Costumi
Mario Verdone
Nello spettacolo i c. sono per loro natura drammaturgicamente 'espressivi'. Nell'atto primo di Amleto, Polonio afferma che "una delle prime qualità del vestimento è la sua espressività". [...] Jean Cocteau, con il quale, per i c. di La belle et la bête (1946; La bella e la bestia) e di Orphée (1950; Orfeo), lavorò anche Marcel Escoffier, che fu costumista, tra gli altri, di M. Ophuls e Christian-Jaque. Jacques Manuel, cui si deve anche una ...
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Teatro e società
Guido Davico Bonino
La socialità del teatro tra protostoria e cultura primitiva
In una sintesi ancor oggi autorevole (v. Dumur, 1965) A. Schaeffner proponeva agli esperti del fatto [...] economica, la forza militare, tipici di una cultura curtense. Già la favola mitologica o quella pastorale (dal Poliziano dell'Orfeo al Tasso dell'Aminta, sino al Guarini del Pastor fido, sempre per restare soltanto in Italia) meglio si prestavano ...
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TEATRO
Ferdinando Taviani
(XXXIII, p. 353; App. II, II, p. 948; III, II, p. 902; IV, III, p. 583)
È ormai impossibile pensare ''il teatro'' al singolare. La pluralità de ''i teatri'', delle tradizioni [...] a circuito interno, e la teatralizzazione anche dell'esterno del teatro. Nel giugno precedente aveva messo in scena alla Scala l'Orfeo di L. Rossi. A novembre, sempre del 1985, mette in scena all'Opera di Roma il Démophoon di L. Cherubini; nello ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] alternativi ai circuiti ufficiali, le ‘cantine’, nei quali operavano artisti legati alla neoavanguardia come G. Nanni, M. Ricci, V. Orfeo, M. Perlini, P. Di Marca. Dal 2000 il Teatro di Roma ha una seconda sede nel nuovo teatro India, ricavato ...
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STATI UNITI (XXXII, p. 523; App. I, p. 1019; II, 11, p. 889; III, 11, p. 821)
Pasquale Coppola
Rainer S. Masera
Enzo Tagliacozzo
Biancamaria Tedeschini Lalli
Mario Manieri Elia
Rosalba Zuccaro
L'ordinamento [...] è ancora dominata dal sensazionalismo decadente di T. Williams (si veda Orpheus descending del 1957 [trad. it., La calata di Orfeo, in T. Williams, Teatro, Torino 1963], Suddenly last summer, dello stesso anno, Bird of Youth del 1969, The night of ...
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orfea
orfèa s. f. [dal nome di Orfeo, il mitico cantore greco, per la bella voce di questi uccelli; cfr. lat. scient. (Sylvia) orphea, già nome specifico, ora sinon. di Sylvia hortensis]. – Altro nome della bigia grossa (Sylvia hortensis),...
orfico
òrfico agg. e s. m. [dal lat. Orphĭcus, gr. ᾿Ορϕικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo a Orfeo, mitico cantore greco: musica o.; la cetra o.; canti orfici. b. Che si riferisce al movimento e alla dottrina dell’orfismo, e al culto...