Attrice e cantante (n. Monforte, Lugo, verso la metà del sec. 17º - m. forse Madrid 1721). Cominciò a recitare giovanissima nella compagnia del padre, in parti di "primera dama" a Valladolid nel 1668, [...] Madrid al teatro del Príncipe e anche al teatro di Corte dove fu interprete di El celoso extremeño (1680); cantava con molta grazia e si conserva la musica da lei composta di un "entremés" e di due romanze per l'Orfeo y Euridice di Antonio de Solís. ...
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Scrittrice nederlandese (Siboga, Sumatra, 1864 - Baarn, Utrecht, 1939). Vissuta nella sua infanzia e poi ancora per alcuni anni come insegnante in Indonesia, trovò qui l'ispirazione per la maggior parte [...] muzikant ("Le avventure di un suonatore", 1927), e più ancora per i volumi di novelle: Orpheus in de dessa ("Orfeo nel villaggio giavanese", 1903) e Gods goochelartjes ("I piccoli giocolieri di Dio", 1932). Nei suoi racconti di ambiente giavanese ...
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Letterato e avventuriero (Livorno 1714 - Napoli 1795). Da giovane, fu impiegato a Napoli; poi in Francia si fece editore del Metastasio e, col Casanova, vi introdusse il gioco del lotto; espulso, nel 1761 [...] non sopraffà la poesia, ma la asseconda. Nel 1774 si ritirò a Pisa; nel 1780 a Napoli. Per il Gluck scrisse Orfeo ed Euridice (1762), Alceste (1766), Paride ed Elena (1769). Lasciò inoltre commedie musicali (fra cui L'opera seria, 1769), scritti di ...
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Poeta e pittore spagnolo (Siviglia 1583 - Madrid 1641). Nemico di Quevedo e di Góngora, fu in rapporti di amicizia con Lope de Vega e con Cervantes. Scrisse prose e poesie, notevoli le prime per spirito [...] e nel Discurso poético (entrambe del 1624), poi accolto, specie nella traduzione della Farsalia di Lucano (post., 1684) e nel poema Orfeo (1624). In prosa scrisse anche un trattato Por el arte de la pintura (1633), e una satira drammatica El Retraído ...
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Scrittore e professore universitario italiano (Roma 1919 - ivi 1969), figlio di Antonio. Anglista, prof. (dal 1955) all'univ. di Roma, si è occupato particolarmente di J. Webster, di Melville, del teatro [...] sensibile alle realtà più diverse. Opere principali: traduzione, annotata, delle Opere complete di Shakespeare (1963); Le rondini dell'Orfeo (volume di ricordi, 1965); Le acque rosse del Potomac (raccolta di saggi sul cinema e sulla televisione, 1967 ...
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Compositore italiano (n. Venezia 1948). Dopo aver studiato al conservatorio di Venezia, ha vinto nel 1985 il Prix de Rome, primo compositore non francese. Successivamente, presso il Centro di sonologia [...] lavori vocali, strumentali, elettronici, opere liriche, brani sinfonici e da camera. Tra le sue opere si segnalano: Orfeo l'ennesimo (1984); Anima mundi (1995); Il giudizio universale (1996); Pandora librante (balletto, 1997); Le cahier perdu ...
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Musicista (n. Mantova 1535 circa - m. forse ivi tra il 1589 e il 1595); liutista, organista e compositore assai fecondo, fu alla corte di Firenze (1560-84 circa), pur compiendo molti viaggi in Italia e [...] dialogico Il cicalamento delle donne al bucato (1567). Anche il figlio Alessandro iunior (o Sandrino; Mantova 1573 circa - Venezia 1630), fu valente liutista, ma è soprattutto noto come librettista dell'Orfeo musicato da C. Monteverdi (1607). ...
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Storico delle religioni italiano (Cavriglia 1922 - Firenzuola 1995), insegnò nelle univ. di Messina (1960-70), Bologna (1971-74), Roma (1974-94) e nell'Università Cattolica del Sacro Cuore (dal 1972); [...] Ohrmazd (1958); La religione greca (1975); The history of religions (1975); The Greek mysteries (1976); Prometeo, Orfeo, Adamo (1976); Selected essays on gnosticism, dualism and mysteriosophy (1978); Saggi di metodologia della storia delle religioni ...
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Narrare con i suoni
Rita Valentino Merletti
Angela Mazzoccoli
Tutto intorno a noi è musica
C'è la musica della natura e quella degli strumenti, la musica dell'allegria e quella della tristezza, la [...] la morte. Claudio Monteverdi fu il primo a dedicare, nel 1607, un'intera opera al mito di Orfeo. Egli rimase fedele al finale triste del mito: Orfeo non riesce a salvare Euridice perché non rispetta la condizione posta da Plutone e si volta a ...
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Pittore (n. Zurigo 1490 circa - m. nella guerra di Kappel 1531). Si formò presso il padre Hans il Vecchio (attivo tra il 1480 e il 1510), un pittore della cerchia di M. Schongauer stabilitosi a Zurigo [...] ; dal 1515, pittore a Zurigo, produsse opere nelle quali l'elemento paesistico, sempre prevalente, raggiunse talvolta altissimi livelli lirici (Orfeo e gli animali, 1519, Basilea, Kunsthaus). Soldato di ventura, combatté nelle schiere di Zwingli. ...
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orfea
orfèa s. f. [dal nome di Orfeo, il mitico cantore greco, per la bella voce di questi uccelli; cfr. lat. scient. (Sylvia) orphea, già nome specifico, ora sinon. di Sylvia hortensis]. – Altro nome della bigia grossa (Sylvia hortensis),...
orfico
òrfico agg. e s. m. [dal lat. Orphĭcus, gr. ᾿Ορϕικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo a Orfeo, mitico cantore greco: musica o.; la cetra o.; canti orfici. b. Che si riferisce al movimento e alla dottrina dell’orfismo, e al culto...