In biologia, si dice di organismo che vive in ambiente acido; le piante a. (per es. sfagni, eriche, castagno ecc.) crescono su terreni con pH 6,5-3,8.
In istologia e citologia, sono dette a. sostanze che [...] si colorano con acidi: la sostanza fondamentale della cartilagine ( zona a.), alcune cellule cromofile dell’ipofisi, i leucociti eosinofili ...
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Medicina
Azione dannosa esercitata sull’organismo da sostanze esogene.
Negli a. si rendono necessari soccorsi d’urgenza per neutralizzare al più presto l’azione del veleno, favorirne la rapida eliminazione, [...] curare opportunamente i sintomi più gravi e minacciosi. La neutralizzazione è difficile perché la parte già assorbita e circolante può essere solo in particolari casi vinta da un antidoto chimico. Se il ...
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ricettività In medicina, la sensibilità dell’organismo nei confronti di determinati agenti o cause morbose. La non r. e la scarsa r. possono essere dovute sia a una particolare resistenza dell’organismo [...] nei confronti degli agenti morbosi, sia, più spesso, a una condizione di immunità di specie o individuale; l’aumento della r. invece può essere dovuto all’azione sull’organismo dei fattori predisponenti (➔ predisposizione). ...
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In patologia generale, ogni processo caratterizzato da penetrazione e moltiplicazione, nei tessuti viventi, di microrganismi patogeni unicellulari (agenti infettivi: batteri, miceti, protozoi) o da virus.
Il [...] sistema nervoso (neurotropismo) e per la cute (dermotropismo). Dopo la loro penetrazione, i germi si propagano e si moltiplicano nell’organismo con una rapidità maggiore o minore, che è in rapporto con il carattere, acuto o cronico, dell’i., la cui ...
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La peculiarità del sistema immunitario dell’organismo di presiedere al corretto sviluppo delle cellule e di eliminare anomalie insorgenti di natura neoplastica. ...
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Biologia
Mutamento della posizione di un organismo o di una sua parte rispetto all’ambiente. La capacità di muoversi è una delle caratteristiche fondamentali degli esseri viventi, di solito la manifestazione [...] , e così pure l’ovidotto, il peritoneo in alcune classi, i dotti escretori di molte ghiandole. I flagelli costituiscono gli organi di m. dei Protozoi Flagellati e degli spermatozoi di molti animali. Sono anche molto diffusi fra le piante e tappezzano ...
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Condizione morbosa caratterizzata da disidratazione dell’organismo. Raramente connessa a mancato apporto idrico, è molto più spesso una conseguenza di perdite cospicue di acqua o squilibri elettrolitici: [...] atrepsia del lattante, diarrea profusa, vomito incoercibile, diabete insipido ...
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Ristagno venoso in un settore dell’organismo dovuto al rallentamento del circolo sanguigno e alle alterazioni endoteliali che ne derivano: rappresenta lo stadio precoce delle modificazioni vascolari nell’infiammazione, [...] caratterizzato dall’iperemia passiva ...
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Lo stato di sofferenza di un organismo in toto o di sue parti, prodotto da una causa che lo danneggia, e il complesso dei fenomeni reattivi che ne derivano. Elemento essenziale del concetto di m. è la [...] quelle stazionarie condizioni di anormalità morfologica o funzionale, ereditaria, congenita o acquisita, in cui vi sono tessuti od organi in condizione di sofferenza e che sono compatibili con uno stato generale di buona salute: anomalie e deformità ...
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organismo
s. m. [der. di organo, sul modello dell’ingl. organism e del fr. organisme]. – 1. a. In biologia, essere vivente, animale o vegetale, dotato di una propria forma specifica, di struttura cellulare, e costituito da un insieme di organi...
organamento
organaménto s. m. [der. di organare], non com. – L’operazione di organare, e il modo con cui un insieme di organi o di elementi strutturali sono coordinati.