Divisione dellavoro
Michele Salvati
Introduzione
La vastissima area tematica che si riferisce alla divisione dellavoro contiene alcuni dei problemi fondanti delle due maggiori discipline scientifiche [...] 1960.
Taylor, F. W., The principles of scientific management, New York 1911 (tr. it.: Principî di organizzazionescientificadellavoro, Milano 1973).
Trigilia, C., Economia dei costi di transazione e sociologia: cooperazione o conflitto?, in "Stato ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] all’allevamento intensivo di animali, alla caccia, alla sperimentazione scientifica, il d. alla libertà, riguardante gli animali utilizzati in brevetti industriali. Vi sono poi l’Organizzazione Internazionale delLavoro, con sede a Ginevra, competente ...
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Modernità
David Frisby
Sebbene il concetto di m. abbia fatto la sua prima comparsa nel discorso sociologico solo alla fine del 19° sec., lo studio delle caratteristiche della struttura e dei processi [...] per raggiungere un determinato fine. L'organizzazione razionale dellavoro salariato, delle aziende, dell'amministrazione, (cognitiva, strumentale) che attiene alla sfera della verità scientifica, la ragione pratica (morale) che attiene alla sfera ...
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Filosofo ed economista tedesco (Treviri 5 maggio 1818 - Londra 14 marzo 1883). Proveniente da una famiglia borghese di origine ebraica, studiò a Bonn e poi a Berlino, dove entrò in contatto con la sinistra [...] sociali della produzione e dellavoro, è evidente che la del prestigio acquistato in campo scientifico, egli dette un contributo determinante, insieme a Engels e ad altri emigrati, a quell'opera di riunificazione e organizzazione delle fila del ...
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Dottrina che, sulla base delle formulazioni teoriche di K. Marx e F. Engels, propugna un sistema sociale nel quale sia i mezzi di produzione sia i mezzi di consumo sono sottratti alla proprietà privata [...] evoluzionisti in un’ipotesi scientifica, il cosiddetto c. dellavoro per tutti: e tale principio torna in numerose opere, dai Mondi celesti del Doni (1552-53) alla Città del socialista e allo scopo di organizzare e dirigere lo sbocco rivoluzionario ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] come campo dell’organizzazione umana. Ancora del cuore diminuiscono del 10-15% nei voli di lunga durata, verosimilmente per la diminuzione dellavoro fin dal suo costituirsi in disciplina scientifica autonoma. Basti citare le notissime ricerche ...
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società Insieme di individui o parti uniti da rapporti di varia natura, tra cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione e divisione dei compiti, che assicurano la sopravvivenza e la riproduzione [...] , cioè atto a vivere in una s. razionalmente organizzata.
Stato di natura e s. civile
T. Hobbes solidarietà organica (caratterizzate dalla divisione dellavoro e da altri elementi). F scientifica dei fenomeni). Per K. Marx, alla base della s. e del ...
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Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] è destinata a ripercuotersi sul concetto e sulle pratiche del t. libero.
Tecnica
Il t. di lavorazione è un parametro significativo nell’ambito dell’organizzazionescientifica della produzione.
Nella tecnica dell’elaborazione elettronica di dati ...
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La produzione filosofica dopo il 1945 ha senza dubbio risentito fortemente della seconda guerra mondiale, del trauma che essa aveva rappresentato nella vita delle nazioni soprattutto europee. La sua conclusione [...] Croce, fra l'altro, continuò nel suo lavoro fino al 1952, rimettendo egli stesso in ivi 1971; L. Geymonat, storia del pensiero filosofico e scientifico, voll. VI-VII, Il Gramsci, Gli intellettuali e l'organizzazione della cultura, Torino 1949; ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...