Architetto lombardo, forse comasco, attivo tra il sec. 11º e il 12º, costruttore del duomo di Modena (iniziato nel 1099), capolavoro dell'architettura romanica in Emilia, e prototipo ad altri edifici (Nonantola, [...] è reso possibile dalla costruzione di pseudo-matronei sopra le navate minori e dalla divisione della navata centrale in campate definite da archi trasversali. Semicolonne addossate all'esterno dell'edificio pongono in risalto l'organismo costruttivo. ...
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VILLINO
Raffaello Fagnoni
. Casa piccola e isolata costruita in città, nelle zone che offrono amenità di soggiorno, per l'abitazione permanente di una sola famiglia. Fa parte integrante della casa un [...] , in generale estivo: questa villa così definita ha tradizioni remote, mediterranee; il villino è invece un moderno organismo architettonico, con caratteristiche sue proprie, che ebbe modeste origini oltralpe, e ampia diffusione solo nel secolo XIX e ...
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MAFAI, Mario
Emilio Villa
Pittore, nato a Roma il 10 febbraio 1902. È stato, in anni di forte polemica - tra il 1930 e 1940 - l'esponente più attivo di una poetica, la "scuola romana", nata in clima [...] apertamente espressionista, la tecnica pittorica si orientava a ritrovare una vitalità istintiva del colore, ad approfondire l'organismo e il funzionamento della forma dentro le luci: in questo egli faceva tesoro delle esperienze del "tonalismo ...
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Centro abitato di dimensioni demografiche non correttamente definibili a priori, comunque non troppo modeste, sede di attività economiche in assoluta prevalenza extra-agricole e soprattutto terziarie, [...] e destinazioni: d’affari, di abitazione, industriali, culturali, sanitari, ferroviari e così via, in modo da costituire un unico organismo rispondente in ogni sua parte alla sua funzione di residenza di molte migliaia e in alcuni casi di milioni di ...
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ZUCCARI, Ottaviano, Taddeo e Federico
Luigi Serra
Pittori, oriundi da S. Angelo in Vado (Marche). Ottaviano, mediocre artista (un suo affresco del 1555 si vede nella parrocchiale di Candelara), fu padre [...] che gravitano troppo sui primi piani, anche per lo scarso lontanare di fabbriche e paesi di sfondo; un organismo cromatico tipico ma non avvincente; tipi talvolta caratteristici benché irradianti scarsa simpatia umana. Nel 1551 egli cominciò la ...
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Movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Inghilterra negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in tutta l’Europa nel corso del 19° secolo.
Letteratura
Definizione
Il [...] dell’eterno trasformarsi di Dio nel mondo».
La concezione della natura. La natura è intesa così come manifestazione graduale, organica e teleologica di un modello divino che tende a giungere a consapevolezza di sé nello spirito; tutte le forme della ...
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AZZURRI, Francesco
Manfredo Tafuri
Nacque a Roma nel 1827. Nipote dell'architetto Giovanni Azzurri (Roma 1792-ivi 1858), fu suo allievo all'Accademia romana di belle arti, subendone l'influenza neorinascimentale, [...] della scalinata di accesso ed il calibrato proporzionamento degli elementi di facciata. La limitata portata culturale dell'organismo architettonico (così come per la maggior parte delle sue opere) viene riscattata dall'onestà della sua ricerca ...
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sensibilità fisica Nella teoria dei sistemi dinamici, s. alle condizioni iniziali è la proprietà caratteristica dei sistemi caotici, per la quale una minima differenza nei dati iniziali genera traiettorie [...] la s. tattile, il senso di posizione e di movimento degli arti, la percezione delle fini variazioni di temperatura. Organo centrale della s. protopatica è ritenuto il talamo ottico, mentre sede della s. epicritica è la corteccia parietale. Gli ...
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Architetto tedesco, nato a Dresda il 12 giugno 1922. Ha studiato a Stoccarda, dove lavora e ha fondato la Behnisch & Partner. Dal 1967 è professore di Progettazione, edilizia industrializzata e arte [...] , centri sportivi, servizi in genere), in cui la ricerca costante di un ''cuore'' spaziale, centro riconoscibile dell'organismo architettonico, è la trasposizione di un lavoro particolarmente centrato sul programma di progetto e sui suoi contenuti ...
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Architetto e urbanista olandese (Ablasserdam 1897 - Amsterdam 1988). Dopo gli studî a Rotterdam e ad Amsterdam, completò la sua formazione in Scandinavia, Germania e a Parigi. Dal 1921 iniziò un rapporto [...] di Amsterdam (1931-34), una tappa fondamentale per l'urbanistica razionalista europea. La città è considerata un organismo e il piano, progettato come un sistema in evoluzione, scaturisce da un'approfondita indagine statistico-economico-sociologica ...
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organismo
s. m. [der. di organo, sul modello dell’ingl. organism e del fr. organisme]. – 1. a. In biologia, essere vivente, animale o vegetale, dotato di una propria forma specifica, di struttura cellulare, e costituito da un insieme di organi...
organamento
organaménto s. m. [der. di organare], non com. – L’operazione di organare, e il modo con cui un insieme di organi o di elementi strutturali sono coordinati.