Escoffier, Marcel
Stefano Masi
Costumista cinematografico e teatrale francese, nato a Monte Carlo il 29 novembre 1910 e morto ad Ariccia (Roma) il 9 gennaio 2002. La vivida fantasia e la profonda conoscenza [...] maestro Bérard, i memorabili candelabri dalle braccia umane e le cariatidi che soffiano fumo e, quattro anni dopo, in Orphée (Orfeo), i cui costumi assecondano la linea onirica del film. Morto Bérard nel 1949, E. rimase l'erede principale della sua ...
Leggi Tutto
Bosè, Lucia
Morando Morandini
Attrice cinematografica, nata a Milano il 28 gennaio 1931. Ha occupato un posto di nicchia nel divismo italiano del dopoguerra, lontana dal modello delle coetanee 'maggiorate [...] , dal 1950 al 1955, partecipò a diciassette film. Fece una breve apparizione in Le testament d'Orphée (1960; Il testamento di Orfeo) di Jean Cocteau e, dopo un altro lungo intervallo, prese parte nel biennio 1968-69 a quattro film spagnoli, a Fellini ...
Leggi Tutto
Ambiguità
Alessandro Cappabianca
Nel suo studio sull'a. nel linguaggio poetico (Seven types of ambiguity), la cui prima edizione risale al 1930, W. Empson riconosceva che l'operare dell'a. è alla radice [...] Jean Cocteau, a partire da Le sang d'un poète (1930) sino a Orphée (1950; Orfeo) e a Le testament d'Orphée (1960; Il testamento d'Orfeo). Per questi film Cocteau rifiutava sdegnosamente, come troppo semplicistica, l'interpretazione onirica, mentre vi ...
Leggi Tutto
Francia
Paolo Marocco
Cinematografia
In F. nacque ufficialmente il cinema: il 28 dicembre 1895 i fratelli Louis e Auguste Lumière organizzarono al Grand Café di Parigi il primo spettacolo pubblico e [...] La bella e la bestia) seguito da L'aigle à deux têtes (1948; L'aquila a due teste) e Orphée (1950; Orfeo), opere visionarie tra il classico e il barocco, impregnate di profonda cultura teatrale, oltre che riflessioni sui meccanismi dell'arte.
Esclusi ...
Leggi Tutto
KEMP, Lindsay
Biancamaria Mazzoleni
Attore, mimo e regista inglese, nato a Irby (Chesire) il 3 maggio 1938. Precocemente attratto da ogni forma di esibizione artistica, si trasferì nel 1954 a Londra, [...] Lewis Carrol: viaggio nello specchio delle meraviglie, ancora smaccatamente autobiografico; esattamente come Onnagata, il canto di Orfeo (1990), itinerario nella cornice del Giappone, dedicato alle eroine della danza e in particolare agli attori che ...
Leggi Tutto
Diegues, Carlos (propr. Fontes Diegues, Carlos José)
Enzo Sallustro
Regista cinematografico brasiliano, nato a Maceió (Alagoas) il 19 maggio 1940. In costante equilibrio tra ragioni artistiche e attenzione [...] come un lavoro a strati, tratto da Orfeu da Conceição di V. de Moraes. Musicato sempre da Veloso, racconta la vicenda di Orfeo, il più noto compositore di Rio de Janeiro e leader indiscusso della scuola di samba Unidos da carioca, che, coinvolto nei ...
Leggi Tutto
SVIZZERA
Claudio Cerreti
Livio Tornetta
Hartmut Ullrich
Giovanni Busino
Giulia Baratta
Walter Schönenberger
Piero Spagnesi
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXXIII, p. 73; App. I, p. 1041; II, [...] 's land, 1985; La femme de Rose Hill, 1989), Goretta (La mort de Mario Ricci, La morte di Mario Ricci, 1983; Orfeo, 1985; Si le soleil ne revenait pas, 1987), Soutter (L'amour des femmes, 1981; Signé Renart, 1985), Reusser (Deborence, 1985), Schmid ...
Leggi Tutto
L'année dernière à Marienbad
Bill Krohn
(Francia/Italia 1961, bianco e nero, 94m); regia: Alain Resnais; produzione: Pierre Courau, Raymond Froment per Précitel/Terrafilm/Cineriz; sceneggiatura: Alain [...] vita di A dopo averle concesso un anno di tregua; d) A è malata e l'hotel è una casa di cura; e) X è Orfeo che vuole portare via Euridice dal regno dei morti; f)i tre personaggi simboleggiano rispettivamente Es, Io e Super-io nel sogno della donna; g ...
Leggi Tutto
Demy, Jacques
Vittorio Giacci
Regista cinematografico francese, nato a Pontchâteau (Loire-Atlantique) il 5 giugno 1931 e morto a Parigi il 27 ottobre 1990. In un periodo in cui il cinema sembrava andare [...] drammatico delle manifestazioni di piazza dei cantieri navali in sciopero nella Nantes del 1955; Parking (1985), rilettura del mito di Orfeo in chiave rock; e l'ultimo film, Trois places pour le 26 (1988), una riuscita sintesi fra la commedia ...
Leggi Tutto
Rotunno, Giuseppe
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Roma il 19 marzo 1923. Sensibile interprete della tradizione realista, dapprima nel bianco e nero e poi anche nel colore, ha attraversato [...] è fuori), Sydney Pollack (Sabrina, 1995). Ha tuttavia continuato a lavorare anche nel cinema europeo, con Claude Goretta (Orfeo, 1985) e Terry Gilliam (The adventures of Baron Munchausen, 1988, Le avventure del barone di Munchausen), e in quello ...
Leggi Tutto
orfea
orfèa s. f. [dal nome di Orfeo, il mitico cantore greco, per la bella voce di questi uccelli; cfr. lat. scient. (Sylvia) orphea, già nome specifico, ora sinon. di Sylvia hortensis]. – Altro nome della bigia grossa (Sylvia hortensis),...
orfico
òrfico agg. e s. m. [dal lat. Orphĭcus, gr. ᾿Ορϕικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo a Orfeo, mitico cantore greco: musica o.; la cetra o.; canti orfici. b. Che si riferisce al movimento e alla dottrina dell’orfismo, e al culto...