Giurisdizionalismo
RRaffaele Ajello
Georges De Lagarde, per descrivere i "Prodromi dello Stato moderno", ha tracciato il profilo di cinque diversi modelli secondo cui si sviluppò l'organizzazione delle [...] non come vaga astrazione, ma quale concreta e positiva organizzazione statale. Si può dire, pertanto, che il riferimento , che era stato celebrato come "l'Evangelista delle leggi feudali", citò un "aneddoto": "il ridicolo evangelista" aveva scritto ...
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RUCELLAI, Giulio
Daniele Edigati
– Nacque a Firenze il 31 maggio 1702 da Cinzia Tantucci di Siena e da Paolo Benedetto, discendente di un’antica famiglia nobile fiorentina, non più dotata di grandi [...] quarant’anni, contribuendo alla sua progressiva organizzazione burocratica e specializzazione.
Non vanno però si occupò della riforma dei feudi. Dalla sua bozza di legge feudale – molto edulcorata poi da Richecourt –, così come anche dalla sua ...
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NOTAI, REGNO D'ITALIA
GGiorgio Tamba
Poco prima della incoronazione imperiale di Federico nel novembre 1220, Ranieri da Perugia aveva pubblicato in Bologna la sua prima opera teorica di notariato, il [...] palatini si articolava con la procedura tipica dell'investitura feudale. Alla presenza di testimoni il sovrano, il legato negoziazioni tra privati e soprattutto a quelle della organizzazione cittadina. Conseguenza evidente di questa situazione era il ...
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FILANGIERI, Riccardo
Norbert Kamp
Nato intorno al 1195 da Giordano (morto nel 1227), feudatario di Nocera, discendente dal normanno Angerio insediatosi in Italia meridionale prima del 1100, e da Oranpiasa, [...] 'ufficio, conservati solo a partire dall'età angioina, ci permettono di sapere che al maresciallo spettava l'organizzazione della leva feudale, l'amministrazione delle scuderie e l'approvvigionamento dei castelli, nonché in caso di guerra anche il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La progettazione della modernità: l’Illuminismo giuridico
Bernardo Sordi
Il varo delle riforme
«Changer toutes les magistratures»; «refondre les loix»: sono passati appena due mesi dall’arrivo dei lorenesi [...] progetto codificatorio della Rivoluzione e alle grandi leggi di organizzazione del potere giudiziario del 1790.
Il glorioso passato ’uso improduttivo della proprietà ecclesiastica, comunitativa o feudale, avrebbero avuto il compito di sviluppare l’ ...
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Legislazione imperiale
MMaria Gigliola di Renzo Villata
Un'adeguata trattazione del tema postulerebbe una previa ricognizione di tutto il materiale legislativo disseminato nelle diverse raccolte e uno [...] vitale impegno e costanza appare la ricerca di un principio organizzativo idoneo a conferire solidità alla costruzione di un Impero, contestava con pertinacia la validità della compilazione feudale.
Il nome del grande Hohenstaufen rimaneva peraltro ...
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MARIANO d'Arborea
Antonello Mattone
Giudice d’Arborea, quarto di questo nome, nacque a Oristano probabilmente nel 1319, secondogenito del giudice Ugone de Bas-Serra. Il padre aveva svolto un ruolo decisivo [...] che poté osservare istituzioni, forme di governo e organizzazione amministrativa di una grande monarchia. Nell’atto di sino al 1374 quando Pietro IV ventilò l’ipotesi di una investitura feudale a M. del Cagliaritano e di Villa di Chiesa. M. poneva ...
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MADRUZZO, Cristoforo
Rotraud Becker
Nacque il 5 luglio 1512 nel castello di Madruzzo nella Valle di Cavedine, secondogenito di Giovanni Gaudenzio ed Eufemia von Sporenberg.
I suoi antenati, originari [...] , nella seconda metà del XV secolo avevano acquisito la signoria feudale nella zona della valle del Sarca, fra Trento e Riva Riforma luterana e la Curia romana. Il 10 ag. 1541 organizzò grandi festeggiamenti per accogliere Carlo V che, sulla via dell' ...
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MATTEI, Saverio
Anna Maria Rao
– Nacque il 19 ott. 1742 a Montepavone (oggi Montepaone, in provincia di Catanzaro), feudo della certosa di S. Stefano del Bosco, in Calabria Ultra, da Gregorio e da Maddalena [...] 68-70, 239, 303, 307-313, 316; Regia Camera della Sommaria, Materia feudale, Relevi, b. 402, c. 12).
Il M. ricevette dal padre la in cui suggeriva alcune misure per migliorare la carente organizzazione dell’ufficio postale di Napoli a Roma in palazzo ...
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Vedi VILLA dell'anno: 1966 - 1973
VILLA (villa; vella, in Varr., Re rust., i, 2, 14; connesso con vicus)
G. A. Mansuelli
Il termine latino indica l'edificio per abitazione e attività agricola, isolato [...] . L'ampliarsi dei possessi territoriali portava alla loro organizzazione prediale entro più larghi complessi, aziende agrarie di varia per l'econornia curtense tardoantica, assimilata dalla società feudale del Medioevo, in un processo che modifica ...
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feudale
agg. [dal lat. mediev. feudalis]. – Di feudo, che concerne il feudo e l’organizzazione della società che dal feudo fu caratterizzata: signore f.; governo, ordinamento, dominio, giurisdizione f.; la gerarchia f.; età f.; usi, consuetudini...
feudalesimo
feudaléṡimo (non com. feudalismo) s. m. [der. di feudale]. – Organizzazione sociale, economica e politica della società franca nell’alto medioevo, diffusasi poi negli stati romano-germanici, in Sicilia, in Grecia, in Palestina,...