(gr. Βαυβώ) Mitica moglie di Disaule di Eleusi. Nella versione più antica (orfica) del mito di Demetra, accolse la dea errante in cerca di Persefone e le offrì una bevanda d’orzo. Al rifiuto della dea [...] addolorata, B. si dispose in un atteggiamento grottesco, scoprendo il suo ventre eccessivo e suscitando così il riso del piccolo Iacco (➔) e di Demetra stessa che accettò allora di bere. Di questo mito ...
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Scrittore greco (sec. 6º a. C.), autore di una specie di teogonia, Le sette caverne (‛Επτάμυχος), che fu detta la prima opera di prosa greca. Dai pochi frammenti a noi giunti si ricava che dovette aver [...] contatti con la teogonia orfica e influsso su Pitagora, che sarebbe stato scolaro di Ferecide. ...
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Poeta italiano (n. Milano 1951). Ha fondato e diretto la rivista letteraria Niebo (1977-79) e ha svolto attività di traduttore (C. Baudelaire, M. Blanchot, M. Maeterlinck, ecc.). Vincitore nel 2005 del [...] 1978), che indicava una precisa linea di tendenza nel recupero del potere misterioso della parola, in una direzione tra neo-orfica e neo-simbolista. E di questa tendenza De A. è stato a lungo considerato caposcuola, benché la forte concentrazione del ...
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Poeta olandese, nato a Langbroek il 20 maggio 1905. Esordì nel 1931 con il volume Afvaart (Partenza della nave), che fu seguito da numerosi altri volumi, dei quali menzioniamo: Eiland der ziel (Isola dell'anima, [...] Cryptogamm (Crittogame, 1946), Oude cryptogamen (Vecchie Crittogame, 1951) e Cryptogamen III (1954).
Nella poesia di A. domina l'idea orfica del tentare la resurrezione della donna amata e morta. La sua lingua è ricca di parole attinte dalle scienze ...
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(gr. ᾿Ορϕεύς, lat. Orpheus; etimologia discussa, forse da una radice comune al gr. ὀρϕανός e lat. orbus, con un significato di "solitudine", "privazione", che ricorre in nomi e termini aventi riferimento [...] che si conosce intorno a questo movimento, acquistano però un significato particolare anche i miti menzionati: la preoccupazione orfica per l'immortalità spiega, almeno in parte, la katàbasis di Orfeo, mentre lo sbranamento del fondatore trova un ...
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Umanista tedesco (Pforzheim 1455 - Bad Liebenzell, Württemberg, 1522). Dotato di cultura poliedrica e di carattere equilibrato e più che altro disposto a una grande apertura verso le innovazioni nel campo [...] confermare la fede cristiana attraverso la cabala, e di rintracciare temi cristiani nella tradizione zoroastrica, orfica, pitagorica e platonica. In contrapposizione apparente alle Clarorum virorum epistolae, silloge di scritti umanistici favorevoli ...
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Corrente, tendenza letteraria o artistica che segue precedenti movimenti detti di avanguardia, soprattutto nell’ambito del Novecento; più in particolare, l’insieme di tendenze letterarie venute dopo la [...] nuovi 1976-1978 (a cura di G. Pontiggia ed E. Di Mauro, 1978), che optando per una linea di tendenza detta ‘neo-orfica’ accoglieva una scelta di 17 poeti, o dalla più ambiziosa Poesia degli anni Settanta (a cura di A. Porta, 1979). I nuovi poeti ...
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Poeta austriaco, nato a Cernăuţ (Bucovina) il 23 novembre 1920. Compiuti gli studî liceali si recò a Parigi, seguendovi per qualche tempo corsi di medicina; sorpreso dallo scoppio della guerra in Bucovina, [...] miri all'eterno, non è mai - per Celan - fuori del tempo: accade così che la sua poesia - poesia pura, orfica, dell'ineffabile (benché talvolta, per contrasto, scada al livello della metafora banale, di un "cattivo romanticismo") - riesca anche a ...
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DE DOMINICIS, Teresa
Maria Baiocchi
Nata a Roma nel 1842, da Alessandro, di nobile famiglia di Bagnorea, e da Vittoria Latuille, fu educata nel collegio del Sacro Cuore di Trinità dei Monti.
Fin da [...] Carducci e la poetessa in una composizione a lui dedicata non tace la passione per il "maestro e "Ed in sidereo slancio, orfica mente, / su per gli azzurri del celeste abisso, / son trascinata nel tuo vol potente: / in te m'eclisso" (Polymnia, p. 197 ...
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Ermetismo
LLuciano Anceschi
di Luciano Anceschi
Ermetismo
sommario: 1. Ermetismo: fortuna del nome. 2. L'ermetismo come categoria. 3. Problemi. 4. Metodo. 5. Premesse all'ermetismo. 6. Ungaretti. 7. [...] che fu poi di Ungaretti, di Saba, di Montale. Più tardi, lettori ermetici scopriranno in Campana un tempo di ‛poesia orfica'; e Bo avvertirà che ‟Campana comincia a cantare adesso" nella nuova comprensione della generazione più giovane, e nelle sue ...
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orfico
òrfico agg. e s. m. [dal lat. Orphĭcus, gr. ᾿Ορϕικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo a Orfeo, mitico cantore greco: musica o.; la cetra o.; canti orfici. b. Che si riferisce al movimento e alla dottrina dell’orfismo, e al culto...
laminetta
laminétta s. f. [dim. di làmina]. – Piccola e sottile lamina. In partic., in archeologia, l. orfiche, laminette d’oro d’età ellenistico-romana rinvenute in sepolcri dell’Italia merid. e dell’isola di Creta, nelle quali sono incisi...