietmar Mieth
(Zentrum für Ethik in den Wissenschaften, Tubinga, Germania)
In questo saggio discuteremo alcune importanti questioni attinenti l'ecologia e l'etica nel [...] con istituzioni pubbliche: comunità scientifica, scuola, mondo dell' economia, politica, organizzazioni sindacali, Chiese, media priorità alla crescita rispetto alla distribuzione, all'intensità dellavoro e alla lotta al 'consumismo' di droghe? ...
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La teoria di Haller: fibra, irritabilità e sensibilità
Il meccanicismo, com'è noto, si definì in modo compiuto e si pose di diritto come la nuova struttura di base per ogni scienza all'incirca nel corso [...] a forze misteriose. 'Speciale', perché sulla scorta dellavoro in laboratorio e della prassi medico-chirurgica, forse soltanto al di là delle forme attuali di esperienza scientifica. Con il tempo la descrizione dei comportamenti manifesti rimase più ...
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Sistemi genetici mitocondriali del lievito e dell'uomo
Ronald A. Butow
(Department of Molecular Biology and Oncology, University of Texas, Southwestern Medical Center Dallas, Texas, USA)
R. Sanders Williams
(Division [...] Ciò che sorprende in questa 'divisione dellavoro' è il numero relativamente alto di geni genoma mitocondriale umano
Per la sua organizzazione elegante e compatta, il genoma mitocondriale genetica del mitocondrio, di importanza sia scientifica sia ...
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Adattamento
Luciano Gallino
Le radici del concetto di adattamento nella biologia evoluzionistica
Il concetto moderno di adattamento, anche quando viene utilizzato in un contesto socio-scientifico, rimane [...] sistemico
Definizioni ricorrenti da una generazione scientifica all'altra, quale "un organismo abituandosi a una marcata divisione dellavoro, limitando le rivendicazioni salariali i sistemi sociali sono atti a organizzare un gran numero di energie e ...
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Emozione, processo decisionale ed etica
Antonio R. Damasio
(Department of Neurology, College of Medicine, The University of Iowa Iowa City, Iowa, USA)
Per quanto siano stati compiuti alcuni progressi [...] del presente saggio: non esiste ancora una branca che si possa chiamare neuroetica come non esiste un corpo sistematico di lavoriscientifici da un insieme di rappresentazioni topo graficamente organizzate e distribuite su varie aree della corteccia ...
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BUZZATI TRAVERSO, Adriano
Bernardino Fantini
Nacque a Milano il 6 apr. 1913, in una famiglia di origini bellunesi, da Giulio Cesare e da Alba Mantovani, fratello dello scrittore Dino e nipote di D. [...] per lo sviluppo di questi studi, cui dedicarono una dettagliata appendice dal titolo Organizzazionedellavoro per la genetica delle popolazioni (in La Ricerca scientifica, cit., pp. 604-607), proponendo di dividere il territorio italiano in dodici ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...