DELFICO, Melchiorre
Vincenzo Clemente
Nacque il 1° ag. 1744 a Leognano, in mandamento di Montorio al Vomano, provincia di Abruzzo Ultra Primo (oggi di Teramo) da Berardo e da Margherita Civico.
In quell'anno, [...] le riforme del codice civile, per la procedura delle cause feudali in Cassazione, per la verifica dei conti dei banchi, s.) e i Pensieri sopra alcuni articoli relativi alla organizzazione dei tribunali, edito anonimo dalla Stamperia reale di Napoli ...
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DE CESARE, Carlo
Alessandro Polsi
Nacque a Spinazzola (Bari) il 12 nov. 1824 da Raffaele, importante censuario di terre nel Tavoliere, e da Francesca Sangermano. Secondo l'Arrighi, la famiglia vantava [...] il D. si segnalava per i suoi interessi agronomici, con l'organizzazione di un podere modello sulle proprie terre, e per la crescente passione della proprietà dagli ultimi vincoli di tipo feudale, poteva prospettarsi la soluzione dei vecchi problemi ...
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DE COSMI, Giovanni Agostino (Modesto Agostino Giovanni Michele). - Nacque a Casteltermini (Agrigento) il 5 (secondo l<apost>autobiografia) o il 6 (secondo l<apost>atto di nascita)
Bianca [...] numerose tasse e gabelle proprie del regime feudale; propugnò il frazionamento del latifondo in il marchese di Villabianca.
Il D. continuò la sua attività di organizzazione culturale e di studio fino agli ultimi anni della sua vecchiaia, lunga ...
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CARLI, Filippo
Silvio Lanaro
Nacque a Comacchio (Ferrara), l'8 marzo 1876, da Lorenzo e da Aventina Gentili. Laureatosi in giurisprudenza, fu nominato giovanissimo segretario della Camera di commercio [...] assolto dal capitale, ossia dalla borghesia che "uscendo dal medioevo feudale ed aristocratico ha portato con sé la scienza e la tecnica di autolegittimarsi sulla base della propria razionalità e organizzazione.
Il C. aveva compiuto un passo in ...
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DE AUGUSTINIS, Matteo
Silvio De Majo
Nacque a Felitto (nella provincia di Salerno) da Domenico e da Angela Migliaccio il 15 aprile del 1799, come riferiscono i suoi contemporanei Moreno e De Sterlich: [...] del tempo di cui venivano denunciati il carattere feudale e l'influenza negativa sullo sviluppo economico.
, il Borrelli e il D'Ayala. Nel marzo 1844questi cercarono di organizzare degli aiuti per gli insorti di Cosenza ma, traditi, nella notte ...
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PALMIERI, Giuseppe
Elena Riva
PALMIERI, Giuseppe. – Nacque a Martignano di Lecce il 5 maggio 1721, primogenito del marchese Carlo Antonio (1699-1762), da cui avrebbe ereditato il titolo, e della nobildonna [...] del Buon Consiglio, allo scopo di impostare un’organizzazione interna divisa in una pluralità di settori, ciascuno di della pervasività e pesantezza del sistema feudale locale, dei numerosi vincoli feudali che gravavano sulle terre e degli ostacoli ...
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BORGONE, Giambattista Gropello conte di
Valerio Castronovo
Nato intorno al 1650 ad Avigliana, da famiglia, della piccola borghesia provinciale, privo di una solida formazione culturale, ma dotato di [...] esperto "chiaro e ordinato" nelle minute questioni di giurisdizione feudale e di finanza locale, di "paciere" equilibrato e di rifornimento di viveri e foraggi, il reclutamento e l'organizzazione di milizie urbane, la salvaguardia dei canali di ...
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COSSU, Giuseppe
Lucia Scaraffia
Nacque a Cagliari il 13 ott. 1739 da Giovan Battista, medico sassarese, e da Anna Fulgheri, cagliaritana. Si laureò in legge nell'università di Cagliari proprio negli [...] il C. diede il meglio di sé fu quello di potenziatore ed organizzatore dei Monti granatici, nel quale tentò e, in parte, riuscì, di - che avrebbero dovuto intaccare sia il sistema feudale sia le restrizioni c ommerciali imposte dal governo sabaudo ...
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BONSIGNORI (Buonsignori)
Giuliano Catoni
Famiglia senese, fondò la cosiddetta "Gran Tavola" dei B., la più potente organizzazione bancaria europea del sec. XIII. Come le altre compagnie bancarie senesi, [...] né case" - sono da ricercare invece nelle iniziative commerciali di alcuni componenti di una ricca casata d'antica nobiltà feudale. I B., infatti, non avrebbero potuto dedicarsi a quell'attività così largamente remunerativa del traffico del denaro e ...
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LOMELLINI, Carlo
Riccardo Musso
Quintogenito della numerosa prole (diciassette figli, di cui dieci maschi) di Napoleone e Teodora Di Negro, il L. nacque intorno al 1360, probabilmente a Genova.
Ricordato [...] . si comportò come se fosse stato il signore feudale di Ventimiglia, rifiutando di riconoscere l'autorità del , khān di Solgat, capitale dei Tartari di Crimea.
La spedizione, organizzata nel corso dell'inverno, salpò da Genova, sotto il comando del L ...
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feudale
agg. [dal lat. mediev. feudalis]. – Di feudo, che concerne il feudo e l’organizzazione della società che dal feudo fu caratterizzata: signore f.; governo, ordinamento, dominio, giurisdizione f.; la gerarchia f.; età f.; usi, consuetudini...
feudalesimo
feudaléṡimo (non com. feudalismo) s. m. [der. di feudale]. – Organizzazione sociale, economica e politica della società franca nell’alto medioevo, diffusasi poi negli stati romano-germanici, in Sicilia, in Grecia, in Palestina,...