Corrente pittorica degli anni 1910 che, partendo da alcune premesse poste dal cubismo francese, tende a realizzare un’immagine pittorica tendenzialmente astratta, attraverso rapporti ritmici fra luce colore e movimento. Principali esponenti ne sono R. Delaunay e F. Kupka.Il termine fu usato la prima volta da G. Apollinaire nel 1912, in occasione di una mostra di R. Delaunay a Berlino. Con il riferimento ...
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ZAGREO (Ζαγρεύς)
È la figura divina il cui mito venne assunto a base di tutta la dottrina soteriologica ed escatologica dell'orfismo.
Divinità originariamente agraria e ctonia, come proverebbero il nome [...] un culto mistico in Creta, ricordato in un noto frammento (coro) de I Cretesi di Euripide (fr. 472 Nauck, 2a ed.). Invece nell'orfismo Z. è il nome del secondo Dioniso (v.), figlio di Zeus e di Persefone, al quale spetta il dominio del mondo. Ma Hera ...
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Nell’antica Grecia, originariamente il rito magico della purificazione, inteso a mondare il corpo contaminato. Sotto l’influsso delfico e dell’orfismo, il concetto di c. assunse un significato più profondamente [...] religioso. Il pitagorismo fece della c. il nucleo del suo ritualismo ascetico e la intese sia come purificazione del corpo sia come liberazione dell’anima dall’irrazionale. Gli stessi pitagorici avevano ...
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ONOMACRITO ('Ονομάκριτος, Onomacrĭtus)
Arnaldo MOMIGLIANO
Poeta e profeta orfico di Atene (seconda metà del sec. VI e primi decennî del sec. V a. C.). È il più noto rappresentante di quel momento religioso [...] a mettere in relazione i Tebani con Orfeo, nel che si è voluto vedere una delle manifestazioni del sincretismo dell'orfismo con la religione olimpica tradizionale. Rivela l'influenza del pensiero ionico il fatto che egli ponesse all'origine delle ...
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L’atto dell’anima che dopo la morte torna a vivere in un altro corpo. Si tratta di una credenza largamente diffusa anche presso i popoli di interesse etnologico. Fra i Greci fu una dottrina peculiare all’orfismo, [...] che fece presa sui filosofi (Pitagora, Empedocle, Platone ecc.) e sui poeti (Pindaro), però limitatamente a una piccola minoranza. Invece in India essa è diffusa presso larghe masse della popolazione, ...
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Pittore tedesco (Finkerwerder, Amburgo, 1901 - Amburgo 1979); autodidatta, iniziò a dipingere nel 1924 risentendo dell'espressionismo. Dal 1938 visse prevalentemente a Ischia dedicandosi al paesaggio e [...] a scene d'ambiente mediterraneo in uno stile ermetico che accoglie suggestioni dall'orfismo e da Klee. Dopo il 1950 realizzò in Germania numerose opere monumentali (mosaici, vetrate, ecc.). ...
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(gr. ᾿Ορϕεύς, lat. Orpheus; etimologia discussa, forse da una radice comune al gr. ὀρϕανός e lat. orbus, con un significato di "solitudine", "privazione", che ricorre in nomi e termini aventi riferimento [...] il culto di Dioniso cui Orfeo si sarebbe opposto; mentre d'altra parte sia il mito di Orfeo sia l'orfismo presentano elementi indubbiamente dionisiaci. Non bisogna però dimenticare che Apollo e Dioniso nella realtà religiosa greca non erano in ...
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ZAGREUS (Ζαγρεύς)
E. Paribeni
Nelle età più antiche appare incerto se si tratti di una divinità indipendente o di un appellativo particolare riservato a Dioniso e ad altre divinità ctonie. Più tardi, [...] nella comune accezione sostenuta e diffusa dall'orfismo, Z. appare come una ipostasi di Dioniso, figlio di Zeus e di Persefone. Z. è quindi un Dioniso bambino, un divino infante di altissimi destini che perisce divorato dai Titani e miracolosamente ...
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PALINGENESI (dal gr. παλιγγενεσία "rinascita")
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giuseppe MONTALENTI
Nicola TURCHI
Questo vocabolo ha subito nello svolgersi del pensiero religioso-filosofico dei Greci [...] per assumere da ultimo un valore puramente simbolico ed etico.
Nell'orfismo (e nel pitagorismo che ne dipende) la palingenesi è la di Pitagora e di Empedocle, i quali la traggono dall'orfismo (v. sopra). Palingenetiche sono quindi tutte le concezioni ...
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Nome dato dai Romani a tutte le feste orgiastiche del culto orfico-dionisiaco (in gr. τὰ βακχεῖα; v. dioniso; misteri; orfismo); in special modo però usato per designare quei misteri dionisiaci che, dalla [...] Magna Grecia, ove erano molto diffusi (pare da un'iscrizione che esistessero sepolcri riservati per gl'iniziati, v. in Schwyzer, Exempla, n. 792; cfr. anche J. Harrison, Prolegomena to the study of Greek ...
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orfismo
s. m. [der. del nome di Orfeo, il mitico cantore greco che, secondo la tradizione, avrebbe fondato il movimento]. – 1. Orientamento religioso della civiltà greca, di origini antiche (miticamente riferito a Orfeo, ma già presente nel...
orfico
òrfico agg. e s. m. [dal lat. Orphĭcus, gr. ᾿Ορϕικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo a Orfeo, mitico cantore greco: musica o.; la cetra o.; canti orfici. b. Che si riferisce al movimento e alla dottrina dell’orfismo, e al culto...