Cooperazione
Maurizio Degl'Innocenti
Introduzione
La cooperazione nacque in Europa nei primi decenni dell'Ottocento e si diffuse in tutto il mondo nel corso del XX secolo. Fu un prodotto dell'associazionismo [...] ai quali era riservato un solo voto. Di origine filantropica e borghese, manifestò un'iniziale tendenza a favorire i Lega raggiunse il massimo sviluppo intorno al 1920, quando dichiarò di organizzare circa 8.000 cooperative, di cui 3.600 di consumo, 2 ...
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Volontariato
Costanzo Ranci
Il concetto di volontariato
Il termine 'volontariato' è stato introdotto nel lessico delle scienze sociali molto recentemente e non senza ambiguità e indeterminatezze connesse [...] la qualità e la specializzazione dei servizi forniti (v. Kramer, 1981). Diversamente dalle organizzazionifilantropiche tradizionali, le nuove organizzazioni privilegiano il rapporto con l'istituzione pubblica e la competenza: l'impegno volontario ...
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Fondazioni
Sergio Ristuccia
Il significato giuridico di fondazione
Un patrimonio per uno scopo o, più brevemente, 'patrimonio finalizzato': è questa la definizione più sintetica possibile della fondazione. [...] nel 1976, dopo una lunga battaglia congressuale, fu riconosciuto alle fondazioni e più in generale alle organizzazionifilantropiche (charity organizations) il diritto di agire come lobbies, cioè di presentare direttamente al Congresso le proprie ...
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CABELLA, Cesare
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Genova il 2 febbr. 1807 da Giovanni, commerciante di stoffe, e da Vittorina Parodi, figlia di Cesare Parodi, avvocato e docente di diritto commerciale nell'ateneo [...] l'incarico di curare gli interessi di una istituzione filantropica genovese titolare, ad Acireale, di un Monte che Bertani, creò come contraltare alla Società nazionale un'organizzazione destinata a raccogliere fondi per il movimento garibaldino e ...
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