È una delle fonti di diritto positivo (ius non scriptum): quella, cioè, che si concreta nell'osservanza costante, uniforme e generale di una norma di condotta, compiuta dai membri di una comunanza sociale [...] questo principio resistesse. Succede il periodo della dissoluzione feudale, e la consuetudine riprende impero. Allora predomina, comune osservanza. Cosi si formò una specie di organizzazione occasionata dalle stesse consuetudini. In antitesi col ...
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È termine convenzionale per disignare il periodo che si suole delimitare con le date del 1660 e del 1789, tenendo presente quella ch'è la caratteristica di molti stati d'Europa, in primo luogo la Francia, [...] abili suggerimenti loro. La macchina amministrativa è organizzata perfettamente; al vertice, il consiglio di il periodo dell'assolutismo presenti i suoi caratteri più salienti. Il feudalismo non aveva mai posto radici profonde tra noi, e in alcune ...
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Nel suo significato più generico delitto è il fatto di chi "abbandona" con un solo atto la via tracciata da una norma canonizzata. In questo senso è delitto qualsiasi infrazione delle leggi direttive della [...] e la lesione di carattere penale; in tali forme d'organizzazione una sola è la sfera del diritto, che abbraccia e contenuta nei limiti d'un breve quadro. Il concetto della fedeltà feudale portò i reati di lesa maestà in primissimo piano. Dopo il ...
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Diritto
Bruno Paradisi
di Bruno Paradisi
Diritto
sommario: 1. Considerazioni preliminari. 2. Distinzione nella trattazione del diritto nel XX secolo. 3. Rapporto tra morale e diritto. 4. Il positivismo [...] lo Stato aveva avuto, più tenacemente che altrove, la struttura feudale. Già in Hegel, del resto, in una certa dipendenza 'Olivecrona il diritto nel suo complesso non è altro che l'organizzazione della forza e la forza non è il mezzo col quale attuare ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] A.A. Settia, Le frontiere del Regno italico nei secoli VI-XI: l'organizzazione della difesa, Studi storici 30, 1989, I, pp. 155-169; R. di patti e convenzioni con i principali esponenti della feudalità l'obbligo di risiedere nella c. e di costruirvi ...
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Lavoro
Jean Fourastié
Gino Giugni
di Jean Fourastié e Gino Giugni
LAVORO
Lavoro di Jean Fourastié
sommario: 1. Introduzione generale. a) Il ‛fatto' del lavoro è millenario, il termine ‛lavoro' è recente. [...] suo lavoro, con il genere di vita, le gerarchie, le organizzazioni, gli organigrammi che la Citroën le impone in nome dell' giuridici che erano posti dall'antico regime vuoi nelle strutture feudali, vuoi in quelle delle arti o corporazioni o gilde. ...
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COLONIZZAZIONE E DECOLONIZZAZIONE
David K. Fieldhouse
Lawrence Rosen
Economia e politica
di David K. Fieldhouse
Introduzione
Lo Shorter Oxford dictionary definisce la colonizzazione come "l'azione [...] attraverso cui società statiche dal marcato aspetto feudale avrebbero potuto diventare dinamiche e giungere, superata essi erano deboli da un punto di vista sia numerico che organizzativo. A tale situazione si giunse in momenti diversi in diverse ...
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Amministrazione pubblica
Massimo Severo Giannini
Amministrazioni e amministrazioni pubbliche
In scienza dell'amministrazione si descrivono come 'amministrazioni' gli apparati aventi il ruolo dell'amministrare. [...] all'età comunale, salvo periodi - come quello carolingio e feudale - in cui si tentarono ordinamenti diversi, sui quali non il bilancio; per lo più si sono trovate soluzioni organizzative nella specie di nuovi uffici, soprattutto per i problemi dei ...
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Pio VII
Philippe Boutry
Barnaba Chiaramonti nacque a Cesena il 14 agosto 1742 dal conte Scipione e dalla contessa Giovanna Coronati Ghini. Le due famiglie appartenevano al patriziato locale, ma non [...] altre derrate alimentari, esaurendo progressivamente l'organizzazione plurisecolare dell'Annona a Roma, che pp. 45-94.
C. Schwarzenberg, Nobiltà romana e rinunzie ai diritti feudali al tempo del Cardinale Consalvi, "Strenna dei Romanisti", 1987, pp. ...
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Pio II
Marco Pellegrini
Enea Silvio Piccolomini nacque il 18 ottobre 1405 a Corsignano, in Val d'Orcia, primogenito dei diciotto figli di Silvio Piccolomini e Vittoria Forteguerri. Uno dei principali [...] Moravia e la Slesia, al fine di contribuire all'organizzazione della riscossa contro gli infedeli. Gli sforzi messi in il divieto che gli aveva imposto il re di Francia, suo sovrano feudale, che era tuttora offeso con il papa per la questione di ...
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feudale
agg. [dal lat. mediev. feudalis]. – Di feudo, che concerne il feudo e l’organizzazione della società che dal feudo fu caratterizzata: signore f.; governo, ordinamento, dominio, giurisdizione f.; la gerarchia f.; età f.; usi, consuetudini...
feudalesimo
feudaléṡimo (non com. feudalismo) s. m. [der. di feudale]. – Organizzazione sociale, economica e politica della società franca nell’alto medioevo, diffusasi poi negli stati romano-germanici, in Sicilia, in Grecia, in Palestina,...