Organismo che si trova nello stadio successivo all’unione di due gameti e che dà origine a spore (detto anche sporonte o zigote nei Protozoi e sporofito nelle piante). ...
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autotrofo
Stefania Azzolini
Organismo che non ha bisogno di molecole organiche provenienti da fonti esterne né per ricavarne energia né da utilizzare come materiale da costruzione. Esso è in grado di [...] di riprodursi e di sopravvivere. Col passare del tempo, finirono con l’evolversi cellule capaci di sintetizzare molecole organiche a partire da semplici sostanze inorganiche. Le scoperte più recenti, invece, hanno valorizzato l’ipotesi che le prime ...
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eterotrofo
Organismo che acquisisce energia e composti chimici partendo da sostanze organiche elaborate da organismi autotrofi o provenienti da altri organismi eterotrofi. Gli eterotrofi quindi non sono [...] quali donatori di elettroni. Gli eterotrofi scambiano con l’ambiente materiali ed energia, assorbendo e trasformando composti organici esogeni e quindi espellendo (o talora segregando) i cataboliti. In termini di energetica ecologica, gli eterotrofi ...
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Condizione di vita di un organismo animale o vegetale che si nutre per un tempo più o meno lungo a spese di altro organismo vivente in una condizione di simbiosi disarmonica, dalla quale il parassita trae [...] un beneficio alterando la biologia dell'ospite e arrivando in alcuni casi anche a ucciderlo. Il p. raggiunge uno stato di equilibrio ecologico quando il parassita danneggia l'ospite ma senza procurarne ...
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In ecologia, si dice di organismo strettamente legato all’ambiente cavernicolo, capace di riprodursi soltanto in esso e generalmente dotato di modificazioni morfologiche e fisiologiche (micro- o anoftalmia, [...] Coleotteri Carabidi, Aracnidi, Crostacei, Copepodi, Isopodi, Anfipodi, Misidacei, Decapodi, alcuni Vertebrati ecc. Troglofilo è un organismo che, pur frequentando l’ambiente cavernicolo, può rinvenirsi anche in ambienti diversi da questo. Sono t ...
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Biologia
Il riprodursi, in un organismo animale o vegetale, di parti, organi, tessuti traumatizzati o perduti, sperimentalmente o accidentalmente. Le prime osservazioni sulla r. risalgono al sec. 18° [...] omomorfosi, neomorfosi, meromorfosi, olomorfosi, ipermorfosi.
La r. in botanica
Nei vegetali la r. è la riproduzione di un tessuto, di un organo o di un’intera pianta a opera di un vegetale o parte di esso. La r. è un fenomeno di neoformazione per ...
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In biologia, si dice di organismo che vive in ambienti liquidi ricchi di sostanze organiche provenienti da decomposizione, ma poveri di ossigeno. ...
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In biologia, si dice di organismo che alla termofilia associa la richiesta di piena e abbondante luminosità (per es., le piante deserticole). ...
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In biologia, termine riferito a organismo che richiede per il proprio sviluppo ottimale forti quantità di calore ma scarsa luminosità ambientale (piante e animali invertebrati del sottobosco equatoriale). ...
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organismo
s. m. [der. di organo, sul modello dell’ingl. organism e del fr. organisme]. – 1. a. In biologia, essere vivente, animale o vegetale, dotato di una propria forma specifica, di struttura cellulare, e costituito da un insieme di organi...
organamento
organaménto s. m. [der. di organare], non com. – L’operazione di organare, e il modo con cui un insieme di organi o di elementi strutturali sono coordinati.