Filosofo ed economista tedesco (Treviri 5 maggio 1818 - Londra 14 marzo 1883). Proveniente da una famiglia borghese di origine ebraica, studiò a Bonn e poi a Berlino, dove entrò in contatto con la sinistra [...] ma che variano col variare dei modi di produzione e delle forme dell'organizzazione sociale. Di qui l'antitesi in cui M. si pone di dell'uomo della società schiavistica antica, o della società feudale, ecc. La morale, la religione, la metafisica, ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] a considerare norme di d. pubblico quelle che regolano l’organizzazione e la funzione dello Stato o, più in generale, degli ’affermarsi dell’Impero Carolingio prese quindi corpo il regime feudale, fondato sul vassallaggio e sul sistema delle immunità. ...
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società Insieme di individui o parti uniti da rapporti di varia natura, tra cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione e divisione dei compiti, che assicurano la sopravvivenza e la riproduzione [...] » un essere razionale e sociale, cioè atto a vivere in una s. razionalmente organizzata.
Stato di natura e s. civile
T. Hobbes per primo afferma che l’uomo modi di produzione (asiatico, antico, feudale e borghese). Il modo di produzione borghese ...
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(ingl. Scotland) Regione della Gran Bretagna settentrionale (77.925 km2 con 5.168.500 ab. nel 2008; densità 66 ab./km2); capitale Edimburgo. Vi si possono distinguere, da N a S, tre zone morfologiche: [...] -53) la S. diventò un tipico regno normanno di tipo feudale. La pressione inglese si era intanto fatta sempre più forte. Guglielmo proclamò l’annessione della S. all’Inghilterra, Robert Bruce organizzò una rivolta di nobili e fu incoronato a Scone ( ...
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Pensatore cinese (Zou, Shandong, 372 - ivi 289 a. C.). Il suo vero nome era K'o. Vissuto durante l'epoca di decadenza del regime feudale cinese, e perciò sensibile al problema dell'unità della Cina e della [...] e del male) che però, come le piante, hanno bisogno di essere coltivate per crescere. Di qui l'insistenza su un'organizzazione democratica della società. Molti sono i commenti e le edizioni cinesi e occidentali di M., da ricordare tra le italiane ...
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VOLTAIRE, François-Marie-Arouet, de
Lorenzo GIUSSO
Nacque a Parigi il 20 febbraio 1694. Egli ebbe in un collegio di gesuiti un'eccellente educazione umanistica, e a dodici anni già componeva versi che [...] di Parigi, cementa la compattezza della dilagante organizzazione dei franchi muratori, moltiplica le esortaziioni e della giustizia, l'arruffio indescrivibile prodotto dal diritto feudale intrecciato col diritto canonico, il caos dei privilegi. ...
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Secolarizzazione
Langdon Gilkey
di Langdon Gilkey
Secolarizzazione
sommario: 1. Introduzione. 2. Genesi, natura e sviluppo dello ‛spirito secolare'. 3. La crisi: contraddizioni nella cultura secolare, [...] moderna evoluzione avrebbe visto la fine virtuale della religione organizzata come fattore significativo nella società e l'avvento, sfidare l'ancien régime con i suoi iniqui privilegi feudali, bisognava sfidare anche la base ‛religiosa' del vecchio ...
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Comunismo
Massimo L. Salvadori
Significato del termine
Il termine comunismo ha un duplice significato: per un verso designa un progetto di riorganizzazione radicale della società, fondato sull'abolizione [...] infine, ebbe nel Medioevo la rivolta contro le istituzioni feudali e la Chiesa ufficiale, considerata un puntello non già vita a un orientamento ideologico (non però a una comune organizzazione) i cui cardini erano da un lato l'ormai esplicita ...
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Filosofia e società
Carlo Augusto Viano
I termini del problema
Se si considera la filosofia come una forma di sapere, simile alla matematica o alle scienze della natura, il rapporto con la società potrebbe [...] isolati e marginali. Invece la struttura feudale della società medievale poteva riconoscere concretamente la filosofo solitario geloso della propria libertà, che vede nell'organizzazione politica della società una garanzia di sicurezza per tutti e ...
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Classi e stratificazione sociale
Frank Parkin
Introduzione
Le teorie delle classi e della stratificazione sociale hanno sempre occupato un posto di primaria importanza nella storia delle scienze sociali [...] tribale, lo schiavistico, il sistema di casta, quello feudale, assolutista e dispotico. Qualcosa di simile è avvenuto in si sono generalmente schierati con i gruppi superiori dell'organizzazione, piuttosto che con quelli inferiori. Nel settore ...
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feudale
agg. [dal lat. mediev. feudalis]. – Di feudo, che concerne il feudo e l’organizzazione della società che dal feudo fu caratterizzata: signore f.; governo, ordinamento, dominio, giurisdizione f.; la gerarchia f.; età f.; usi, consuetudini...
feudalesimo
feudaléṡimo (non com. feudalismo) s. m. [der. di feudale]. – Organizzazione sociale, economica e politica della società franca nell’alto medioevo, diffusasi poi negli stati romano-germanici, in Sicilia, in Grecia, in Palestina,...