Il diritto civile
Victor Crescenzi
Gli intensi nessi se non francamente sistematici, certamente organici che legano lo ius proprium della Serenissima con la tradizione romana, sono stati individuati, [...] diretto o la partecipazione al commercio internazionale, in primo luogo marittimo, e in misura sensibilmente minore, ma poiché lo Statuto prevede una notevole serie di figure, organizzate secondo un ordine di preferenza, cui il bene deve ...
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Le istituzioni della Repubblica
Mario Caravale
I "miti" di Venezia
Negli ultimi anni ampio spazio è stato dedicato dagli storici all'analisi del "mito" che vela, per ormai antica consuetudine, la [...] quella che evidenzia lo stretto, inscindibile legame tra la produzione dei mestieri organizzati nelle Arti e il grande commercio internazionale, soprattutto marittimo, saldamente tenuto nelle loro mani dalle famiglie del patriziato. La produzione ...
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Aggregazioni insediatine e strutture urbane
Guido Rosada
Il territorio
"Capire" Venezia può voler dire, per chi vi è nato, un atto d'amore sentito e dovuto verso un grembo di storia infinita che tuttavia [...] sono in sostanza, per la loro stessa funzionalità marittima, gli archetipi più lontani nel tempo della futura organizzazione antropica, in AA.VV., La "Venetia" nell'area padano-danubiana. Le vie di comunicazione (Atti del Convegno internazionale ...
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Il ducato e la "civitas Rivoalti": tra carolingi, bizantini e sassoni
Gherardo Ortalli
Il progetto carolingio e il ritorno bizantino (774-836)
Dopo i longobardi: le inquietudini interne al dogado
Gli [...] sede 'locale dei grandi avvenimenti internazionali.
Certo è che la decisa mossa di una svolta radicale: la Venezia marittima avrebbe allora cessato di essere una di città senza ancora una vera organizzazione urbana; legname, canne e paglia ...
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Industria e artigianato
Salvatore Ciriacono
Venezia come economia-mondo. Ambiente lagunare e paesaggi sociali
Si può affermare con sufficiente sicurezza, sulla base della letteratura esistente, che [...] le sue tecniche e la sua organizzazione del lavoro nelle strategie internazionali - si sarebbe confermato all'epoca delle quali a loro volta risultavano obbligate a fornire il personale marittimo alla marina - era impiegata nei settori di cui ci ...
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La demografia dei poveri. Pescatori, facchini e industrianti nella Venezia di metà Ottocento
Renzo Derosas
Tra demografia e storia sociale
Aronne S. era un povero "industriante", un manovale senza [...] internazionali, tanto per l'esportazione dei manufatti che per l'importazione di materie prime, annientò gran parte dell'organizzazione Genova. Nel 1880 si inaugurava la nuova Stazione marittima, che consentiva di realizzare la continuità di carico ...
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La fine della Repubblica aristocratica
Piero Del Negro
"Una Repubblica che già conoscono essere sull'orlo della caduta". Lineamenti della crisi strutturale dello Stato veneto
Nel tardo autunno del [...] quadro internazionale e interno. Il 2 giugno il senato "richiamò a Venezia tutta l'Armata marittima del Levante sotto le bandiere con il leone, mentre a Verona furono organizzate venti pattuglie di popolani e creato un ufficio di "sopraveglianza ...
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Gli uomini capitali: il "gruppo veneziano" (Volpi, Cini e gli altri)
Maurizio Reberschak
Potenza e catastrofe
Alle ore 22.39 del 9 ottobre 1963 il movimento franoso delle pendici del Toc, già in atto, [...] nel piano delle nuove opere marittime italiane(76); nel 1907 poi di una fuga in aereo organizzata dal figlio Giorgio(226). Rimasto De Cecco, Introduzione, in L'Italia e il sistema finanziario internazionale. 1919-1936, a cura di Id., pp. 54-70. ...
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Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] d'una vicenda dalla portata internazionale: la «più importante discordia può farla tornare in vita. Per organizzarlo bisogna essere doppi, sottili, accorti, ambizione, l'Arte militare terrestre e marittima (Venetia 1599; edizione postuma curata ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] per il codice del diritto marittimo, iniziati nel 1748 e conclusi (secoli XVIII-XIX). Atti del convegno internazionale di studi. Chiavari, 16-17-18 , 1983, pp. 71-102; Ead., Struttura e organizzazione dell'Università di Padova dal 1798 al 1817, ibid., ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
unita
unità s. f. [dal lat. unĭtas -atis, der. di unus «uno»; in alcuni dei sign. concreti, ha risentito l’influenza dell’ingl. unit (che in inglese è distinto da unity)]. – 1. a. Il fatto, la condizione e la caratteristica di essere uno,...