ZAGREUS (Ζαγρεύς)
E. Paribeni
Nelle età più antiche appare incerto se si tratti di una divinità indipendente o di un appellativo particolare riservato a Dioniso e ad altre divinità ctonie. Più tardi, [...] nella comune accezione sostenuta e diffusa dall'orfismo, Z. appare come una ipostasi di Dioniso, figlio di Zeus e di Persefone. Z. è quindi un Dioniso bambino, un divino infante di altissimi destini che perisce divorato dai Titani e miracolosamente ...
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MACCHIORO, Vittorio (Raffaele Vittorio)
Antonella Parisi
Nacque a Trieste il 29 nov. 1880 da Davide, commerciante, e da Noemi Lenghi. Iscrittosi alla facoltà di lettere dell'Università di Bologna, attratto [...] 1921, con l'amico A. Renda, fondò la rivista Gnosis.
Ormai noto in campo internazionale soprattutto grazie agli studi sull'orfismo, il M. stabilì una corrispondenza con lo storico delle religioni rumeno Mircea Eliade, che lo ebbe in grande stima. Nel ...
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I caratteri generali della colonizzazione greca in Occidente
Laura Buccino
I precedenti della colonizzazione
I contatti del mondo greco con il Mediterraneo centro-occidentale sono attestati sin dall’età [...] del tiranno di Siracusa Dionisio II nel 366 a.C. L’idea del cammino si ritrova anche nella dottrina dell’orfismo, che ebbe grande diffusione in Magna Grecia, come attesta il ritrovamento nelle tombe delle cosiddette “laminette orfiche”: sul corpo dei ...
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(gr. Μεγάλη ῾Ελλάς) Denominazione attestata forse dalla seconda metà del 4° sec. a.C., e con più sicurezza dal 2° sec., per designare il complesso delle colonie greche dell’Italia meridionale peninsulare; [...] movimento politico-religioso che sviluppò da un lato le codificazioni di Zaleuco e di Caronda e dall’altro l’orfismo e altre credenze misteriosofiche popolari: reazione a questi movimenti fu il pitagorismo, dottrina filosofica e politica di carattere ...
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Manifestazioni della cultura dell'Occidente greco. La ceramica
Laura Buccino
Fernando Gilotta
Filippo Giudice
Ettore M. De Juliis
Le importazioni vascolari e la nascita della produzione locale
di [...] e pitagoriche, che proprio nel IV sec. a.C. ebbero una straordinaria ripresa in Magna Grecia. Tuttavia, più che l’orfismo e il pitagorismo, dottrine di carattere aristocratico, sembrano aver riscosso un enorme successo negli strati popolari e tra le ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] che nell’ellenismo si manifesterà con la diffusione del razionalismo filosofico da una parte e del misticismo dall’altra. L’orfismo, che prende consistenza storica nel 6°-5° sec. a.C., rappresenta un’espressione della tendenza mistica. Durante e dopo ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio IV Sabina et Samnium
Andrea R. Staffa
Regio iv sabina et samnium
Introduzione
Fra le regioni in cui si era articolata la divisione augustea dell’Italia antica la [...] di sincretismo fra influenza greca e sensibilità italica si è giunti, ad esempio, a importanti acquisizioni sull’associazione fra orfismo e culti italici agricoli, sull’identificazione mistica del ciclo vita-morte e del ciclo annuale del grano nella ...
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orfismo
s. m. [der. del nome di Orfeo, il mitico cantore greco che, secondo la tradizione, avrebbe fondato il movimento]. – 1. Orientamento religioso della civiltà greca, di origini antiche (miticamente riferito a Orfeo, ma già presente nel...
orfico
òrfico agg. e s. m. [dal lat. Orphĭcus, gr. ᾿Ορϕικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo a Orfeo, mitico cantore greco: musica o.; la cetra o.; canti orfici. b. Che si riferisce al movimento e alla dottrina dell’orfismo, e al culto...