Nuove mitologie religiose
Massimo Introvigne
Teorie del complotto e popular culture
Nell’ultimo decennio del 20° sec. le nuove mitologie religiose provenivano da movimenti religiosi: ricordiamo, in [...] dai Carolingi, che li sostituiscono, ma nasce un’organizzazione misteriosa, il Priorato di Sion, per proteggere la su Gesù Cristo – e minacciando di rivelarle al mondo. Un ex criminale, ora numerario dell’Opus Dei, è ‘prestato’ al Maestro, e ...
Leggi Tutto
Disastri
Enrico L. Quarantelli
Introduzione
Nel linguaggio quotidiano la parola 'emergenza' indica generalmente una situazione subitanea e imprevista che rende necessaria un'azione immediata. Negli [...] di azioni di sciacallaggio e altre forme di attività criminale, che nel periodo dell'emergenza crescano i crimini contro è reso difficile dai conflitti e dalle dispute fra le organizzazioni. Per esempio, ci sono tensioni frequenti tra la polizia ...
Leggi Tutto
Darwinismo sociale
Tiziano Bonazzi
Introduzione
La locuzione 'darwinismo sociale' apparve negli anni ottanta dell'Ottocento per indicare l'applicazione dell'evoluzionismo allo studio delle società umane. [...] , 1898). Lombroso, fondatore dell'antropologia criminale, trasse da basi strettamente biologiche ed evoluzionistiche rivelò fecondo, ma al tempo stesso incapace di darsi un'organizzazione coerente e in grado di ricomprendere in sé i rapidi mutamenti ...
Leggi Tutto
Poverta ed emarginazione
Paolo Palazzi
di Paolo Palazzi
Povertà ed emarginazione
sommario: 1. Introduzione. 2. La misurazione della povertà. 3. La povertà nei paesi sviluppati. a) La povertà negli Stati [...] l'aiuto e la cooperazione con i paesi sottosviluppati. Queste Organizzazioni Non Governative (ONG) nel complesso hanno avuto, anche sono numerosi e vanno da comportamenti di tipo criminale ad atteggiamenti considerati asociali nel modo di comportarsi ...
Leggi Tutto
LOMBROSO, Cesare (Ezechia Marco, detto Cesare)
Giuseppe Armocida
Terzo dei sei figli di Aronne e di Zefora Levi, nacque a Verona il 6 nov. 1835, in una famiglia israelita di stretta osservanza religiosa, [...] da manifestazioni di apprezzamento e di stima: fu a Roma nel 1885, uno tra gli organizzatori del primo congresso di antropologia criminale che si svolse unitamente al congresso internazionale penitenziario, e nel 1889 partecipò a Parigi al congresso ...
Leggi Tutto
civiltà e civilizzazione
Adriano Prosperi
Cultura, civiltà, identità
Cultura, civiltà, identità: tre termini dalle storie diverse e riferiti a contenuti diversi ma che nascono dalla volontà di definire [...] differenze naturali tra razze e tra tipi umani (il criminale, il folle), cresceva lo studio delle regole sociali e Mauss a proporlo nel contributo al colloquio di Parigi del 1929 organizzato intorno al concetto e all’idea di civilisation. Opere di ...
Leggi Tutto
CIRAOLO, Giovanni
Mario Caravale
Nacque a Reggio Calabria il 24 maggio 1873 da Antonio e da Giulia Hamnet. Compi gli studi secondari nella città natale e successivamente si trasferì a Roma, ove si iscrisse [...] C. nel volume Delitti femminili a Napoli (Studio di sociologia criminale), edito a Milano nel 1896. Lo studio - di cui laico e sollecitò a ricercare nuovi mezzi e nuovi modi organizzativi per combatterlo. Nel medesimo anno l'impresa di Fiume dava ...
Leggi Tutto
criminalita
criminalità s. f. [der. di criminale]. – 1. Carattere criminoso: provare la c. di un atto. 2. Attività criminale, complesso di manifestazioni criminali, soprattutto in rapporto alla natura e ai caratteri dei delitti, oppure alla...
mondo di mezzo
loc. s.le m. (fig.) Punto d'incontro tra interessi della politica e dell'imprenditoria e interessi della criminalità organizzata, in cui si organizzano e si trattano vantaggiosi affari illegali, che possono anche prevedere il...